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Francesco Oliviero, pneumologo e psichiatra: “Perché nel 2019 con 8 mila persone morte non c’è stata nessuna psicosi? Erano forse morti di serie B?”

Vi consigliamo di ascoltare con molta attenzione questa intervista radio di Marcello Pamio al dottor Francesco Oliviero, medico con specializzazione in psichiatria e pneumologia. Le due specificità più importanti per capire quello che sta accadendo oggi.

Risultato immagini per dottor Francesco Oliviero

Noi siamo non solo un corpo fisico, ma abbiamo una mente, abbiamo emozioni e a livello più profondo siamo anche delle anime. Tutto questo e siamo collegati con l’ambiente e le informazioni che diamo e riceviamo”. E così, prosegue il dott. Oliviero, “quando si riceve una diagnosi di Covid 19 oggi, si instaurano tutta una serie di meccanismi legati a conflitti biologici personali, il più grave è il conflitto di morte che si va a scaricare su un organo bersaglio che è il polmone. Per questo mi sono arrivate informazioni da reparti di ospedali di Bergamo e Brescia con persone che arrivano in ospedale con sintomologia di influenza, ma subito dopo aver accertato la positività al tampone covid-19, il caso clinico si aggrava in pochissimo tempo e diventa polmonite interstiziale nell’arco di 12-24 ore. Non c’era prima”.

“Questo conferma che interagendo con l’ambiente, noi siamo sottoposti alle informazioni dall’esterno. Quello che ci fornisce paura e panico, viene somatizzato nell’organo bersaglio che oggi è il polmone“, prosegue nella sua analisi il Dott. Oliviero.

Ed ecco perché si sta verificando un grosso problema di polmoniti interstitiziali, ma avveniva anche in passato se si considera che ci sono stati oltre 65 mila morti negli ultimi 4 anni, la maggior parte con complicanze cardio-respiratorie, in particolare, per insufficienza respiratoria da polmoniti interstiziali. “Per uscire da questa situazione di panico dobbiamo levare le nostre paure ataviche, che ci portiamo dal passato e dalla nostra vita, perché sono informazioni destabilizzanti legate alla paura della morte che si vanno a scaricare sul polmone”.

Risultato immagini per psicosi coronavirus

Sottolinea poi Oliviero, l’anno scorso, nel 2019, durante l’epidemia stagionale di influenza, sono morte oltre 8 mila persone. Io mi auguro che non muoiano quest’anno 8 mila persone – non ‘per’ ma ‘con’ il coronavirus – ma perché l’anno scorso non c’è stata nessuna psicosi? Non si comprende perché non c’era questa psicosi. Erano forse morti di serie B quelli del 2019?”

“Certamente non intasavano le terapie intensive perché non venivano mandati lì. Il discorso qui è politico: non si può avere una nazione di 60 milioni di persone con soli 5 mila posti letto in terapia intensiva, 6 volte meno che in Germania“.

“In un paese che ha tagliato quasi 50 miliardi alla sanità negli ultimi 10 anni, ha infermieri con retribuzioni misere con quelle responsabilità e in situazioni senza concorso da anni. Per questo… sì sono degli eroi i medici e gli infermieri che stanno lavorando nelle aree più colpite, perché lo stanno facendo in condizioni drammatiche“.

Qui tutto il video dell’intervista in cui il dott. Oliviero spiega bene che cosa sia un virus e come affrontare al meglio questi giorni:

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-pneumologo_e_psichiatra_francesco_oliviero_perch_nel_2019_con_8_mila_persone_morte_non_c_stata_nessuna_psicosi_erano_morti_di_serie_b/82_33661/

PSICOSOMATICA PREDITTIVA
Comprendere il linguaggio della vita per rimanere in salute
di Salvatore Satanassi

Psicosomatica Predittiva

Comprendere il linguaggio della vita per rimanere in salute

di Salvatore Satanassi

Siamo portati a credere che la malattia sia da prendere in carico nel momento in cui inizia a essere evidente, quando appaiono i primi disturbi. Eppure ci troviamo tutti concordi nel dire: “prevenire è meglio che curare”. Ma nella realtà iniziamo a prevenire e a curare specifici quadri solo quando i danni si sono già cristallizzati e palesati.

Questo avviene perché non abbiamo ben chiaro quanto anche la mente, se non ce ne prendiamo cura a dovere, può fare danni in modo silente e profondo. Difficile quindi prevenire qualcosa di cui non ci rendiamo conto o di cui non siamo consapevoli.

L’intento dell’autore è quello di scandagliare coscienze, menti, corpi, atteggiamenti fisici, mentali e spirituali per aiutarci a raggiungere una conoscenza profonda di noi stessi sui vari piani.

E una volta che ci saremo conosciuti? La salute, dirà l’autore, corrisponde alla scelta di mettere in pratica noi stessi, ciò che realmente la nostra essenza è, senza dimenticarcene, tradirla o lasciarla andare nella direzione opposta.

L’opposto della salute non è la malattia, ma la scelta di stare lontani da ciò che siamo.

La psicosomatica predittiva ha quindi il compito d'illuminare le zone che abbiamo lasciato in ombra dentro di noi, affinché nulla ci resti taciuto. Quando impariamo a esserci fedeli, la mente non si ammala, il corpo non somatizza, noi non ci perdiamo.

Predittiva, anziché preventiva, significa che non aspetteremo di vedere i sintomi, ma lavoreremo di consapevolezza affinché il loro manifestarsi non sia necessario.

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2 commenti

  1. Fabrizio Donzelli

    Sono completamente d’accordo il virus veramente pericoloso d’ l’ignoranza

  2. Roberto Andreetti

    Sono un medico in pensione, mi trovo d’accordo col dott. Olivero secondo me siamo manipolati dai bigpharma volutamente creano allarmismo in modo che successivamente faranno palate di soldi vendendo i loro vaccini

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