“Tutti a Casa“

di Giorgio Cremaschi

Sulla stupidità dell’Europa nostalgica…

“Aho i tedeschi se so alleati agli americani”,  la magistrale battuta di Albero Sordi che interpreta lo spiazzamento totale dei militari italiani l’8 settembre del 1943,  nel film di Luigi Comencini. “Tutti a casa”, potrebbe oggi rappresentare lo sconcerto e lo stato confusionale dei liberaldemocratici e socialdemocratici europei di fronte alla prospettiva di pace in Ucraina.

Il loro mondo non c’è più. Dopo aver costruito tutta la loro politica nella collocazione euroatlantica, con il dogma della fedeltà assoluta agli Stati Uniti, come condizione per la crescita del potere dell’Unione Europea. Dopo aver condiviso con gli USA la marcia verso Est della NATO, la contrapposizione alla Russia e alla Cina, il colpo di stato in Ucraina del 2014, all’origine della guerra in quel paese, come sostengono dal loro punto di vista gli stessi ucraini.

Dopo aver innalzato la bandiera della guerra, della sconfitta della Russia e del rovesciamento di Putin, sempre assieme agli Stati Uniti. Dopo aver speso la UE a fianco di Israele, nonostante qualche dissociazione e con una montagna di ipocrisia. Dopo aver portato in recessione i propri paesi per i costi delle sanzioni e dell’economia di guerra.

Dopo tutto questo impegno politico, ideologico, economico e militare, i leader ed i loro giornalisti europei, fautori di quella che è stata chiamata la “maggioranza Ursula”, vedono crollare tutte le loro certezze nei comuni immarcescibili valori occidentali. All’Onu Israele vota contro l’Ucraina e gli USA stanno assieme alla Russia. E tutti sanno che questo è solo l’inizio di un percorso che rovescia trent’anni di ciò che è stato l’europeismo occidentale.

I liberaldemocratici e i socialdemocratici europei sono stati i primi fautori di un modello economico e politico liberista e guerrafondaio, che potremmo sintetizzare nel modello Tony Blair. Prima o poi l’ex primo ministro laburista britannico dovrà rivedere al ribasso i lucrosi cachet delle sue conferenze: il suo insegnamento non serve più a niente.

Ciononostante tutti questi cosiddetti “europeisti”, che in realtà riducono l’Europa alla élite della Unione Europea, non sembrano minimamente prendere atto della realtà. Ora il loro nuovo leader è il conservatore tedesco Friedrich Merz, ex uomo in Europa del potentissimo fondo finanziario USA BlackRock, che è arrivato primo alle elezioni in Germania copiando metà del programma dei neofascisti di AFD, aggiungendo di suo il riarmo nucleare e la continuazione della guerra alla Russia. Ora diventa simbolo della libertà europea questo reazionario, che fu discepolo di quel Schauble che, da ministro delle finanze della Germania, con Draghi impose i devastanti memorandum alla Grecia.

Senza un briciolo di autocritica verso le politiche economiche di austerità e guerra, che hanno fatto risorgere ovunque i “fascisti”, le classi dirigenti liberali europee pensano di poter continuare, anzi esaltare una politica fallimentare. Trump non ci sostiene? Faremo da soli contro il mondo.

Sì perché non è che il cambiamento di politica degli USA , sempre in una logica di potenza imperiale, ma diversa dal passato, porti le leadership europee a cercare altri interlocutori nel mondo. Nuovi rapporti coi BRICS? Ricostruire le relazioni con la Cina? Smetterla di appoggiare i fascisti in America Latina? Sostenere la Palestina? Ma quando mai?

Le leadership europee credono di poter continuare la passata politica di ossequio agli Stati Uniti, senza gli Stati Uniti. Noi siamo più americani di voi sembrano gridare a Trump, amplificati in questi loro deliri da un sistema di mass media che sprofonda sempre più nella stupidità e nel ridicolo.

Intanto la sola decisione chiara che stanno prendendo i governi UE è quella di aumentare le spese militari, esattamente come chiede loro Trump. E per mantenere il rigore finanziario, come già rivendicava Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen annuncia che le spese per il riarmo non entreranno nei vincoli di bilancio di Maastricht. Per aerei e carri armati si potrà fare deficit, mentre per scuole ed ospedali no.

La UE accompagna questo schifo con la richiesta servile di essere ammessa al tavolo di trattative tra USA e Russia. Quando, solo pochi mesi fa, l’allora capo di  governo della Germania, Scholz, fu costretto a scuse fantozziane per aver telefonato a Putin. Avrebbe potuto la UE condurre una propria iniziativa di pace? Sì. Ci ha mai provato? No.

Ottusi e illusi i leader europei e la UE credevano di poter andare avanti all’infinito con la politica di sempre, assieme agli e per conto degli USA.

Credevano di poter sviluppare una economia di guerra e magari pure di vincere la guerra contro la Russia. Invece il loro mondo è crollato, ma per tutti essi è ancora come se non fosse successo nulla. Così i leader europei  si spostano tutti più a destra, mentre denunciano le minacce “fasciste”, parlano di libertà e diventano più autoritari, proclamano di voler difendere i diritti europei mentre li affossano con le spese militari e continuando le politiche di austerità.

Ma soprattutto con il nuovo frontman Merz, non si vogliono rendere conto di essere diventati una piccola parte di un sistema mondiale, per fortuna cambiato. Con una sorta di ritorno allo spirito coloniale di quando l’Europa dominava i continenti, con il rancore della nobiltà decaduta, i leader UE lanciano i loro proclami pensando che contino qualcosa, mentre sono ignorati e derisi  dalla gran parte dell’umanità.

Questi proclami servono solo ad imbrogliare i popoli europei, a far loro credere che ci sia una passata grandezza da riaffermare, invece che un futuro completamente diverso da costruire.

C’è solo da darsi da fare perché la presa di coscienza della realtà si diffonda contro la stupidità dell’Europa nostalgica.

Articolo di Giorgio Cremaschi

Articolo pubblicato su il Fatto Quotidiano: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/25/ucraina-ue-elite-mondo-crollato/7892042/

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-tutti_a_casa/6121_59400/

LE 5 FERITE E COME GUARIRLE
Rifiuto, Abbandono, Ingiustizia, Umiliazione e Tradimento
di Lise Bourbeau

Le 5 Ferite e Come Guarirle

Rifiuto, Abbandono, Ingiustizia, Umiliazione e Tradimento

di Lise Bourbeau

Tutti i problemi di ordine fisico, emotivo o mentale derivano da 5 ferite originarie. Per guarirle è necessario riconoscerle, accettarle ed amarle...

Lise Bourbeau, una delle massime esperte mondiali dell'ascolto del corpo, ha aiutato tantissime persone a migliorare la propria vita grazie al suo libro bestseller "Le 5 Ferite e come Guarirle" che ha venduto più di 250.000 copie.

Il testo traccia cinque profili fisici, caratteriali e comportamentali, che corrispondono a cinque ferite dell'anima.

Per far sì che una ferita non ci faccia soffrire, costruiamo su di noi delle maschere, che mettiamo più o meno di frequente, a seconda della profondità della ferita e a partire dalla tenera età.

Quindi ad ogni ferita corrisponde una maschera, ma le persone possono avere i tratti di più maschere, di cui una è prevalente:

  • la ferita del rifiuto porta la maschera del "fuggitivo";
  • la ferita dell'abbandono porta la maschera del "dipendente";
  • la ferita da umiliazione porta la maschera del "masochista";
  • la ferita da tradimento porta la maschera del "controllore";
  • la ferita da ingiustizia porta la maschera del "rigido".

Tutte queste ferite si attivano nei primi anni di vita e marcano l'aspetto fisico, secondo la Bourbeau.

A ogni ferita corrispondono determinati disturbi e malattie, delle quali la Bourbeau ha verificato la maggiore frequenza.

Per guarire la ferita è necessario riconoscerla, accettarla ed amarla.

È un manuale pratico... e quindi Lise Bourbeau offre strumenti precisi per comprendere quale ferita si nasconde dietro disturbi di diverso tipo, come l'eccessiva magrezza o il sovrappeso e problematiche croniche.

Il libro dimostra come tutti i problemi di ordine fisico, emotivo o mentale derivino da 5 ferite originarie (rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione e tradimento) mostrando anche la via per guarirle.

Grazie alla descrizione delle maschere che tutti abbiamo sviluppato per non vedere, non sentire e soprattutto non conoscere quelle ferite che hanno origine nell'infanzia, riuscirai a identificare la vera causa di un disturbo preciso, per esempio l'estrema magrezza o l'obesità, oppure di certi problemi ricorrenti che rispuntano appena ti sembra di averli risolti.

Rifiuto, abbandono, ingiustizia, umiliazione e tradimento: ecco le 5 ferite che ti impediscono di essere ciò che sei davvero, i cinque principali condizionamenti della tua esistenza.

Conoscendoli, sarai in grado di prenderne piena consapevolezza e, finalmente, liberartene.

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