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Gli Uomini Palestinesi non sono “Terroristi in Divenire”

di Daniele Bianchi
Si ignora l’uccisione degli uomini palestinesi. La loro umanità viene cancellata e vengono ritratti collettivamente come “pericolosi uomini marroni” e “potenziali terroristi”. Ciò, a sua volta, ne consente l’uccisione da parte di Israele.
In poco meno di tre mesi, più di 21.000 persone sono state uccise a Gaza, e molte altre corrono il rischio di malattie e morte a causa dei continui bombardamenti indiscriminati, dell’invasione di terra e dell’assedio da parte di Israele. C’è stato anche un aumento significativo della violenza dei coloni e del numero di omicidi da parte delle forze israeliane nella Cisgiordania occupata.
Nella copertura mediatica e nei resoconti delle organizzazioni per i diritti umani, delle istituzioni internazionali e delle ONG, soprattutto in Occidente, l’attenzione è stata attirata principalmente sugli attacchi di Israele contro donne e bambini palestinesi. Gli esempi includono la cifra spesso citata di oltre 8.000 bambini uccisi e le notizie di molti bambini sottoposti ad amputazioni senza anestesia.
Anche i governi alleati di Israele hanno espresso preoccupazione per il numero sempre crescente di donne e bambini palestinesi morti. Il presidente francese Emmanuel Macron, ad esempio, ha dichiarato: “Questi bambini, queste donne, questi anziani vengono bombardati e uccisi. Quindi non c’è alcuna ragione per questo e nessuna legittimità”. Sebbene tali affermazioni denigrino giustamente l’uccisione di donne e bambini in Palestina, ignorano l’uccisione degli uomini…

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Gaza Sotto le Bombe a Natale: il Vergognoso e Spietato Gesto con cui Hanno Autorizzato la Strage

di Francesco Amodeo
Durante la notte di Natale, l’esercito israeliano ha intensificato i suoi bombardamenti su Gaza.
Questo per farvi capire quanto spietata sia questa gente, che io non voglio neanche più chiamare “gente”. E non voglio fare neanche l’errore di tornare a chiamarli “animali”, perché gli animali non lo meriterebbero.
Da questo momento in poi li chiamerò semplicemente “demoni”. Demoni come il presidente israeliano, Isaac Herzog, che proprio a Natale si è fatto fotografare mentre apponeva la propria firma su delle bombe che di lì a poco avrebbero colpito i civili palestinesi.
Addirittura su una delle bombe ha scritto “io credo in te”, come augurio che quella bomba potesse colpire e uccidere quanti più civili possibili…

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Epistola a Robert Kennedy Jr.

Lo scrittore e attivista Edward Curtin ha pubbicato una lettera aperta intitolata “Epistola a Robert Kennedy Jr.”. Non solo una lettera di alto valore morale, ma anche una bella lezione di storia.
Caro Bobby, Come sai, ho sostenuto la tua candidatura alla presidenza ancora prima che tu scendessi in campo, la primavera scorsa. Ti ammiro e credo in te da anni, e quando ti sei candidato ho sperato per la prima volta, dopo decenni, che la tua natura non violenta, affinata dalla tua tragica storia familiare e da una profonda repulsione per le guerre imperiali e per la storia violenta del nostro Paese, avrebbe trionfato e inaugurato una nuova era di pace.
Nonostante gli oppositori che ti hanno denigrato fin dall’inizio, ero convinto che avresti scioccato coloro che ti ridicolizzavano e ti diffamavano, e che saresti stato l’uomo capace di portare avanti il discorso del presidente Kennedy all’American University, e di onorare l’eredità sua e di tuo padre di “pace non semplicemente per gli americani, ma per tutti gli uomini e le donne” perché “respiriamo tutti la stessa aria” e “tutti abbiamo a cuore il futuro dei nostri figli” e perché “siamo tutti mortali”.
Ho pensato che avresti sanato il divario invece di aumentarlo. Vederti inciampare nel tuo cammino, offrendo il tuo pieno sostegno ai leader sionisti di Israele, è stato un duro colpo per me…

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Gideon Levi: “La Società Israeliana si è Circondata di Scudi, di Muri, non solo Fisici ma anche Mentali”

Il Giornalista israeliano Gideon Levi si esprime sull’atteggiamento degli israeliani nei confronti dei palestinesi.
“La società israeliana si è circondata di scudi, di muri, non solo fisici ma anche mentali. Citerò semplicemente tre principi che rendono facile per noi israeliani vivere in questa crudele realtà.
Primo. La maggior parte degli israeliani, se non tutti, crede profondamente che siamo il popolo eletto. E, se siamo il popolo eletto, abbiamo diritto di fare tutto quel che vogliamo.
Secondo. Nella storia ci sono state anche occupazioni più brutali. Ci sono state occupazioni più lunghe nella storia. Ma mai nella storia c’è stata un’occupazione in cui l’occupante si è presentato come vittima…

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