La Cosmologia cerca di descrivere la nascita e la struttura dell’intero universo tramite le leggi fisiche conosciute.
Nel modello del “Big Bang”, che oggi è quello più comunemente accettato, l’universo ha avuto origine circa 13,7 miliardi di anni fa, a partire da un punto zero detto “singolarità iniziale”, costituito da densità e temperatura infinite.
Questa singolarità si sarebbe mantenuta per un tempo di durata infinitesimale, poi sarebbe iniziata un’espansione che appena 10-37 secondi dopo l’istante iniziale, avrebbe portato all’inflazione cosmica, cioè ad un allargamento rapidissimo ed esponenziale delle dimensioni dell’universo. Questo modello può essere raffigurato a mo’ di cono, come si vede dall’immagine sottostante.
Prima Edward Tryon, nel 1973, e poi Stephen Hawking e James Hartle, nel 1983, hanno utilizzato i principi della meccanica quantistica per cercare di spiegare la nascita e lo sviluppo dell’universo. Secondo il modello quantistico, la realtà fisica sarebbe potuta emergere spontaneamente dal vuoto: si parla di “Creazione senza Creazione”). In questo modello, l’universo può sempre essere rappresentato come una sorta di cono in espansione, ma senza un vero e proprio vertice; la semisfera inferiore rappresenta la nascita del cosmo dal “nulla”, per fluttuazione quantistica.
Non esisterebbe, secondo questa teoria, un inizio improvviso: lo spazio e il tempo “emergono” gradualmente dalla “base” della semisfera. L’evento A, che di primo acchito potrebbe sembrare un “primo istante”, è solo una illusione dovuta al modo in cui si è costretti a disegnare la figura sul foglio di carta. In effetti, non vi è un inizio preciso, nonostante il tempo sia ancora finito in direzione del passato.
Ricapitolando… la meccanica quantistica ha portato un nuovo sviluppo della cosmologia e alla formulazione di una possibile nascita dell’universo dal vuoto!
Fonte: https://www.scienzenoetiche.it/synthesis/fisica_quantistica/13_cosmologia_quantistica.php