di Claudio Martinotti Doria
L’inflazione è una tassa occulta così come la scarsità delle risorse è indotta artificialmente per speculare e imporci un cambio di sistema economico.
Da alcune settimane sono tormentato dalle immagini, dagli eventi e concetti risalenti all’assedio di Leningrado durante la II Guerra Mondiale. Forse perché la mia mente inconsciamente, sapendo che sono un cultore della Storia, mi avverte di quello che potrebbe accadere nel prossimo autunno inverno, mettendomi in guardia affinché possa prepararmi, nei limiti del possibile, a una simile evenienza devastante.
A qualcuno potrebbe sembrare troppo forte tale analogia, ma credo renda molto bene l’idea di quello che ci attende. Ci sono due differenze sostanziali di cui essere consapevoli.
La prima è che nel ’41 i russi di San Pietroburgo (allora Leningrado) sapevano benissimo qual era la causa delle loro pessime condizioni di vita, i soldati tedeschi che assediavano la città da tre lati, l’unico lato libero (si fa per dire) era quello del lago Ladoga, non facilmente praticabile, dal quale i russi cercavano di approvvigionare la città assediata, sotto i continui bombardamenti e raid aerei nemici. Oggi i nemici che ci hanno posto in una situazione simile non hanno volto, sono sovranazionali con parecchi complici locali in tutte le istituzioni pubbliche europee.
La seconda è che gli abitanti di Leningrado furono talmente stremati e ridotti alla fame che vi furono persino casi di cannibalismo. Noi non arriveremo a questi estremi ma certamente proveremo cosa sia la miseria e i gravi disagi del vivere una vita opprimente.
Nel nostro caso la crisi è stata indotta artificialmente, non vi sono cause oggettive esogene e accidentali che hanno causato questa situazione, ma è stata pianificata da molto tempo, attuata con cinismo e spietatezza da una élite sovranazionale e attuata localmente dai loro complici istituzionali esecutori dei loro ordini: in Italia i vari presidenti del consiglio dei ministri che si sono succeduti con il capo dello stato che ha tradito il suo compito e il suo popolo.
Come sempre avviene, si cercano capri espiatori cui addossare le colpe, ma la tempistica li tradisce, perché i fenomeni erano iniziati prima degli eventi cui vengono imputate le responsabilità, come nel nostro caso il conflitto bellico in Ucraina. L’inflazione era iniziata prima, l’aumento vertiginoso delle materie prime e soprattutto dell’energia, petrolio e gas in primis, erano iniziate prima, così come l’alterazione, confusione e i ritardi nella catena degli approvvigionamenti con l’aumento smisurato dei costi del trasporto era iniziata molto prima, a causa degli assurdi e scellerati lockdown per la psicopandemia.
Quindi le vere cause sono da imputarsi nelle scelte politiche-economiche (con il pretesto sanitario) che sono state adottate in precedenza, cui sono seguite forti speculazioni da parte di coloro che si sono trovati a poter approfittare di tali circostanze favorevoli per aumentare a dismisura i profitti. Come sempre avviene in questi casi, pochi privilegiati hanno colto l’opportunità di arricchirsi (anche ricorrendo alla corruzione) e moltissimi sono stati penalizzati, in tutti i modi.
La ricchezza è stata nuovamente manipolata, transitando dalla classe medio bassa a quella già in precedenza ricca, divenendo ancora più ricca (Big Pharma, Big Tech, Amazon, ecc.). Un enorme trasferimento di ricchezza indotto artificialmente; contemporaneamente si sono potuti salvare, almeno temporaneamente, i settori finanziari che erano sull’orlo del collasso poco prima della psicopandemia, in quanto l’immissione di colossali quantità di denaro creato dal nulla dalle banche centrali si erano riversati nel sistema finanziario per consentire loro di speculare, pompando come al solito il valore degli asset borsistici e accumulando una quantità impressionante di titoli spazzatura, derivati et similia, carta straccia, che rendevano solo in apparenza i bilanci delle banche in attivo, ma nella realtà erano fallimentari, trattandosi di ricchezza fittizia.
In questo modo hanno guadagnato tempo e consentito soprattutto tramite i lockdown di ridurre e diluire nel tempo l’inevitabile inflazione, che consegue sempre la creazione di eccessivo denaro dal nulla, senza un suo corrispettivo controvalore nel mondo reale della produzione, o in metalli preziosi o materie prime. In sostanza, il mondo finanziario speculativo ha vissuto da parassita a scapito del mondo produttivo.
Del resto il denaro creato dal nulla e usato a fini speculativi ha ormai surclassato di 40 volte il valore dell’economia reale, quella di chi produce beni e servizi tangibili che impattano sulla vita quotidiana, un rapporto decisamente patologico, di una società malata che non può reggere a lungo, perché prima o poi è destinata a collassare.
Sapendo che questa fine era prossima e inevitabile, gli Usa con il Regno Unito (Wall Street e la City di Londra, il terzo polo complice, pochi lo sanno ma è il Vaticano, che in quanto a ricchezza, non è secondo a nessuno), hanno agito di conseguenza, in particolare Washington ha deciso di sacrificare l’Euro e l’Eurozona per consentire alla propria finanza ed economia di sopravvivere qualche anno, nell’attesa che l’altra parte del mondo che si stava ormai da tempo organizzando, arrivasse a regime con i propri dispositivi finanziari per disconnettersi dal dollaro e da tutti gli istituti bancari internazionali dominati dagli USA, per creare un proprio circuito distaccato e autonomo. Avrete capito che mi riferisco ai BRICS che ormai stanno per triplicare i paesi aderenti e alla SCO – Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai – che ormai rappresenta quasi tutta l’Asia.
Ecco perché gli USA e l’UK sono così guerrafondai, bellicisti a oltranza, provocatori che continuano a buttare benzina sul fuoco in ogni parte del mondo per fomentare conflitti bellici e caos socioeconomico, perché non rimane loro che provocare conflitti per alimentare almeno l’economia di guerra e i loro potenti apparati militari industriali, guadagnando tempo e distraendo le masse dalla consapevolezza di quello che realmente sta avvenendo (fortuna che di economia le masse non capiscono nulla), evitando sommosse interne che farebbero implodere il loro sistema di dominio elitario parassitario.
A questo punto mi soffermo su alcuni dati, lo faccio molto rapidamente per anticipare eventuali critiche da cospirazionista paranoide che potrebbero essermi rivolte, tipiche di chi sa poco o nulla di economia e finanza, invitandovi a fare ricerche personali al riguardo.
Vi cito solo alcuni fondi, holding e banche che da sole gestiscono e/o custodiscono e/o possiedono la maggior parte di tutta la ricchezza mondiale, qualcosa come due volte l’intero PIL mondiale: The Vanguard Group, BlackRock, State Street Corporation, Fidelity Investments Inc., Berkshire Hathaway, JP Morgan Chase & Co.; e non pensiate che siano in concorrenza tra loro; i loro consigli di amministrazione e gli assetti azionari sono incrociati. Ad esempio, molti pensano e citano BlackRock come il più grande fondo d’investimento al mondo, facendo credere sia di conseguenza il più potente (anche se recentemente ha dovuto liquidare 1700 miliardi dollari ai propri clienti che hanno disinvestito), in realtà, il maggior azionista del fondo è Vanguard. Quindi, costituiscono una rete d’interconnessioni e di potere senza eguali al mondo e in grado di dominarlo a suo piacimento, gli stati non contano nulla, semmai sono funzionali, strumenti di controllo nelle loro mani.
Non mi soffermo nello specifico sull’attuale situazione italiana, perché essendo i miei scritti rivolti a coloro che non si sono bevuti il cervello istupidendo davanti alla televisione, do per scontato che abbiate capito i trucchetti adottati recentemente dal duo presidenziale per fregare gli italiani per l’ennesima volta. Mi limito a valutare quello che potrebbe accadere in autunno/inverno.
Quando i russi saranno a buon punto con la loro operazione militare speciale in Ucraina, e noi in Europa (il ventre molle dell’alleanza atlantica, avrebbe detto Winston Churchill), vittime predestinate al sacrificio, avremo esaurito le scorte limitate di energia attualmente stoccate, chiuderanno i rubinetti del gas e ci troveremo al freddo, con tutte le industrie paralizzate e improduttive, decine di milioni di disoccupati, i negozi semivuoti, iperinflazione, scorte alimentari insufficienti, ecc., quella che da parecchi mesi definisco la “tempesta perfetta”.
Facciamo i conti della serva: se già ora abbiamo un’inflazione effettiva attorno al 20%, lasciate perdere quella ufficiale che è stata concepita per i fessi (come le sanzioni alla Russia, che con tutte le scappatoie che hanno consentito colpiscono solo i fessi), riferitevi alla realtà e non ai dati fasulli del mainstream, quando fate la spesa e pagate le bollette, vi rendete conto che per vivere state già ora spendendo un 20% in più rispetto a un anno fa.
Una famiglia che prima spendeva 30mila euro all’anno per vivere ora ne deve spendere 36mila e siamo solo ad agosto, quanto aumenterà l’inflazione fra un paio di mesi? L’inflazione come dovreste sapere è una tassa occulta, spendete di più per vivere e lo stato incassa di più per via delle tasse applicate sui beni di consumo. Lo stesso stato che è responsabile di quello che sta succedendo, ne ricaverà profitto, anche in caso di recessione.
Ora se già prima una famiglia doveva attingere ai propri risparmi per arrivare a fine mese, come farà a sopravvivere in autunno quando molto probabilmente i risparmi saranno esauriti? Per molti italiani i risparmi familiari sono finiti da tempo, infatti il 10% delle famiglie italiane è già in condizioni di estrema indigenza, quante saranno a ottobre e novembre? Forse questo spiega il perché il “drago” ha abbandonato il suo incarico senza che ve ne fosse motivo in termini di maggioranza parlamentare.
Quando milioni di famiglie italiane non potranno pagare le bollette, il mutuo, i prestiti, ma soprattutto non sapranno come mettere insieme il pranzo con la cena, cosa potrebbe accadere secondo voi?
I dati sociologici per esperienza rivelano che quando si supera il 40% del costo dei beni di prima necessità (necessari alla pura sopravvivenza) avvengono sommosse popolari, la gente scende in strada incazzata e aggressiva e a quel punto è difficile fornire un capro espiatorio o reprimerli con le forze dell’ordine o le forze armate, anche se si è fatto di tutto per disarmarle, per renderle docili e controllabili. Quando non hanno di che mangiare e non hanno alcuna prospettiva, qualcuno devono linciare tra i politicanti di turno. Per questo motivo non credo che ci sia una grande e vera competizione tra gli attori del teatrino della politica per governare in queste circostanze, a meno che siano degli imbecilli sesquipedali con propensione al suicidio, non solo politico.
Necessità aguzza l’ingegno, secondo un noto proverbio popolare, è anche vero il suo contrario, che è proprio nella necessità ed estrema difficoltà che emergono anche gli imbecilli senza rimedio, e in autunno questa differenziazione diverrà evidente a tutti, gli italiani potranno contarsi veramente, secondo le posizioni assunte e il valore manifestato.
Articolo del Cav. Dottor Claudio Martinotti Doria – Email: claudio@gc-colibri.com
Fonte: http://www.cavalieredimonferrato.it/