Blocco Navale o Blocco Mentale?

di Augusto Sinagra
Come tutte le vicende italiane dal dopoguerra ad oggi, esse o sono una farsa o sono una tragedia.
Ora mi riferisco alla questione della immigrazione clandestina e cioè intesa come violativa di ogni regola nazionale o europea. Mi riferisco alla vicenda dei Centri (due) di accoglienza allestiti in Albania. Sono costati una barca di soldi e realizzati per affidamento diretto senza alcun criterio di trasparenza. Il primo “utilizzo” di uno di questi due centri ha visto il trasferimento di 16 persone trasportate in Albania con una nave militare italiana con un costo di circa 250 mila euro. Probabilmente molto di più. Era più economico affidare il trasporto alla Società Costa Crociere…

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Giornalista messicano denuncia Joe Biden per aver firmato un contratto che ha creato traffico di bambini

di Tim Brown
Ricordi quelle gabbie di confine con bambini che sono state fotografate sotto l’amministrazione Obama? Ebbene, sono il risultato di un patto globale delle Nazioni Unite firmato da Obama e Biden. E la firma di quel patto sembra aver portato a un “massiccio afflusso” di traffico di bambini.
Subito dopo il dibattito presidenziale finale tra il presidente Donald Trump e Joe Biden, il giornalista messicano Oscar “El Blue” Ramirez, con sede a Tijuana, ha creato un evento dal vivo per dissipare le bugie mortali vomitate da Biden sui bambini in “gabbie” al confine meridionale dell’America.
Unendosi al coro del resto della sinistra liberale, Biden (…e ciò non sorprende) ha cercato di incolpare Trump per i bambini immigrati “separati dai loro genitori” al confine, accusando l’attuale amministrazione di creare “gabbie di confine” dove presumibilmente sarebbero ospitati i bambini senza genitori.
Ciò che Biden non ha menzionato, tuttavia, è che sono stati lui e Barack Obama a firmare il Global Compact delle Nazioni Unite che ha creato quelle gabbie di confine…

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La Libia mette nel mirino le Ong e il nostro Paese rifinanzia i suoi campi di detenzione

di Marco Dotti
Il Governo libico vara un decreto che criminalizza le ONG che operano in area Sar, mentre fra pochi giorni, senza un preciso intervento, assisteremo al rinnovo automatico dell’accordo Italia-Libia. Altri 50 milioni di euro l’anno finanzieranno i campi di detenzione al centro di documentate denunce di autorità internazionali e organizzazioni umanitarie.
“È un dittatore, ma è il nostro dittatore” si diceva di Gheddafi. Il lavoro sporco, le democrazie, se tali vogliono restare almeno nella forma, lo devono appaltare. Così, in Turchia, dove Erdogan riceve circa 6 miliardi dall’Europa per la “gestione dei profughi”, salvo poi minacciare: “vi manderemo 3 milioni di migranti, se ostacolerete le nostre operazioni” in Kurdistan (dichiarazione del 10 ottobre scorso).
Ma la Libia? La Libia non è diversa eppure, al tempo stesso, lo è. Non c’è un uomo forte al comando (blanda consolazione immorale), ma una serie di bande parastatali e un quasi-Stato che per molti versi ha il profilo di un anti-Stato…

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La nuova Tratta degli Schiavi dall’Africa, passa dal Mondo del Calcio

Si chiama “Football Trafficking”, ed è una pratica che, quando va bene, serve a riempire le tasche dei falsi agenti, quando va male alimenta un traffico di esseri umani.
Quando finì all’improvviso sotto i riflettori per la dubbia età anagrafica messa in discussione dalle sue caratteristiche fisiche imponenti, del passato di Joseph Minala, centrocampista camerunense classe ’96 di proprietà della Lazio, non si sapeva praticamente nulla. Nelle giovanili biancocelesti spiccava su tutti per doti tecniche e soprattutto fisiche. Facile, allora, abbandonarsi alle speculazioni.
Poche settimane dopo, con le acque ben più calme, Minala concesse un’intervista a Sky Sport raccontando un aspetto drammatico della sua vita, che sarebbe dovuto balzare agli onori delle cronache in modo ben più deciso rispetto alle registrazioni anagrafiche: “Arrivai in Italia perché un agente mi promise un provino con il Milan – disse. Ma non c’era alcun provino e nessun Milan. Arrivai alla stazione Termini e questa persona mi diede un cellulare e mi disse ‘aspettami qui’, ma mi abbandonò lì solo”

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L’Italia degli uomini e dei “caporali”

Migranti a Ventimiglia

di Cristofaro Sola
A Ventimiglia va in scena la realtà. Ciò che denunciavamo da tempo si sta puntualmente verificando: i nostri vicini d’Oltralpe stanno sigillando i varchi.

Sono stufi di raccogliere tutta quella varia umanità migrante che il nostro Governo vorrebbe far passare oltreconfine sotto banco, alla chetichella. E hanno ragione. In nome di quale delirante ideologia dell’accoglienza dovrebbero lasciarsi invadere? Sono per questo razzisti e xenofobi? Certo che no. Sono semplicemente schierati a difesa di un principio che è sacrosanto: la tutela dell’integrità identitaria delle proprie comunità nazionali.

Ciò che altrove è ancora considerato un valore per qualcuno in Italia suona come una bestemmia, un atto sacrilego perpetrato in danno della fede assoluta nel…

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