Londra città senz’Anima: così arabi e cinesi si sono comprati la City

di Federico Giuliani
Londra è una città che ha perso la sua Anima.
Gli indicatori economici e finanziari la rendono una delle capitali più ambite del mondo, ma il cuore del Regno Unito, in cui vivono poco più di 8 milioni di persone, continua a battere solo affidandosi a generosi investitori stranieri.
I nuovi padroni di Londra vengono dal Medio Oriente e dall’Estremo Oriente, sono sceicchi e cinesi; sono loro che hanno modificato la geografia della City e che nel giro di pochi anni costringeranno a un cambiamento repentino anche la cultura del paese. Aeroporti, appartamenti di lusso, palazzi, hotel, storici negozi; gli acquirenti arabo-cinesi si sono comprati tutto e il loro peso specifico all’interno dell’economia inglese, cresce anno dopo anno…

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“Eurabia”: le città dove comandano gli islamici

Francia, Belgio, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Svezia e Danimarca.  E’ l’atlante, sicuramente in difetto, della Jihad in Europa. Una rete che ha delle vere e proprie roccaforti: intere aree urbane disseminate in decine di città del vecchio continente.
Una rete di quartieri dove regna un misto tra il caos e la Shariya islamica: insomma mini-emirati da cui organizzare attentati in tutta Europa e offrire rifugio a terroristi ricercati.
In Europa ce ne sono tante di queste zone: da Malmo, in Svezia al distretto di Kolenkit di Amsterdam, per non parlare della miriadi di mini-califfati sorti nelle ‘banlieue’ in Francia e nel Londonistan. Quartieri dove i terroristi possono contare sulla protezione di legami familiari e dell’omertà se non la collaborazione di simpatizzanti della comunità islamica.
LONDONISTAN: l’hub del terrore nasce in Gran Bretagna, non a caso chiamata ‘Londonistan’. Una denominazione che va ben oltre la capitale per comprendere quartieri in quasi tutte le città del Regno Unito: da Liverpool e Manchester e Leeds, da Birmingham a Derby, e Bradford, oltre a Derby, Dewsbury, Leicester, Luton, Sheffield, per finire con Waltham Forest a nord di Londra e Tower Hamlets, nella parte orientale della capitale.
Quartieri dove spesso si trovano dei cartelli avvertono che “stai entrando in una zona controllata dalla sharia”

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