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Imam: “Andate come profughi in Europa e mettete incinte le loro donne” (VIDEO)

Un imam ha spiegato uno tra i motivi per cui i cosiddetti profughi, tutti musulmani, si imbarcano per l’Europa: figliare con le nostre donne.

Donna musulmana licenziata, Corte Ue: giusto vietare il velo islamico al lavoro - Giornale di Sicilia

Lo Sceicco Muhammad Ayed, figura di spicco tra gli islamici, in un discorso alla moschea di Al-Aqsa, ha esortato i musulmani “ad avere figli con le occidentali, in modo da poter travolgerli sotto i loro piedi, ad Allah piacendo”.

Ha parlato di un’Europa, vecchia demograficamente e da occupare. “In tutta Europa – ha detto – tutti i cuori hanno odio verso i musulmani. Ci vogliono morti, ma hanno perso la loro fertilità”.

“Daremo loro fertilità. Noi alleveremo i nostri figli attraverso di loro, perché dovremo conquistare i loro paesi“.

“Americani, italiani, tedeschi e francesi saranno costretti a prendere i rifugiati”.

Lo riporta il giornale online The Times of Israel.

Fonte: https://stopcensura.org/imam-andate-come-profughi-in-europa-e-mettete-incinte-le-loro-donne-video/

LA PAURA è UN PECCATO
Lettere da una Vita Straordinaria
di Oriana Fallaci

La Paura è un Peccato

Lettere da una Vita Straordinaria

di Oriana Fallaci

Oriana Fallaci odiava scrivere lettere perché le rubavano tempo prezioso al lavoro sui libri. Eppure nessuno più di lei ha legato il suo nome alla scrittura epistolare.

Fin dagli esordi nel giornalismo ha tenuto una fitta corrispondenza pubblica e privata con i protagonisti della politica, della cultura, del giornalismo, da Andreotti a Nenni, da Ingrid Bergman a Shirley MacLaine, da Henry Kissinger a Fidel Castro. E ogni volta era capace di stilare tre, quattro o anche più minute, quasi sempre firmate, per immaginare cosa sarebbe apparso agli occhi del suo interlocutore una volta aperta la busta. Le minute venivano poi conservate per avere traccia dello scambio epistolare e, grazie allo straordinario lavoro di archiviazione delle sue carte private, è stato possibile scegliere fra le centinaia di lettere scritte ad amici e colleghi, alla famiglia e ai politici, quelle più significative per raccontare l'intera esistenza attraverso la sua viva voce.

Sono missive ricche di aneddoti spassosi, riflessioni sulla politica italiana ed estera, sfoghi sulle difficoltà a sopportare il peso della distanza dagli affetti più cari. Un'occasione unica per osservare da vicino il talento di una donna ossessionata dalla scrittura e così sedotta dal suo lavoro da trasformare anche le lettere d'amore in capolavori letterari.

La corrispondenza raccolta in "La paura è un peccato" è la testimonianza ininterrotta di una vita epica seppure strozzata dagli stessi tormenti di cui sono fatte le nostre vite, sempre in bilico fra la voglia di autonomia e il desiderio inconfessabile di trovare un conforto negli altri, il piacere di fare un lavoro che appassiona e il timore di vedere il tempo per sé divorato dagli impegni professionali. Ma sono anche una straordinaria lezione sull'arte della scrittura persino quando assolvono il semplice compito di elencare richieste di libri o scatole di sardine.

"Scrivere è un ben bizzarro processo creativo. Un'ossessione, una forma di follia. Ma così è."

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Un commento

  1. Riccardo Cantamessa

    Chiedetelo a Bergoglio, sentiamo cosa ne pensa?

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