Proteste mondiali sotto l’egida del Caos

di Salvatore Barbagallo
Beh, non è che ci voglia tanto a capire che c’è qualcuno (uno, centomila?) che sta alimentando un odio “ingiustificato” verso tutto e tutti, con tanto di soldoni “investiti” nell’organizzazione di proteste “globali”.
È una storia già vista in passato, ma la memoria cancellata scientificamente porta giovani e meno giovani a scendere in piazza e a compiere atti che “razionalmente” non possono spiegare (probabilmente) neanche a se stessi. Provocare confusione e caos: questo è l’obbiettivo primario di quel “qualcuno” (uno, centomila?) che, alla fine, ne trarrà beneficio. Quale “beneficio” si potrà scoprire solo a conclusione di questo travagliato periodo.
Quel “qualcuno” prima ci ha provato tentando di imporre il “fenomeno Greta”, dietro il paravento della necessità di salvare il pianeta dal disastro climatico, poi è spuntato chissà da dove il Coronavirus che ha mietuto e miete vittime facendo crollare le economie dei Paesi più deboli, ora c’è in ballo la “questione razzismo” come se fosse un pericolo “nuovo”…

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È il potere a fabbricare il terrore, ma il 30% non ci casca più

Kamikaze e fabbrica del terrore

La Terza Guerra Mondiale? Ci siamo già dentro, ed è cominciata l’11 settembre del 2001, con l’attacco alle Torri Gemelle e quindi le invasioni dell’Afghanistan e dell’Iraq. Da allora… solo guerra!
Non c’è davvero altro modo per definire lo scenario di inarrestabile e devastante destabilizzazione globale, con milioni di morti e popoli in fuga, in un’area vastissima: dall’Asia Centrale al Medio Oriente, all’Africa, fino al terrorismo finto-islamista che minaccia l’Europa.

La buona notizia – l’unica – è che un buon 20-30% dell’umanità di sta…

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