Orwell ed Overton: quando la Realtà è peggio degli Incubi

di Augusto Grandi
Quando, nel 1949, Orwell pubblico il libro “1984”, molti si illusero che si trattasse solo di un romanzo distopico. Quando Overton fece conoscere la sua teoria, definita appunto “Finestra di Overton”, sulla manipolazione delle masse, tutti pensarono che i successivi esempi dell’applicazione della teoria al cannibalismo fossero delle esagerazioni, degli escamotages per attirare l’attenzione.
A distanza di molti anni da “1984” e di molti meno dalla teoria del sociologo, Orwell ed Overton possono essere annoverati tra gli autori di profezie purtroppo diventate realtà.
Il “Ministero della Verità” è ormai in funzione anche in Italia. La menzogna continua, la propaganda a senso unico, il pensiero unico obbligatorio sono la realtà quotidiana. Il controllo assoluto ed asfissiante giustificato prima con la difesa della salute ed ora con la guerra in Ucraina: tutto era già stato scritto. Persino il nemico che giustifica l’esistenza del Grande Fratello era stato indicato con precisione da Orwell: l’Eurasia.
Tutta la società da incubo descritta da Orwell assomiglia sempre di più alla realtà quotidiana. Cambiano solo i nomi. E non sempre. Lo psicocrimine è ormai una consuetudine italiota, e lo sarà ancora di più con la riproposizione del ddl Zan. Colpevoli di pensare in modo non consentito…

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Una Repubblica fondata sull’Ideologia

di Stefano Fontana
Vista attraverso lo spettro realistico della Dottrina sociale della Chiesa, la Repubblica italiana che si festeggia oggi ha tutto l’aspetto di una ideologia più che di una realtà.
Per questo, nonostante le Frecce Tricolori che rombano nei cieli e la vacanza che permette a molti di andare al mare, la nostra Repubblica è cosa fragile, tolta la retorica politica. Prenderne coscienza può essere un buon servizio agli italiani.
I tratti della sua stessa origine si confondono nell’incertezza. La storiografia ha taciuto su molte cose, ci è stato raccontato un copione confezionato, sono stati creati molti miti utili politicamente: dal “fascismo male assoluto” fino alla democraticità del comunismo, e la Resistenza è stata un fenomeno sfaccettato, glorioso e inglorioso insieme. La scuola di Stato è ancora il principale veicolo di queste interpretazioni, comprese le loro versioni più aggiornate. Perfino il Ddl Zan pretende di rappresentare lo spirito della Resistenza, l’ANPI lo appoggia e chi la pensa diversamente sulla naturalità del genere maschile e femminile è ancora chiamato “fascista”…

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Fedez ha capito tutto…

di Matteo Brandi
Ammettiamolo: Fedez ha capito come gira il mondo oggi e come fare tanti soldi…
Per quanto mi stia sulle palle e rappresenti tutto ciò che considero tossico al giorno d’oggi, non posso esimermi dal fargli i complimenti. Il modo con cui sta sfruttando i suoi seguaci, cavalcando magistralmente l’ipocrita e sciocca indignazione del momento, è fantastico.
Pensateci. Fedez rappresenta in tutto e per tutto quello che chiamiamo “Pensiero unico”. Fedez è una delle miriadi di propaggini, tutte uguali, dell’assolutismo progressista. Ogni sua presa di posizione, ogni suo intervento, ogni sua diretta, ogni cosa partorita da lui e dalla sua compagna è perfettamente in linea con l’ordine del giorno.
Non sentirete mai, mai e poi mai, fuoriuscire dalla bocca di Fedez un concetto che non combaci perfettamente con i dogmi attuali…

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Inutile, anticostituzionale, liberticida: il ddl Zan spiegato a Fedez (facile, facile…)

Proviamo a spiegarlo anche per Lorenzo Tosa, Michela Murgia, Fedez e gli “insigni” giuristi e pensatori che non capiscono (…non a Zan e al Pd che lo sanno benissimo).
Il ddl Zan è INUTILE:

  1. se un italiano picchia o insulta un cinese, c’è bisogno, in Italia, del reato di sinofobia? No, il reato di sinofobia non serve. Reato e insulto sono già puniti dalla legge, poichè nel nostro paese “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“. (art. 3 della Costituzione);
  2. se un adulto insulta o picchia un bambino; se un uomo fa lo stesso con una donna, oppure uno di sinistra con uno di destra… affinché questi reati siano puniti, occorrono prima gli interventi dell’on. Zan che istituisca i reati di “bimbofobia“, “femminofobia” e “destrofobia“? No, perchè in Italia non importano l’età, il sesso, l’ideologia politica di chi compie o subisce un reato. Infatti “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“. (art. 3 della Costituzione). Dunque il ddl ZAN è inutile!

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