• Se cerchi un libro o un prodotto BIO, prova ad entrare nel sito di un nostro partner, Macrolibrarsi, il Giardino dei Libri, sosterrai così il nostro progetto di divulgazione. Grazie, Beatrice e Mauro
    Canale Telegram

La Paura del Futuro

 di Giovanna Spinelli

La nostra Condizione futura sta nella nostra Coscienza attuale.

La paura è fatta di niente > Grafiche Turato sas

Chi più chi meno tutti vorremmo dare una sbirciatina al nostro futuro, per esserne rassicurati o per avere un’idea dell’energia necessaria a superare le prove che ci attendono oppure semplicemente per curiosità o interesse egoistico. La frase iniziale d’altro canto è al plurale, trasmette un messaggio individuale ma soprattutto collettivo. Cioè non è solo la condizione della mia coscienza, ma della nostra, a determinare la condizione futura.

In realtà, i fili del bene e del male non smettono mai di intrecciarsi nei rapporti che intessiamo con noi stessi e col mondo e la capacità di distinguerli e di agire in un senso o nell’altro, diventa un fattore determinante nelle cause che mettiamo in moto e di cui vivremo gli effetti. Poche parole per dire che se vogliamo conoscere le nostre condizioni future, dovremmo semplicemente stare attenti al presente, smettendo di comportarci in maniera cocciuta, inconsapevole e irresponsabile.

Quello che ci accadrà domani o dopodomani è scientificamente connesso a quello che siamo e agiamo oggi. Pur sapendo come stanno le cose e forti di questa verità, tuttavia, si presenta spesso un’ansia insidiosa e subdola che avvelena e soffoca la nostra coscienza, quando mentalmente ed emotivamente ci rivolgiamo al futuro: ci sentiamo diminuiti da un senso di confusione e smarrimento che nasce probabilmente dal timore e dal fastidio di non poter governare gli eventi, comprese le nostre reazioni, e dal prefigurarci neri nuvoloni annunciatori di tempesta, come nella scena di un film drammatico in cui piove sulle zone più fosche della nostra coscienza.

Eppure abbiamo diritto di potestà sul nostro futuro. Siamo liberi di educarci a rispondere in maniera solare a tutte le circostanze, superando anche le nostre limitazioni personalistiche. O forse temiamo di esporre il nostro avvenire a qualsivoglia modificazione che incrini la fissità della nostra coscienza?

Il "virus" della pauraI mostriciattoli che ancora si aggirano dentro di noi se la spassano e indossano il mantello della paura per non farsi riconoscere, obbligandoci a portar loro la stessa squallida minestra energetica e costringendoci a spegnere l’immaginazione creativa, l’intelligenza costruttiva e l’entusiasmo per la fiamma della Vita.

Ogni istante è un crocevia di nuove correnti: come si fa a star fermi e a prevedere nei dettagli l’andamento dei flussi di forza? Il movimento, e perciò il cambiamento, è inevitabile e troppe sono le variabili in corso per riuscire a comprenderle fino in fondo o per arrogarci il diritto d’autore su ogni singola particella che si agita nello spazio/tempo. Questo però non significa che dobbiamo sentirci inadeguati e impotenti.

La conoscenza diretta, quella appresa con la pratica della meditazione, rende acuta la vista e può aiutarci comunque a predisporre le condizioni migliori per la nostra coscienza, tanto ora quanto in futuro, aprendoci la via verso il cuore, là dove siamo e saremo sempre al riparo da ogni tempesta e là dove si incrociano tutti i fili dell’esperienza.

Ogni nostro pensiero lanciato nell’etere, se sarà accuratamente misurato, valutato e diretto, se conterrà i semi di uno sviluppo nel bene, se sarà alleggerito da una corrente d’amore, andrà veloce verso il futuro e tornerà subito per una nuova missione.

Articolo di Giovanna Spinelli

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.yogavitaesalute.it/psicologia-dello-yoga/la-paura-del-futuro/

NON ABBIATE PAURA
Liberatevi per sempre da ogni paura
di Antonelli Ferruccio

Non Abbiate Paura

Liberatevi per sempre da ogni paura

di Antonelli Ferruccio

Liberatevi per sempre da ogni paura.

La parola "paura" riecheggia frequente negli studi degli psichiatri: si tratta di un sentimento penoso che pervade gran parte della psicopatologia.

Tra le sue manifestazioni più comuni:

  • Lo schizofrenico con delirio di riferimento (ce l'hanno tutti con me, mi prendono in giro, parlano male di me, anche la TV lo fa, mi fanno i dispetti) o di persecuzione (la polizia mi sorveglia, la mafia mi controlla il telefono, mi vogliono ammazzare, mi hanno messo una polverina nel caffè).
  • Il depresso, in cui riemergono le paure ancestrali deN'umanità: la morte fisica, quella spirituale (sarò dannato) e quella economica (non ho più mezzi di sostentamento).
  • Il fobico-ossessivo, che ha il terrore di impazzire o di fare azioni inconsulte (come spogliarsi per strada o far male ai figli) o di infettarsi, sicché si sottopone a estenuanti lavacri.
  • Gli attacchi di panico, che comportano paura di svenire e morire, e di conseguenza tutta una serie di atteggiamenti fino a chiudersi in un invivibile guscio.

Ci sono poi le paure del cibo (anoressia e bulimia), del timido (fobia sociale), del sesso, della vecchiaia, della solitudine, della morte.

La paura di sposarsi, procreare, vivere.

Lo psichiatra è in contatto quotidiano con persone vittime della paura, e più che limitarsi a prescrivere farmaci deve incoraggiare: il coraggio è l'unico antidoto del veleno-paura. Come suggeriva Balint, il medico deve essere medicina egli stesso. Nella sua vita di psichiatra e di docente, l'Autore ha sempre cercato, e trovato, parole di conforto e suggerimenti positivi: ai pazienti individualmente; agli allievi a piccoli gruppi. Ora, con questo libro, per un gruppo più ampio.

Ferruccio Antonelli non tratta qui delle paure patologiche, come i deliri e le fobie, che rientrano nella psichiatria, ma offre una raccolta di riflessioni d'igiene mentale.

Egli parla in particolare di 15 paure evitabili e ingiustificate che, anche se non sconfinano nella patologia, sono pur sempre capaci di inquinare la qualità della vita. Queste pagine sono scritte con semplicità, con uno stile diverso da quello delle pubblicazioni scientifiche.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *