Sindrome di Asperger: come influenza la vita sociale

Iniziamo subito col chiarire che la “Sindrome di Asperger” non è un una malattia mentale. È una condizione genetica che comporta un funzionamento particolare del cervello. È considerata una forma di autismo.

A differenza dell’autismo però, le persone che hanno la sindrome di Asperger non soffrono di disabilità cognitive e sono perfettamente in grado di apprendere. Ad ogni modo, presentano i tre problemi tipici dell’autismo: relazioni sociali, comunicazione e attività ripetitive.

Il problema più grande che la sindrome di Asperger causa, sono le difficoltà a socializzare. I bambini con la sindrome di Asperger sono spesso presi in giro e visti come strani. In età adulta possono restare isolati e avere grosse difficoltà a fare amicizia o ad avere una relazione. A causa del fatto che molte professioni richiedono qualche forma di abilità sociale, non è raro chi ha la sindrome di Asperger abbia problemi a trovare e mantenere un lavoro.

Definizione medica della sindrome di Asperger

Disturbo di incerta validità nosologica, caratterizzato dallo stesso tipo di compromissione qualitativa dell’interazione sociale che è propria dell’autismo, insieme ad un repertorio limitato, stereotipato e ripetitivo di interessi e di attività. Esso differisce dall’autismo principalmente perché non vi è nessun ritardo globale del linguaggio o dello sviluppo cognitivo. Questo disturbo è frequentemente associato ad una marcata goffaggine motoria. Le anormalità mostrano una forte tendenza a persistere nell’adolescenza e nella vita adulta. Nelle fasi precoci della vita adulta si verificano occasionalmente episodi psicotici.

Problemi sociali legati alla sindrome di Asperger

È possibile riassumere il comportamento sociale di una persona affetta da sindrome di Asperger nella seguente definizione: Una versione esagerata della persona più imbarazzante che conosci. Ecco alcuni esempi di aspetti sociali particolari di chi ha la sindrome di Asperger:

Dinamiche sociali

Anche la più semplice interazione sociale può sembrare totalmente illogica e complicata. Chi ha la sindrome di Asperger non coglie in maniera intuitiva le “regole implicite” delle interazioni sociali. Secondo una analogia molto comune, le persone con la sindrome di Asperger si sentono come alieni che cercano di comprendere le abitudini del nostro pianeta. Questo non significa che non possano comprendere queste regole, ma che per loro è molto più difficile e richiede molto più tempo.

Un effetto collaterale di ciò, è il fatto che le persone con la sindrome di Asperger tendono a sentirsi prosciugati di tutte le energie dopo ogni interazione sociale. Immagina di dover pensare intensamente a come mettere un passo avanti ad un altro mentre cammini. Puoi facilmente capire che anche fare una semplice passeggiata al parco sia uno sforzo enorme.

Empatia

Le persone con la sindrome di Asperger hanno difficoltà nel comprendere la prospettiva altrui e intuire che cosa gli altri pensino e provino. Questo non vuol dire che siano totalmente all’oscuro che gli altri possano avere punti di vista differenti, ma che non riescano a capire quali questi possano essere. Molto spesso questo si traduce nel pensare che tutti gli altri la vedano allo stesso modo. Un esempio: una persona con la sindrome di Asperger che inizia a parlare con qualcuno, salta immediatamente al fulcro del discorso, senza preoccuparsi se l’interlocutore abbia familiarità con l’argomento o meno.

Regole sociali

Le persone con la sindrome di Asperger fanno fatica a comprendere le regole sociali non dette. Per questo motivo spesso commettono errori, come per esempio non ringraziare qualcuno dopo aver ricevuto un favore. Potrebbe anche capitare che dicano cose inappropriate durante una conversazione, perché non sanno quali siano gli argomenti che è giusto o meno includere nel discorso.

Comunicazione non-verbale

Le persone con l’Asperger hanno difficoltà a comprendere i messaggi nascosti nel linguaggio del corpo delle altre persone o nelle loro espressioni facciali e nel tono della loro voce. Non comprendono in maniera intuitiva quali emozioni vengono comunicate dal linguaggio non-verbale. Molte volte non colgono questi segnali perché sono persi nei loro pensieri e non prestano attenzione a nient’altro.

Conversazione

Chi ha la sindrome di Asperger di solito parla “alle” persone invece che “con” le persone. Sembra quasi che reciti un monologo, molto spesso inerente ad un argomento ben specifico. E continua a farlo anche se il suo interlocutore è visibilmente annoiato e non interessato all’argomento. A volte capita che abbia difficoltà con l’aspetto interattivo di una comunicazione. Spesso dimentica di fare domande che permettano agli altri di interagire.

Capita anche che il modo in cui l’argomento è presentato non sia coerente (almeno dal punto di vista dell’ascoltatore). Lunghe digressioni, parentesi secondarie, la sensazione di non arrivare mai al punto, sono alcuni degli elementi caratterizzanti. Questo è dovuto soprattutto al fatto che la persona con la sindrome di Asperger non è in grado di percepire la conversazione dal punto di vista dell’altro interlocutore e a capire che tipo di informazioni siano necessarie per far comprendere ciò che sta dicendo. Questo si traduce in un ininterrotto flusso di pensieri ad alta voce, piuttosto che in una vera e propria conversazione.

Stile di comunicazione troppo diretto

Le persone con la sindrome di Asperger spesso offendono le altre persone e sono viste come insensibili, perché sembrano non avere alcun filtro mentale. Ad esempio, per una persona con l’Asperger è assolutamente normale far notare ad un’altra persona che ha dei brutti denti e chiederle magari se ha intenzione di andare dal dentista prima o poi. Il problema sta nel fatto che non comprende quale sia il problema dell’essere così diretti, dal momento che non si offende se qualcun altro lo è nei suoi confronti.

Logica, verità e accuratezza

Le persone con l’Asperger danno estrema importanza al fatto che qualsiasi aspetto della conversazione sia assolutamente vero e corretto e che segua un filo logico per loro coerente. Questo li porta spesso a correggere gli altri senza preoccuparsi che il loro intervento possa destabilizzare la comunicazione. Per questo, a volte, sono percepiti come saccenti e spocchiosi.

Umorismo e linguaggio figurato

Chi ha l’Asperger segue un pensiero estremamente concreto. Alla domanda “Potresti andare al supermercato a comprare il latte?” potrebbero risponderti “Si” e tornare a fare ciò che stavano facendo prima. Dal loro punto di vista, hanno risposto ad una domanda ipotetica, per cui sia o meno tecnicamente possibile andare a comprare il latte al supermercato. Hanno anche difficoltà a comprendere l’umorismo. Non è che gli manchi la capacità di ridere o di fare battute, ma semplicemente non capiscono che cosa trovino le altre persone di così divertente in una barzelletta o storiella scherzosa.

Routine e predicibilità

Le persone con la sindrome di Asperger hanno difficoltà ad essere flessibili. Se le cose sono già organizzate in un certo modo, si infastidiscono facilmente se il programma cambia per qualche motivo. Ovviamente questo non è d’aiuto quando si tratta di organizzare attività da fare con gli amici, dove il programma della serata può cambiare anche all’ultimo minuto. Di solito, hanno anche una serie di routine che devono per forza eseguire e si arrabbiano facilmente se per qualche motivo non possono fare le cose a modo loro.

Linguaggio del corpo

A parte aver problemi ad interpretare il linguaggio del corpo altrui, molto spesso la comunicazione non-verbale di chi ha la sindrome di Asperger può risultare strana. Spesso hanno problemi a mantenere il contatto visivo. È difficile per loro mantenere una distanza appropriata e gestire il contatto fisico con il loro interlocutore. La loro postura e gestualità potrebbe sembrare strana. Camminano in maniera assurda e mancano spesso di espressioni facciali. A volte hanno dei tic. Firma Marco Lombardo

Articolo di Marco Lombardo

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

1 StarFonte: https://www.amiciziavera.com/sindrome-di-asperger-vita-sociale/

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