A proposito dei “Negazionisti”…

Dott. M. Martini
“Negazionisti”? Qualche precisazione…
Nessuno nega che vi siano stati i decessi (sia pure di poco scostati numericamente dai decessi per influenza (1), che infatti si vedrà, saranno drasticamente ridotti), mentre una vera anomalia statistica ci può essere stata nel Bergamasco. Non si nega questo, seppure siamo in presenza di “casi” registrati, come sappiamo, su diagnosi molto discutibili, basate clinicamente su sintomi di influenza e/o polmoniti atipiche e su un test erratico non validato (che infatti faceva risultare positivi anche animali, persino frutta e verdura, come è stato più volte dimostrato).
Ciò che sospettiamo, non senza basi oggettive, è che buona parte dei decessi (sovente soggetti anziani o pluripatologici) possa essere dovuto al protocollo di trattamento fornito da Cina/OMS come hanno infatti sostenuto il virologo Tarro e il prof. Pasquale Bacco, medico legale…

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Dott. Giampaolo Palma: “Il problema principale non è il Covid-19, ma la reazione immunitaria che distrugge le cellule dove il virus entra”

I decessi da Covid-19 non sono causati da Polmonite Interstiziale, bensì da Tromboembolia Polmonare TEP, causata dall’infiammazione virale che, a sua volta, provoca febbre alta, non curata, che distrugge tutto e prepara il terreno alla formazione dei trombi. L’errore diagnostico scoperto dopo 50 autopsie eseguite sui cadaveri Covid-19.
Lo ha affermato Giampaolo Palma, medico del “Gruppo Humanitas Research Hospital”: “Non vorrei sembrare eccessivo, ma credo che oggi, finalmente, sia certa la causa della letalità del Covid-19”, ha detto Palma.
“La mia ventennale esperienza in Ecocardiografia-Ecocolordopplergrafia Vascolare su più di 200 mila pazienti cardiopatici e non, mi fa confermare quello che alcuni supponevano, ma di cui non riuscivano a essere sicuri. Oggi abbiamo i primi dati: i pazienti vanno in Rianimazione per “Tromboembolia Venosa Generalizzata”, soprattutto “Tromboembolia Polmonare” TEP.
Se così fosse, le rianimazioni e le intubazioni servirebbero a poco, dal momento che bisognerebbe, innanzitutto, attuare un tempestivo trattamento per sciogliere il trombo e, ancora meglio, prevenire le tromboembolie. “Se ventili un polmone dove il sangue non arriva, non serve! Infatti muoiono 9 pazienti su 10”, spiega Palma…

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Francesco Oliviero, pneumologo e psichiatra: “Perché nel 2019 con 8 mila persone morte non c’è stata nessuna psicosi? Erano forse morti di serie B?”

Vi consigliamo di ascoltare con molta attenzione questa intervista radio di Marcello Pamio al dottor Francesco Oliviero, medico con specializzazione in psichiatria e pneumologia. Le due specificità più importanti per capire quello che sta accadendo oggi.
“Noi siamo non solo un corpo fisico, ma abbiamo una mente, abbiamo emozioni e a livello più profondo siamo anche delle anime. Tutto questo e siamo collegati con l’ambiente e le informazioni che diamo e riceviamo”. E così, prosegue il dott. Oliviero, “quando si riceve una diagnosi di Covid 19 oggi, si instaurano tutta una serie di meccanismi legati a conflitti biologici personali, il più grave è il conflitto di morte che si va a scaricare su un organo bersaglio che è il polmone. Per questo mi sono arrivate informazioni da reparti di ospedali di Bergamo e Brescia con persone che arrivano in ospedale con sintomologia di influenza, ma subito dopo aver accertato la positività al tampone covid-19, il caso clinico si aggrava in pochissimo tempo e diventa polmonite interstiziale nell’arco di 12-24 ore. Non c’era prima”

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