Fesso Chi Legge

di Bruno Marro

Capisco che molti di voi si sentiranno insultati. Ma vi comunico che non ho intenzione di ritrattare. Se mi lasciate il tempo per spiegare, vi accorgerete che nessuno di voi si deve sentire offeso, ma anzi scoprirà che di tale “epiteto”, deve rallegrarsi.

Come diceva sempre la mia mamma: “La vita da sé, fa sempre qualche cos, che tu lo voglia o no”. Insomma era per dire che la vita scorre comunque, in ogni caso. Che il tempo (purtroppo) vola, e gli anni che tu lo voglia o no passano. Così siamo tutti quanti o quasi, ancora qui a raccontarci le stesse cose. A farci notare le stesse distonie di un mondo che si sgretola, a ricordare come nel passato le cose fossero diverse, a sentenziare che “avevamo meno cose, ma ci divertivamo con poco”. Intanto la vita va avanti.

Oggi tutto si è complicato, tutto si è avvolto di una nebbia difficilmente penetrabile, tutto è diventato ordinario, superato nel momento della nascita, dozzinale, senza emozioni. Lo sappiamo, lo constatiamo ogni giorno, ma la cosa secondo me sulla quale dovremmo soffermarci, è che ci raccontiamo da qualche anno le stesse cose, lo stesso degrado, la stessa follia, sempre e solo tra di noi. Cioè ci raccontiamo cose che sappiamo, che abbiamo capito a discapito di una massa che invece non ha percepito niente, illustriamo ad altri come noi scenari molto probabili, troviamo risposte nascoste con gran facilità, ma sempre tra di noi. Tra noi “fessi”, che le cose le sappiamo, le conosciamo e non abbiamo bisogno di essere convinti da niente e da nessuno. Tantomeno da noi stessi. Insomma continuiamo ad avvitarci sulla nostra vita, senza arrivare almeno in apparenza, a niente di concreto, a qualche gesto, qualche idea, che svegli il mondo da questo sonno in cui è piombato e si ribelli alla misera condizione in cui è stato costretto.

Mi viene in mente un libro degli anni settanta di Camilla Cederna: “Sparare a vista”. Un libro terribile, che metteva a nudo le malefatte del regime Democristiano con la connivenza di una polizia di stato, che perpetrava ogni tipo di violenza nel contesto della cosiddetta “strategia della tensione” che, come scrive l’autrice, “..sarebbe meglio chiamare Tecnica di Regime”.

Anche allora noi i “fessi”, sapevano esattamente come stavano andando le cose. Eravamo li in piazza. Abbiamo visto la polizia di stato sparare nelle strade durante le manifestazioni, picchiare selvaggiamente chi protestava. Noi i “fessi” eravamo li. Erano gli altri, i “non fessi” che non c’erano, e che avrebbero dovuto leggere quel libro. Avrebbero dovuto capire.

Oggi come allora in questi ultimi anni, abbiamo più volte visto con anticipo quello che stava per succedere. Abbiamo cercato di raccontare come le cose stavano prendendo una brutta piega. Come si stesse per arrivare a quello che oggi, molti definiscono un “olocausto programmato”. Inutilmente abbiamo cercato di ragionare con le persone, i parenti, gli amici. Ma siamo inesorabilmente finiti a parlare tra di noi, a ritrovarci a volte come carbonari, per raccontarci cose che sapevamo perfettamente. Sempre tra di noi fessi.

Dico questo, perché sia chiaro a tutti come il problema non sia il ritrovarci tra di noi, ma cercare di divulgare agli altri, quello che noi pensiamo, crediamo, vediamo o sappiamo. Trovare il modo di parlare al resto di un’umanità dormiente, che accetta qualunque cosa gli arrivi dall’alto, perché sempre più convinta che i diktat governativi, siano “buoni e giusti”, nel rispetto di una tradizione cattolica, che vede chi comanda fare gli interessi del popolo.

Qualche giorno fa, mi sono ritrovato a discutere con dei conoscenti che all’inizio del conflitto in Ucraina, nel febbraio del 2022 mi dicevano: “Questi Russi, pensano di poter invadere qualunque paese, senza che succeda niente. Se la vedranno con noi e gli Americani. Vedrai che in poche settimane saranno ricacciati nel loro paese, e poi ne vedremo delle belle”. Lasciamo stare le spiegazioni politiche e/o geopolitiche della situazione, ma quello che mi preme sottolineare, è che a distanza di un anno e mezzo, con evidenti perdite di territorio e uomini da parte Ucraina, i loro commenti sono: “Visto? I Russi ormai sono alla fame. Non hanno più niente. Tra poco verranno ricacciati in Russia e dovranno pagare per quello che hanno fatto”.

Ora è evidente come ci sia ormai un mondo pieno di persone, che non riconoscerebbero un fungo da fare in insalata, da un fungo atomico. Non voglio discutere le ragioni o meno del conflitto, ma sottolineare, come non ci sia nessuna presa di coscienza da parte di un’umanità, che continua nel suo percorso, lungo la sua strada con i paraocchi, malgrado tutto quello che gli capita intorno, senza sentire altro che “la voce del padrone”.

In un articolo del Sole24 ore di Marzo 2023 (https://www.infodata.ilsole24ore.com/2023/03/12/nel-2020-le-malattie-cardiovascolari-e-non-il-covid-19-sono-state-la-prima-causa-di-morte/) Luca Tremolada usando artifizi grammaticali e costruzioni iperboliche, cerca di spiegarci come le malattie cardiovascolari, siano state nel 2020, la maggior causa di morte nell’Unione Europea. Ma attenzione… i NoVax non hanno ragione e non ci sono complotti, perché il Covid ha inciso nel nostro paese per il 10,54% dei decessi. Senza bisogno di essere Pico della Mirandola, se diamo per scontato che il 100% sia il totale delle morti, a cosa sono dovuti gli altri decessi che si attestano all’89,46%?

L’autore dell’articolo ve lo spiega al fondo dello scritto, ma per essere coerenti, vi invito a leggere il rapporto EU da cui sono stati presi i dati. Diciamo che non solo l’articolo originale non parla di NoVax e/o false teorie di complotto, ma sottolinea come il Covid sia stata la terza causa di morte in EU (quindi anche nel nostro paese), con un totale di 439.000 morti (https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-eurostat-news/w/DDN-20230307-3).

Leggetelo e noterete come sia culturalmente e socialmente differente, l’approccio al problema e di conseguenza, come sia scritto l’articolo in maniera diversa, e quale diverso sia l’impatto sulle persone. Ma anche qua, siamo di nuovo al punto di partenza. Lo leggiamo noi, lo sappiamo noi fessi, e continuiamo a raccontarcela e a commentare tra di noi.

Persino l’AIRC (https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/cose-il-cancro/numeri-del-cancro) ammette che i tumori sono aumentati, ma che la colpa è come al solito del Covid. Non che il Covid o i vaccini abbiano causato i tumori per carità, ma che ovviamente, avendo nel periodo pandemico rimandato ricoveri, diagnosi e terapie, i casi sono aumentati. Verrebbe da dire allora, che molti malati “iniziali” di tumore che si potevano salvare, sono stati lasciati morire in solitudine. C’era l’emergenza pandemica e in virtù di quella ovviamente, tutto il resto anche il vostro parente morto di tumore tra atroci sofferenze, era sacrificabile. Gli americani li chiamano danni collaterali.

Comunque anche i dati, meno che mai quelli ufficiali, abbiamo imparato che sono bufale. Sono manipolati a seconda di cosa convenga far arrivare al popolo. Si va verso elezioni “digitali”, via computer, così la truffa, la manipolazione dei voti sarà facile e veloce. Jean Paul Sartre scriveva in tempi non sospetti: “Elezioni: trappola per fessi” (1973).

Vi propongo una provocazione. Molti anni fa è cominciato il processo di emancipazione della donna. Faccio un’ipotesi: il tutto è partito in modo spontaneo, o dietro questa emancipazione c’era un disegno prestabilito dall’Élite? Pensate a quale ingranaggio produttivo e di tassazione straordinario, si sia messo in moto dopo il processo. Quando le donne hanno cominciato a partecipare alla vita lavorativa, quando attivamente sono diventate una risorsa sfruttabile e ricattabile economicamente e socialmente? All’epoca, la popolazione tassabile era per la maggior parte maschile. Diciamo il 90%. Così facendo e introducendo un percorso di emancipazione, la popolazione tassabile è quasi raddoppiata.

Senza contare il fatto che in questo modo, l’educazione dei nostri figli è stata lasciata in mano alle scuole, e alle babysitter. In questo modo è stato possibile far crescere una generazione indottrinata nel modo giusto, nella giusta direzione. Non giudicatemi male, chiaro che ogni persona pensante con un minimo di neuroni sostiene che donne e uomini devono assolutamente avere stessi diritti. Siamo scesi in piazza fianco a fianco per garantire che ciò accadesse. Solo che ogni mossa avanti, ogni concessione, ogni apertura, è stata scientificamente programmata e studiata a fondo.

Chiudo dicendo che io l’11 settembre me lo ricordo bene. Mi ricordo perfettamente che pensai visti i filmati, che era una gigantesca messa in scena e che questa, avrebbe autorizzato l’America a fare qualunque gesto, a mettere in campo qualunque azione militare, per schiacciare, sconfiggere e radere al suolo, qualunque paese o persona tacciata di terrorismo e di cospirazione contro gli USA. Pensieri e discorsi da fesso.

Oggi dopo più di 20 anni di “forever wars” in nome di quell’azione, di guerre in gran parte perse e supportate da bugie come le famose “armi di distruzione di massa” di Saddam, moltissimi “non fessi”, sono ancora convinti che l’aereo che centrò la torre nord del World Trade Center, era guidato da Mohammed Atta e che di lui, nell’inferno di rottami, travi e corpi dilaniati, fu ritrovato intatto senza una bruciatura, senza una sgualcitura il suo passaporto, permettendo così di individuare il feroce terrorista. Credono ancora oggi, che a pianificare il tutto sia stato Osama Bill Laden, il leader terroristico che con un blitz segretissimo, le squadre speciali americane hanno individuato e ucciso il 2 maggio 2011. Ancora oggi la maggior parte dell’umanità, crede che il corpo di Bill Laden sia stato immediatamente tumulato e fatto sparire nelle profondità degli abissi marini. Più facile non farsi domande. Meglio credere e basta.

Come sia andata esattamente non lo sapremo mai, ma sta di fatto che a seguito degli attentati dell’11 settembre, il Congresso americano approvò la “Authorization for Use of Military Force Against Terrorist” (https://www.congress.gov/107/plaws/publ40/PLAW-107publ40.pdf) una risoluzione che autorizza il Presidente degli Stati Uniti a usare la “necessaria e appropriata forza”, contro quelle nazioni, organizzazioni e persone, che egli decida siano coinvolte negli attacchi dell’11 settembre.

Se ci pensate, una risoluzione di una gravità inaudita, che demanda ad una sola persona, la possibilità di stabilire se attaccare e radere al suolo un paese, una nazione o degli esseri umani, solo perché quella persona, pensa siano coinvolti o possano essere coinvolti nell’azione terrorista dell’11 settembre. La risoluzione è attualmente in vigore.

Forse è per tutto questo, e molto altro ancora, e per tutto quello che accadrà nel tempo a venire, che sono orgoglioso di essere uno tra i “Fesso chi legge”.

Articolo di Bruno Marro

Fonte: https://brunomarro.blogspot.com/2023/08/fesso-chi-legge.html

LA FABBRICA DELLA MANIPOLAZIONE
Come difendersi dal condizionamento mentale
di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

La Fabbrica della Manipolazione

Come difendersi dal condizionamento mentale

di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

Chi controlla il tuo immaginario controlla la tua volontà!

I grandi cambiamenti culturali che l'umanità affronta da decenni non sono né spontanei né casuali ma sapientemente "fabbricati" dai Poteri Forti.

"La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il Paese. Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto ma che sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare".
Edward Bernays

Scriveva così nel lontano 1928 Edward Bernays, il fondatore delle Pubbliche Relazioni e l'ideologo degli attuali spin doctors. Nel suo saggio Propaganda, Bernays spiegava che un "governo invisibile" manipola, le opinioni, le abitudini e le scelte dei cittadini, lasciando a costoro l'illusione di essere liberi. In democrazia, ai metodi repressivi, il potere preferisce affiancare la manipolazione "dolce" volta a plasmare l'immaginario delle masse e a orientarne il consenso, tramite la propaganda, l'ingegneria sociale e il controllo dei media e dello spettacolo. Un potere nascosto ha infatti la possibilità di manipolare quasi alla perfezione i sentimenti e la mentalità di massa senza dare l'impressione di farlo, controllare i popoli entrando nel loro immaginario e riprogrammandone le coscienze.

La propaganda e l'ingegneria sociale non servono solo a plasmare l'opinione pubblica e a eterodirigere il consenso, ma tendono anche a creare un essere umano omologato, intercambiabile e unidimensionale, che pensa e agisce come tutti gli altri: un clone tra i cloni che sia talmente svuotato e spersonalizzato da seguire passivamente le scelte imposte dal Sistema.

"L'erosione della democrazia avviene svuotando progressivamente da un lato le nazioni del proprio potere e della propria sovranità, dall'altro facendo diventare tutti noi dei soggetti passivi, dei meri consumatori".

Al paradigma della violenza tipico del XX secolo, si è sostituito il paradigma del controllo sociale, radicato nei falsi bisogni che sono stati indotti nelle nuove generazioni. Si è imposta una nuova forma di potere, una nuova forma di capitalismo che non si accontenta di automatizzare i flussi di informazioni, ma mira ad automatizzare gli stessi individui. Siamo ormai immersi in una gabbia elettronica e digitale che non ci abbandona mai.

Dopo il successo di Governo Globale e Unisex, gli autori Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta tornano ad approfondire le tappe ideologiche del mondialismo, spiegando gli influssi e le tecniche di condizionamento utilizzate dal potere, con la versione aggiornata, ampliata e in 4D de La fabbrica della manipolazione.

Dai primi esperimenti di manipolazione mentale del dopoguerra alla "rivoluzione culturale" degli anni '60; dalla "nuova morale sessuale" all'ideologia di genere; dalla nascita dell'arte contemporanea alla genesi delle rivoluzioni "democratiche" nei paesi dell'est europeo e del Medio Oriente; dal sorgere della "nuova spiritualità" allo sviluppo dei Fondamentalismi Religiosi, questo saggio ripercorre una "storia altra" dell'età contemporanea, tanto misconosciuta quanto inquietante.

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