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Scuola a distanza: Abusi e Soprusi!

di Gianni Lannes

Il “Bullismo istituzionale” è un orrendo esempio altamente diseducativo, di cui non si parla mai.

Troppo brava e troppo preparata per essere creduta. Una studentessa quindicenne di un liceo di Verona si è sentita imporre la richiesta di bendarsi dalla prof di Tedesco durante l’interrogazione.

Non è tutto, c’è di peggio, quando certi dipendenti dello Stato stipendiati dai contribuenti, si riempiono la bocca di legalità, ma poi nella realtà vanno in un’altra direzione. Il bullismo istituzionale è un orrendo esempio altamente diseducativo, di cui non si parla mai. Anche in Puglia sono in voga le umiliazioni correnti inflitte agli alunni d’ogni età, anche ai pargoli.

Una circolare scolastica interna vale più di un’ordinanza regionale. È accaduto a Vico del Gargano, nell’Istituto Statale “Manicone-Fiorentino”, al rientro dalle festività pasquali. Bambini delle elementari presenti nelle aule digitali delle lezioni a distanza, mortificati e scacciati bruscamente dalla classe virtuale e segnati come assenti per tre giorni consecutivi, addirittura da due maestre (P.R., N. D.C.) insensibili ai richiami umani, solo perché una disposizione interna (fuorilegge) della “capa” d’istituto aveva stabilito così.

Risultato: tagliato fuori arbitrariamente chi non aveva letto attentamente il pezzo di carta sfornato dalla preside, in cui i genitori optavano per la cosiddetta Did, dopo l’ordinanza regionale di Emiliano, (numero 102 del 4 aprile 2021). “Non ho fatto io la circolare” ha sbottato spazientita la maestra P.R., ma a nulla è valso obiettare da parte dei genitori che la scuola ha il compito fondamentale di accogliere e non di discriminare. Ormai certi “insegnanti” hanno assunto il ruolo di sordi burocrati. 
A monte di un simile atteggiamento c’è appunto un’anomala circolare della preside (D.A.), messa in circolazione durante l’ultimo giorno di vacanze, che ha addirittura scalzato – per 3 giorni – il valore legale dell’ordinanza emessa dal governatore Emiliano. 

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Tale abuso d’ufficio è stato prontamente segnalato all’Ufficio scolastico regionale, cui competono i provvedimenti disciplinari nei confronti degli “insegnanti” e dei presidi delle scuole del territorio. La dirigente scolastica – non nuova ad arroganti bravate di potere personale – non ha mai risposto al telefono e neppure alla posta elettronica, per fornire una delucidazione sull’accaduto, fino a quando è stata costretta a rimangiarsi la sua circolare di carta straccia. Come pensate che l’abbiano presa i bimbi discriminati?

È inaccettabile che sulla scorta dell’emergenza vengano calpestati i diritti umani. La scuola dovrebbe essere una comunità educante nella quale l’obiettivo comune è appunto educare (in primo luogo alla responsabilità), vale a dire far crescere in maniera equilibrata i pargoli e giovani che ne fanno parte, favorendone la maturazione e la formazione umana, nonché personale.

Articolo di Gianni Lannes

Riferimenti:

https://www.regione.puglia.it/documents/56205/350507/ordinanza+102_signed.pdf/4a96c38e-c810-0465-fc5f-27c561523333?t=1617562257250

https://icmanicone.edu.it/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=apruzzese

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=dad

Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2021/04/scuola-distanza-abusi-e-soprusi.html

Libri e varie...
E COME STANNO I BIMBI NON VACCINATI?
di Françoise Berthoud

E come stanno i Bimbi Non Vaccinati?

di Françoise Berthoud

In un momento in cui ci si schiera, a livello nazionale e internazionale, pro o contro i vaccini, a suon di studi sulla salute dei bambini vaccinati, noi abbiamo voluto esplorare la salute dei bimbi non vaccinati, chiedendoci quali siano, se esistono, i benefici dell’astensione dalle vaccinazioni.

L’autrice, pediatra, ci offre un’esauriente ricerca su autorevoli studi pubblicati su questo argomento in Inghilterra, Svezia, Germania, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, i quali sostanzialmente confermano la sua lunga esperienza clinica: i bimbi non vaccinati manifestano meno allergie (in particolare, l’asma) e meno disturbi comportamentali dei bimbi dei gruppi di controllo, che sono stati vaccinati. Insomma, lo stato di salute eccellente dei (rari) gruppi di bambini non vaccinati è la prova che la vita sa difendersi meglio dalle malattie che dai vaccini.

Va anche detto che i gruppi di bimbi sottoposti a questa indagine fanno parte, perlopiù, di famiglie che hanno scelto uno stile di vita diverso; infatti, tra le righe di questi studi appaiono alcuni comportamenti ricorrenti: parto in casa, allattamento prolungato, genitori che hanno maturato una visione olistica della salute, il ricorso a terapie dolci o complementari che rispettano i sintomi, scelte educative non convenzionali e/o alimentazione vegetariana (o, in alcuni casi, vegana).

La vita sa difendersi meglio dalle malattie che dai vaccini.

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