Il Popolo è stufo e sta per ribellarsi!

di Ornella Mariani Forni
L’attacco è ormai frontale. La più gran parte del Popolo ha compreso e, mentre in USA la campagna elettorale che celebra il secondo mandato di Trump è nei fatti chiusa, l’intera Italia è in rivolta.
Abbiamo superato il tempo della speranza e siamo entrati nel territorio dei fatti. Vedremo in fuga le Troie di Regime: che hanno distrutto il Paese; che hanno assassinato migliaia di Anziani e cancellato il sorriso ai Sopravvissuti; che hanno consegnato i nostri Bambini all’autismo funzionale; che hanno distrutto il Terziario e annientato la Piccola e Media Impresa; che hanno atterrato l’Industria; che hanno umiliato la Scuola; che hanno accolto per lucro Gentaglia da contrapporre ad un Popolo finalmente in reazione; che hanno posto gli Italiani contro gli Italiani, con la complicità del più lercio e servile Giornalismo e di una Magistratura corrotta…

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È giunta l’era del lavoratore povero, scemo e che non si ribella

Lavoratori poveri

di Valerio Lo Monaco
L’uomo è un animale adattabile: si adatta anche alle cose che dovrebbe ripudiare. Ci adattiamo a mangiare cibo spazzatura, a respirare veleni, a stare in coda un’ora al mattino in tangenziale per andare al lavoro e un’altra ora la sera per tornare a casa.
Ma gli adattamenti più subdoli sono quelli che riguardano stili di vita che inducono cambiamenti antropologici. Uno di questi riguarda una nuova figura sociale della nostra contemporaneità. Una figura sociale sconosciuta nella storia precedente: è la figura sociale del “lavoratore povero”.
Cioè di colui che, pur lavorando, si trova in uno stato di povertà. Pur lavorando e percependo uno “stipendio” – diciamo così – riesce a malapena a far fronte alle sue necessità di base…

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