La Deriva Supponente della Società Moderna

di Riccardo Sampaolo 

L’americanizzazione dell’intero Occidente, intesa in termini progressisti, è ben percepibile. In un clima di ostilità al libero pensiero, la società moderna italiana è più bigotta di quella di ieri, con l’aggravante della supponenza.

La Democrazia Cristiana non è mai stato un partito particolarmente amato dagli Stati Uniti, tuttavia il notevole seguito elettorale che garantiva ha fatto sì, che mantenesse oltreoceano una interessante funzionalità come argine all’ideologia marxista, ampiamente rappresentata in Italia dal più grande partito comunista dell’Occidente.

È stata quindi indubbia per gli Usa l’utilità di sostenere la DC, che però dal punto di vista strettamente ideologico marcava una forte distanza dal modello culturale statunitense, fortemente centrato sulle libertà dell’individuo, che la Democrazia Cristiana riconosceva solamente in forme mediate dalla centralità della famiglia e delle tradizioni cattoliche. In sostanza, il modello culturale statunitense aveva ben più di una incompatibilità con lo stile di vita imperniato sul cattolicesimo di cui era in parte espressione la Balena Bianca. In definitiva la DC non era il partito più idoneo per garantire la capillare penetrazione dell’americanismo nel Belpaese, ma era, in quel momento il più realistico baluardo al contenimento del ben organizzato PCI.

Con la caduta del muro di Berlino e il venire meno della minaccia comunista da Est, la funzione di argine della DC della marea rossa perse significato, e l’avvento di tangentopoli favorirà il declino progressivo e la successiva scomparsa del partito cattolico. Sotto la patina cattolica in progressivo disfacimento, già dalla fine degli anni Sessanta, nella società italiana, iniziava a manifestarsi sempre più convintamente un progressismo urbano e emancipatorio che trovava nel piccolo, ma agguerrito Partito Radicale, il suo più organico rappresentante.

È notorio che questo piccolo partito non ha mai sfondato elettoralmente, ma è altrettanto incontestabile che gran parte delle sue battaglie, sono state fatte proprie da altri partiti, come per esempio l’organizzatissimo Partito Comunista Italiano, che già negli anni Settanta aderì alle iniziative referendarie dei radicali.

Nel corso del tempo, complice il dissolvimento del socialismo reale ad Est, e la progressiva convinzione in larghe
fasce dell’elettorato della sconvenienza all’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, caposaldo del marxismo, iniziò a verificarsi la capillare erosione dell’ortodossia ideologica del PCI – PDS, che gradualmente iniziò ad essere sempre più “saturato” dalle istanze provenienti dal Partito Radicale, che in una qualche misura determinò il sempre maggiore avvicinamento del grande partito della sinistra a fasce sociali anelanti individualismo, emancipazione e critica ai retrivi, secondo loro, valori cattolici, popolari e sacrali, visti sempre più come inutile freno alla sprovincializzazione dell’Italia.

È proprio questo “aggancio” del PCI da parte del partito pannelliano e della successiva, graduale e consistente contaminazione valoriale dal piccolo al grande partito, ad aver amplificato la mutazione genetica di quello che fu il più grande partito comunista dell’Occidente, il cui, in parte diretto discendente, l’odierno Partito Democratico guidato dall’energica Elly Schlein si rivolge convintamente a minoranze di ogni tipo, ma ha serie difficoltà ad interloquire con le classi lavoratrici, che ostinatamente non si fidano a liberarsi completamente delle appartenenze nazionali e familiari, per abbracciare un mondo nuovo, che non perde tempo a contrastare la libertà d’espressione e a inseguire principi astratti.

Nel passaggio dal mondo valoriale cattolico a quello urbano-progressista la gran parte della popolazione si illude di averci guadagnato in termini di qualità della vita, ma è pura illusione, dato che questo ultimo coacervo valoriale non perde tempo a definirsi migliore per il solo fatto di anelare un mondo nuovo che ci allontana dal retrivo passato, quando in verità il frequente ricorso da parte di questa “visione del mondo” a forme di normazione sempre più ossessiva per imporsi, tradisce la sua reale provenienza, ossia dall’alto, contrariamente al vituperato “mondo che fu”, in gran parte organico a larghe fasce della popolazione e di cui alcuni partiti di massa del passato, come per esempio la Democrazia Cristiana, si facevano interpreti, anche se con un legittimo ruolo guida.

Lo stesso moralismo cattolico, per quanto all’epoca, in alcuni casi bacchettone, aveva una tendenza a finire nei tribunali molto meno del ben più bigotto modello urbano-progressista, favorevolmente accolto dai media conformisti, ben felici di mostrare le nefandezze delle mentalità del passato e sempre pronti a nascondere sotto il tappeto i guasti e i drammi dei nuovi pregiudizi, che vanno da una consistente sottovalutazione dei diritti sociali, alla devastazione dei corpi intermedi, quali la famiglia, con argomentazioni in puro stile da Partito Radicale, volte a mettere sotto i riflettori casi estremi, non focalizzando a sufficienza aspetti statistici, che seppur nulla toglierebbero alla drammaticità di quel singolo caso, farebbero meglio percepire il quadro generale che si ha di fronte, e gli eventuali strumenti da mettere in campo.

Tra i principali eredi del mondo pannelliano non possiamo non ricordare Emma Bonino, che a scanso di equivoci, in una trasmissione del 2018, neanche si definì di sinistra, ma una liberale radicale, e ciò non deve stupire dato che lo stesso Partito Radicale nacque da una scissione a sinistra del Partito Liberale; ciò che invece dovrebbe far riflettere, è come in Italia sia diventato egemonico e più o meno trasversale tra i partiti politici una visione del mondo, quale è quella radicale, di tipo liberista, individualista, femminista, filoanglosassone e supinamente atlantista, così lontana dalle tradizioni storico-culturali dell’Italia. L’americanizzazione dell’intero Occidente, intesa in termini progressisti, è ben percepibile, e non c’è da rallegrarsene granché.

Oggi fanno scandalo famiglie solide e numerose o agricoltori che pensano all’autoconsumo, il tutto in un clima di ostilità al libero pensiero, che induce persino qualche esponente politico a voler introdurre nuovi reati d’opinione: la società moderna più bigotta di quella di ieri, con l’aggravante della supponenza.

Articolo di Riccardo Sampaolo 

Fonte: https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-deriva-supponente-della-societa-moderna

OLTRE L'INVISIBILE - DOVE SCIENZA E SPIRITUALITà SI UNISCONO

di Federico Faggin

Oltre l'Invisibile - Dove Scienza e Spiritualità si Uniscono

di Federico Faggin

Questo libro, sotto forma di conversazione, permette di affrontare molti temi che la scienza, che ha adottato le premesse fisicaliste e riduzioniste, non può risolvere.

"Dopo trentacinque anni di studio sulla coscienza, sono sicuro che esista un'unione profonda tra il mondo della scienza e quello della spiritualità, due mondi che spesso sono considerati incompatibili tra di loro.

Mi auguro che questo libro possa rendere le mie idee più chiare e fruibili e che aiuti i lettori a orientarsi meglio nella realtà più vasta in cui scienza e spiritualità sono una sola disciplina che mostra la ricchezza, la bellezza e il significato dell'universo che possiamo creare insieme.

Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi."

Dopo aver contribuito notevolmente a rivoluzionare il mondo fisico che ci circonda, Federico Faggin ha deciso di andare oltre la materia, oltre il visibile e l'invisibile, e di indagare la fisica dell'ineffabile:

"L'avvento dell'intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti e riduzionisti che considerano l'uomo una macchina classica, favorisce una forma di scientismo che sta portando la società umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarci...

Per questo è necessaria una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza. Ho chiamato Nousym la loro unione".

Oltre l'invisibile è un libro dirompente, coraggioso, profondissimo eppure straordinariamente chiaro, che propone un nuovo sguardo sulle cose, una nuova affascinante teoria della realtà: "Pensiamo che la realtà sia assurda, invece siamo noi che siamo assurdi quando vogliamo forzarla dentro le nostre idee preconcette.

Bisogna liberarci dai presupposti errati del pensiero materialista e partire da altre ipotesi, che si concilino con le proprietà strabilianti della fisica quantistica.

Occorre dunque una nuova scienza, che, anziché ignorare ciò che contraddice il materialismo e le domande a cui finora non siamo stati in grado di rispondere, parta invece da quelle.

Perché è proprio indagando 'l'assurdità' dell'entanglement quantistico, del libero arbitrio e della coscienza, fenomeni che la fisica non riesce a spiegare, che si potrà trovare la risposta."

«Scienza e spiritualità possono produrre un qualcosa di incommensurabilmente più potente della loro somma, proprio comunione di un elettrone e di un protone crea un atomo di idrogeno.»

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