Rabbia Repressa, Cattiveria e Violenza

Dott. Stefano Manera
Molto presto, dovremo fare i conti con sempre più persone pericolose e incapaci di con-vivere civilmente in un contesto sociale.
La notizia: alcuni rampolli, definti della Fiuggi “bene”, durante la festa di compleanno dei 18 anni di una ragazza, hanno deciso di prendere a calci una capretta fino a ucciderla, filmare il tutto e postarlo sui social. La vicenda è avvenuta in un agriturismo di Anagni, in provincia di Frosinone.
Il commento: Il video girato dagli stessi carnefici, mostra i ragazzi mentre trasportano su una carriola una capretta, che viene poi lanciata da una finestra. Si vede uno di loro prendere la rincorsa per colpire a calci sulla testa l’animale fino a ucciderlo. Le immagini sono di un’atroce violenza.
La capretta si era lasciata avvicinare perché abituata alle visite delle famiglie, ma ha riposto malamente la sua fiducia, venendo colpita ripetutamente fino alla morte…

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L’Era della Democrazia manipolata: i Social al potere

di Andrea Alessandrino
Politica e propaganda vanno a braccetto sui social. La vecchia idea di democrazia si è oggi tramutata in un continuo referendum, tale da richiedere agli elettori uno sforzo quotidiano sulle piattaforme di condivisione, una vetrina plebiscitaria della maggioranza dei leader politici.
La politica si è ormai definitivamente trasferita in luoghi definiti extra parlamentari, luoghi più adatti per verificare accordi e tastare il polso di un elettorato sempre più liquido, indefinito e spesso incoerente e dimentico del recente passato.
Uno studio pubblicato sulla rivista Nature, mostra come i social abbiano il potere di manipolare l’enorme flusso di informazioni e le relazioni tra individui, modificando radicalmente le intenzioni di voto. Le nuove tecnologie avrebbero un ruolo determinante e incisivo nell’abbattere uno dei totem delle democrazie liberali, ovvero un’informazione corretta degli individui in grado di fornire loro una piena partecipazione alle scelte politiche…

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Gli italiani sui Social: un popolo di compulsivi, pragmatici e spettatori passivi

di Andrea Alessandrino
Lo smartphone: un tempo oggetto del desiderio, oggi imprescindibile compagno delle nostre giornate, utensile fondamentale per la quotidianità del singolo.
Lo smartphone è nel mondo delle cose che ci circondano e che rendono la nostra vita conformata a quelle che sono le nostre abitudini di vita, l’oggetto-compagno-amico dal quale per nessuna ragione al mondo penseremmo di separarci.
Nasce da questa esigenza identitaria e sociale, un’inevitabile smartphone-dipendenza. Gli esperti parlano di “egopower”, di una supremazia dell’io sopra qualsiasi cosa, un sostituto più sicuro e affidabile (l’io) per far fronte alla mancanza di punti di riferimento certi e legati ad una tradizione, ormai naufragata sotto i colpi del mito della globalizzazione e oggi malinconicamente ricordata…

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