Fesso Chi Legge

di Bruno Marro
Capisco che molti di voi si sentiranno insultati. Ma vi comunico che non ho intenzione di ritrattare. Se mi lasciate il tempo per spiegare, vi accorgerete che nessuno di voi si deve sentire offeso, ma anzi scoprirà che di tale “epiteto”, deve rallegrarsi.
Come diceva sempre la mia mamma: “La vita da sé, fa sempre qualche cos, che tu lo voglia o no”. Insomma era per dire che la vita scorre comunque, in ogni caso. Che il tempo (purtroppo) vola, e gli anni che tu lo voglia o no passano. Così siamo tutti quanti o quasi, ancora qui a raccontarci le stesse cose. A farci notare le stesse distonie di un mondo che si sgretola, a ricordare come nel passato le cose fossero diverse, a sentenziare che “avevamo meno cose, ma ci divertivamo con poco”. Intanto la vita va avanti.
Oggi tutto si è complicato, tutto si è avvolto di una nebbia difficilmente penetrabile, tutto è diventato ordinario, superato nel momento della nascita, dozzinale, senza emozioni. Lo sappiamo, lo constatiamo ogni giorno, ma la cosa secondo me sulla quale dovremmo soffermarci, è che ci raccontiamo da qualche anno le stesse cose, lo stesso degrado, la stessa follia, sempre e solo tra di noi. Cioè ci raccontiamo cose che sappiamo, che abbiamo capito a discapito di una massa che invece non ha percepito niente…

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L’ “Effetto Mandela” e gli Universi Paralleli

di Massimo Mazzucco
C’è un nuovo termine con il quale dovremo presto imparare a convivere. Si chiama “Mandela effect”, ed è una nuova teoria che sta spopolando in rete. Secondo questa teoria, capita spesso che “un vasto gruppo di persone ricordi chiaramente qualcosa che secondo i dati disponibili non risulta invece essere avvenuto”.
Tutto iniziò tre anni fa, quando una certa Fiona Broome si rese conto di ricordare chiaramente che Nelson Mandela fosse morto in prigione negli anni ’80, mentre risulta dalle cronache che sia morto in piena libertà, nel 2013. Fiona però era assolutamente certa di ricordare addirittura le immagini televisive del funerale di Mandela negli anni ’80, e cominciò a condividere questi suoi dubbi in rete.
Scoprì così che c’erano moltissime altre persone che ricordavano – esattamente come lei – di aver visto in tv il funerale di Mandela negli anni ’80. Fiona aprì così un blog chiamato “Mandela Effect”, che fu presto subissato di visite, al punto da aver mandato ripetutamente in crash il server che lo ospitava. Presto la gente cominciò a farvi confluire tutti i casi personali, nei quali ricordavano con certezza qualcosa che invece, dai dati ufficiali, non risultava essere avvenuto.
Ecco alcuni esempi dei casi più popolari di “Mandela Effect”:
1. Moltissime persone ricordano, con vivida lucidità e certezza assoluta, di aver visto negli anni ’90 un film intitolato “Shazaam”, la storia del genio che esce dalla bottiglia. A quanto pare però questo film non è mai esistito…

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