Il Burattino Joe Biden

di Thierry Meyssan
Lo stato di salute non consentirà al presidente Biden di governare. Già ora un gruppo di militanti predispone i suoi atti.
Ha firmato decreti emblematici lontanissimi dal programma elettorale, che lo allontanano dalla maggioranza degli americani. Ma non basta, i gruppuscoli di estrema sinistra già hanno cominciato a manifestare contro di lui. Gli Stati Uniti sprofondano nella divisione. Il discorso d’investitura del presidente Biden del 20 gennaio 2021 era zeppo di buone intenzioni, ma contraddetto tanto dai fatti che da lui stesso.
Era un’ode alla democrazia e un richiamo all’unità nazionale. Ebbene, ascoltare un uomo eletto con un voto non-democratico accusare il predecessore e i suoi elettori di essere contrari alla democrazia è stato grottesco…

Vai all’articolo

Esclusivo del Generale Flynn: “Questa è la mia lettera all’America”

Stiamo assistendo a un feroce assalto da parte dei nemici di tutto ciò che è buono, e il nostro presidente deve agire in modi senza precedenti da decenni, forse secoli.
La battaglia biblica del bene contro il male non può essere scontata mentre esaminiamo ciò che sta accadendo per le strade dell’America. È il marxismo sotto forma di “Antifa” e Movimento “Black Lives Matter” contro i nostri professionisti delle forze dell’ordine, molto capaci e molto sottovalutati, la stragrande maggioranza dei quali sta combattendo per fornirci case, strade e comunità sicure e protette.
Quando è in gioco il destino degli Stati Uniti, e lo è, il futuro stesso del mondo intero è minacciato. Come cristiani, non dovremmo agire? Riconosciamo che la divina Provvidenza è il giudice ultimo del nostro destino. Realizzando il nostro destino di nazione amante della libertà, la Provvidenza ci obbliga ad agire e fare la nostra parte nelle nostre comunità.
Essa ci incoraggia in questa battaglia contro le forze del male ad affrontare le nostre paure a testa alta. Nessun nemico sulla terra è più forte delle forze unite di persone timorate di Dio e amanti della libertà…

Vai all’articolo

“Orwell 2020”: un’Oligarchia senza volto usa ogni mezzo di Controllo, anche violento

di Francesco Squillante
In pochi si stanno, temo, rendendo conto delle pesantissime analogie fra l’attuale fase storica e il sinistro mondo bolscevizzato e stalinista descritto da Orwell in “1984”.
La sistematica e capillare disinformazione e il pesante controllo mediatico tipico del politically correct associato ad un indottrinamento aggressivo, sono degni del “Ministero della Verità” Orwelliano e della sua “Psicopolizia”.
Se sostituite la terminologia orwelliana con fake news associate a tutto ciò che contesta la versione di regime delle cose, con l’accusa di negazionismo a chiunque non condivida le opinioni di volta in volta dominanti nell’establishment, sulla vita, sull’economia, sul sesso, sulla famiglia, sul clima, sulla UE, l’Onu o l’Oms, con l’ulteriore accusa di omofobia allargata persino ai reati assimilabili a quelli di opinione, avrete il quadro di ciò che sta avvenendo!…

Vai all’articolo

Proteste mondiali sotto l’egida del Caos

di Salvatore Barbagallo
Beh, non è che ci voglia tanto a capire che c’è qualcuno (uno, centomila?) che sta alimentando un odio “ingiustificato” verso tutto e tutti, con tanto di soldoni “investiti” nell’organizzazione di proteste “globali”.
È una storia già vista in passato, ma la memoria cancellata scientificamente porta giovani e meno giovani a scendere in piazza e a compiere atti che “razionalmente” non possono spiegare (probabilmente) neanche a se stessi. Provocare confusione e caos: questo è l’obbiettivo primario di quel “qualcuno” (uno, centomila?) che, alla fine, ne trarrà beneficio. Quale “beneficio” si potrà scoprire solo a conclusione di questo travagliato periodo.
Quel “qualcuno” prima ci ha provato tentando di imporre il “fenomeno Greta”, dietro il paravento della necessità di salvare il pianeta dal disastro climatico, poi è spuntato chissà da dove il Coronavirus che ha mietuto e miete vittime facendo crollare le economie dei Paesi più deboli, ora c’è in ballo la “questione razzismo” come se fosse un pericolo “nuovo”…

Vai all’articolo