Obbligo Vacciale, la Corte Costituzionale si esprime: è Tutto Legittimo!!!

di Adalberto Gianuario
Dopo una lunga riunione in camera di consiglio, la Corte costituzionale si è espressa in merito all’obbligo vaccinale Covid19 e ai quesiti sollevati da diversi tribunali italiani.
L’ufficio stampa ha emanato il dispositivo, la sentenza verrà pubblicata verosimilmente tra uno o due mesi.
La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.
“La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.
Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario

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Oltre il Covid… Verso l’Obbligo di Cura per i Sani?

di Carlo Iannello
L’emergenza (passata) come giustificazione per introdurre deroghe radicali ai principi ordinari destinate a diventare le regole ordinarie del futuro.
“Questa idea di curare i sani è solo l’ultimo atto di una strategia che inizialmente è partita allargando artificialmente la platea dei malati. Non è un caso che i valori-soglia considerati un tempo normali per la glicemia, il colesterolo o la pressione arteriosa siano stati progressivamente abbassati: per ognuno di questi aggiustamenti, è cresciuto a dismisura il numero di persone cui prescrivere medicinali”. (Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, Il Fatto quotidiano on line, 29 novembre 2011)
Il 30 novembre 2022 la Corte costituzionale si pronuncerà sulla legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale.
Quello che mi pare opportuno mettere chiaramente in evidenza è che la posta in gioco, questa volta, è molto alta. Non si tratta di una di quelle decisioni in cui il bilanciamento fra diritti e interessi opposti si può spostare di poco, oscillando di più verso la libertà o verso i suoi limiti, ma restando saldamente ancorato al solco tracciato dalla Costituzione e ribadito da decenni di giurisprudenza costituzionale…

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Sabino Cassese: “La pandemia non è una guerra. I pieni poteri al governo non sono legittimi”

Intervista di Paolo Armaroli a Sabino Cassese
Intervista al giudice emerito della Corte Costituzionale: “Da palazzo Chigi continuano ad arrivare norme incomprensibili, scritte male, contraddittorie, piene di rinvii ad altre norme”.
Colloquio con piacere con il professor Sabino Cassese. Ma più che una intervista è un dialogo su tematiche molto delicate che l’emergenza Coronavirus ha evidenziato.
Caro Sabino, se siamo in guerra, sia pure anomala, allora vale quanto meno per analogia l’articolo 78 della Costituzione: le Camere conferiscono al governo i poteri necessari. E non, si badi, i pieni poteri. È così?
“Nell’interpretazione della Costituzione non si può giocare con le parole. Una pandemia non è una guerra. Non si può quindi ricorrere all’articolo 78. La Costituzione è chiara. La profilassi internazionale spetta esclusivamente allo Stato ( art. 117, II comma, lettera q).
Lo Stato agisce con leggi, che possono delegare al governo compiti e definirne i poteri. La Corte costituzionale, con un’abbondante giurisprudenza, ha definito i modi di esercizio del potere di ordinanza “contingibile e urgente”, cioè per eventi non prevedibili e che richiedono interventi immediati. Le definizioni della Corte sono state rispettate a metà.
Il primo Decreto legge era ‘fuori legge’. Poi è stato corretto il tiro, con il secondo Decreto legge, che smentiva il primo, abrogandolo quasi interamente. Questa non è responsabilità della politica, ma di chi è incaricato degli affari giuridici e legislativi. C’è chi ha persino dubitato che abbiano fatto studi di giurisprudenza”

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La Consulta vuole il Pentobarbital per legge: così si potrà sopprimere un essere umano!

Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’: “La Consulta vuole il Pentobarbital per legge: così si potrà sopprimere un essere umano”.
“Tutto avremmo potuto pensare fuorché dover leggere un giorno un’ordinanza della Corte Costituzionale che sostanzialmente dà un ultimatum al legislatore, affinché sia consentito nel nostro Paese sopprimere con il Pentobarbital un altro essere umano, ancorché consenziente”, dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’.
“Ciò che si sta verificando con sempre maggiore evidenza – prosegue – è il perseguimento di una via ipocrito-giudiziaria per l’imposizione di regole che scardinano la nostra civiltà. Di “utero in affitto” ufficialmente non si parla, però si introduce con il comma 20 della ‘legge Cirinnà’, una clausola di incoraggiamento alle sentenze creative che di fatto lo legittimano. E i risultati si vedono.
Di eutanasia ufficialmente non si parla, però si approva una legge sul ‘biotestamento’ che autorizza la sospensione di idratazione e alimentazione. L’ordinanza appena depositata dalla Consulta dimostra che, una volta aperto il varco, da lì all’eutanasia attiva per mezzo di farmaci letali, il passo giudiziario è breve. C’è da chiedersi cosa di questa deriva discende da conseguenze inintenzionali e cosa invece
– conclude Quagliariello – è frutto di una strategia consapevole alla quale ci opporremo con tutte le forze”

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L’Arroganza del Potere

Corte Costituzionale

di Solange Manfredi
Le sentenze della Corte Costituzionale che tutelano i diritti fondamentali? Una scocciatura da limitare per legge!
Negli ultimi anni le Corti italiane (Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte costituzionale) hanno avuto, ed hanno, un bel da fare a cercare di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini (alla dignità, allo studio, alla salute, al lavoro, all’ambiente) dal massacro operato dalle varie leggi o decisioni dello Stato.
Eppure lo Stato ha – o sarebbe meglio dire avrebbe – l’obbligo di assumere come obiettivo primario della propria azione, proprio la tutela di questi diritti, perché i diritti fondamentali vengono prima di qualsiasi istituzione, potere costituito e logica di profitto…

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