Halloween e l’idiozia contemporanea

di Dalmazio Frau
Puntualmente, ad ottobre, cominciano a comparire ovunque le solite zucche arancioni e tutto l’apparato “pseudo-darkettone fintogotico”, di questa festa anglosassone che ci siamo autoimposti da alcuni anni.
Un trappolone commerciale fatto di fantasmini e ragni di plastica che noi, colonia Wasp, abbiamo adottato in pieno. Non detesto Halloween, detesto con tutte le mie forze Allouin, cioè questa puttanata ridicola di cappelli da Strega dell’Est e altre imbecillità varie che non appartengono alla nostra Cultura – a proposito, ne abbiamo ancora una? – che ha sostituito, complice l’attuale ignoranza e disinformazione del clero della Chiesa cattolica, le nostre antiche e sanissime giornate dedicate ai defunti e ai santi.
Festività ben più antiche del Cristianesimo, che non hanno nulla da invidiare alla “notte delle streghe” made in Usa, essendo dotate di profonde radici che affondano nel substrato mitico, religioso e anche, sì, magico, delle nostre tradizioni. Anche da noi infatti, in quelle notti, i defunti ritornano tra i mortali, e si ricordano tutti i santi del calendario e con dolci e cibi antichi che insegnano a chi è vivo a credere in un Altrove e in un Mistero che da sempre accompagna e trascende l’uomo…

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Stonehenge serviva per comunicare con l’Aldilà

Uno dei misteri più interessanti per gli appassionati di archeologia aliena è sicuramente quello di Stonehenge, che appassiona da tempo esperti e amanti di ufologia misto a paranormale.
Fra ricostruzioni 3D, suoni vecchi di tremila anni e vibrazioni che permetterebbero di comunicare con i defunti, ecco cosa è emerso da uno studio condotto dal Dottor Rupert Till, della University of Huddersfield.
Un’acustica fuori dal comune
Come riporta la BBC News, Stonehenge, una costruzione eretta 3000 anni fa, avrebbe un’acustica davvero fuori dal comune. Il dottor Till avrebbe ha affermato, dopo una serie di esperimenti, che le pietre potrebbero essere state erette allo scopo di diffondere meglio i suoni…

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Vuoi capire se c’è una presenza paranormale in casa o mentre dormi?

Molto spesso le persone si chiedono in che modo “i defunti”, possano far avvertire la loro presenza. Ecco una piccola “guida” per capire se una “presenza” cerca di catturare la vostra attenzione.
Imparare a leggere questi “segni”, ci rende più ricettivi e pronti a cogliere i messaggi degli “Altri Mondi”.
Svegliarsi presto al mattino
Prima di scoprire il mio potenziale di “medium”, non riuscivo a capire perché mi svegliassi (o fossi svegliata) quasi sempre ad un’ora precisa della notte, le tre. Verso quell’ora siamo in un profondo sonno REM e le funzioni vitali sono ridotte al minimo. In questo stato, simile alla morte, è più facile che i defunti cerchino un contatto con noi, anche toccandoci, in modo da farci ricordare la loro visita. Potreste anche sentire ridere o piangere e questo indicherà se un’anima ha bisogno d’aiuto o meno. Potreste anche provare un senso di costrizione sulla schiena o sul petto…

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Storie dall’Aldilà

Esperienze pre morte

di Alberico Cecchini
La storia di Sandy, un bambino tornato in vita dopo aver incontrato la sorellina, morta anni prima, di cui non conosceva nemmeno l’esistenza.
Sempre più si parla e si parlerà di aldilà. Grazie ad internet, infatti, è oggi molto semplice raccogliere e accedere alle tantissime esperienze di vita oltre la morte o di risveglio da condizioni di pre-morte o coma profondo. Con l’obbligo di mantenere una prudenza altissima, per molti è interessante conoscere questi fatti sconcertanti generalmente censurati da un’informazione ufficiale prostrata all’idiozia, all’ignoranza e alla mala fede pura del gossip, che stravolge anche la funzione dei telegiornali.
«Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi». Così Abramo risponde nell’aldilà al ricco che dall’inferno lo prega di mandare il povero Lazzaro ad avvertire i suoi 5 fratelli di ravvedersi per non finire in quel luogo di tormento. Dio, però, è, per definizione, infinitamente buono, quindi permette che eccezionalmente qualcuno ritorni dall’aldilà per darci una “svegliata”…

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Accompagnamento dei defunti e guarigione sciamanica

Accompagnamento dei defunti e guarigione sciamanica

Il lavoro di Psicopompo, o l’accompagnamento dei defunti, è la forma di guarigione sciamanica più elevata, da un punto di vista spirituale.
In molte circostanze l’anima dei defunti rimane intrappolata nella dimensione terrena. A volte sono proprio i familiari a trattenere lo spirito del defunto, perché non sono pronti a lasciarlo andare. Altre volte l’anima rimane su questa dimensione, a seguito di una morte improvvisa o particolarmente traumatica.
Le anime intrappolate nella dimensione terrena rimangono in una sorta di limbo senza tempo, in un perenne stato confusionale. Queste anime non sanno di aver abbandonato il corpo e sono convinte di essere ancora in vita. Purtroppo queste entità, per poter restare nella dimensione terrena, si nutrono dell’energia dei luoghi che abitano e di quella dei loro familiari…

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L’esperienza nell’Aldilà del piccolo Colton

L'esperienza nell'Aldilà del piccolo Colton

Il piccolo Colton Burpo racconta la sua esperienza nell’Aldià: un’altra incredibile testimonianza!
È il 2003. Il 4 luglio – festa nazionale negli Stati Uniti – una normale famiglia americana, i Burpo, che vive nel Nebraska, a Imperial, paesino agricolo che ha appena «duemila anime e neanche un semaforo», sta stipando di bagagli una Ford Expedition blu. Stanno partendo verso Nord per andare a trovare lo zio Steve, che vive con la famiglia a Sioux Falls, nel South Dakota (hanno appena avuto un bambino e vogliono farlo vedere ai parenti).
L’auto blu imbocca la Highway 61. Alla guida c’è il capofamiglia Todd Burpo, accanto a lui la moglie Sonja e sul sedile posteriore il figlio Colton, di quattro anni, con la sorellina Cassie. Fanno rifornimento a una stazione di servizio nel paese dove nacque il celebre Buffalo Bill, prima di affrontare immense distese di campi di granoturco…

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Espandere la coscienza con i Viaggi Astrali

out of body experience

Siamo stati condizionati a credere di essere il nostro corpo fisico quando esso altro non è che la “macchina biologica” che ci ospita in questa dimensione materiale. Altre credenze comuni asseriscono che il nostro IO è situato nel cervello, centro delle facoltà intellettive, e che non vi è altro luogo in cui possa esistere poiché, come recita l’assioma di Cartesio: “cogito ergo sum”, scaturisce dall’attività mentale.

Nulla di quanto appena detto è ovviamente vero. La fisica quantistica ha ormai ampiamente dimostrato che la bilocazione è un fatto scientificamente…

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