Rabbia Repressa, Cattiveria e Violenza

Dott. Stefano Manera
Molto presto, dovremo fare i conti con sempre più persone pericolose e incapaci di con-vivere civilmente in un contesto sociale.
La notizia: alcuni rampolli, definti della Fiuggi “bene”, durante la festa di compleanno dei 18 anni di una ragazza, hanno deciso di prendere a calci una capretta fino a ucciderla, filmare il tutto e postarlo sui social. La vicenda è avvenuta in un agriturismo di Anagni, in provincia di Frosinone.
Il commento: Il video girato dagli stessi carnefici, mostra i ragazzi mentre trasportano su una carriola una capretta, che viene poi lanciata da una finestra. Si vede uno di loro prendere la rincorsa per colpire a calci sulla testa l’animale fino a ucciderlo. Le immagini sono di un’atroce violenza.
La capretta si era lasciata avvicinare perché abituata alle visite delle famiglie, ma ha riposto malamente la sua fiducia, venendo colpita ripetutamente fino alla morte…

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L’Incubo di Pasolini è diventato Realtà

 di Enzo Pennetta
“Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pasolini… siamo noi!
La terribile distopia dove Pasolini rappresentava il mondo della mercificazione liberista come una prigione degli orrori, era una metafora di quello che avrebbe atteso la società degli anni Settanta e successivi.
Pensavamo che fosse solo questo, una rappresentazione simbolica, rivoltante proprio perché simbolica di una degrado umano e sociale.  Ma più che una distonia era una profezia, quel mondo di orrori si è veramente realizzato, lo scandalo della pedofilia che travolge e travolgerà le élite globaliste e progressiste è la realizzazione fedele del film di Pasolini.
Ci siamo in mezzo e dobbiamo decidere da che parte stare…

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Sguardi allucinati dei ragazzi-zombie che terrorizzano Parigi

di Francesco De Remigis
Povertà, degrado e traffici di ogni genere affliggono Parigi. Ma a differenza di altre capitali europee si registra un fenomeno inedito. Gruppi di giovanissimi senzatetto, dai 12 a 17 anni, hanno instaurato un regime di paura nel quartiere Goutte-d’Or.
Quartiere multietnico, sì, ma esposto a un fenomeno senza precedenti, che ha spinto il sindaco Anne Hidalgo a considerare l’ipotesi di mandare l’esercito. Né migranti, né figli del quartiere. Sono semplici vagabondi, minorenni senza genitori, che hanno scambiato questo arrondissement per una giungla dove si vive da predatori e si dorme nelle tane.
Sguardo allucinato, volto emaciato, sempre più dipendenti dal consumo di colla e altre droghe. Chiassosi a qualunque ora del giorno e della notte, circondano malcapitati passanti, spesso turisti, per sottrarre denaro sotto la minaccia di coltelli. O, molto più spesso, senza armi bianche; facendo dei loro corpi di adolescenti degli zombi a cui lasceresti qualunque cosa tu abbia in tasca, pur di non essere infastidito…

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