• Se cerchi un libro o un prodotto BIO, prova ad entrare nel sito di un nostro partner, Macrolibrarsi, il Giardino dei Libri, sosterrai così il nostro progetto di divulgazione. Grazie, Beatrice e Mauro
    Canale Telegram

Le Università Americane Reintroducono la Didattica a Distanza per Fermare le Proteste Contro Israele

In alcune università negli Stati Uniti, gli studenti stanno facendo delle proteste perché non sono d’accordo con alcune cose che il governo americano sta facendo, come aiutare Israele in un conflitto con la Palestina.

Queste proteste sono diventate così grandi che alcune scuole, come la Columbia University a New York, hanno deciso di fare le lezioni su internet invece che in persona per cercare di calmare la situazione. Alcune persone pensano che gli studenti che protestano non amino le persone ebree, ma gli studenti dicono che non è vero e che stanno solo cercando di far capire che non sono d’accordo con alcune decisioni politiche.

Anche se alcuni studenti sono stati arrestati per le loro proteste, continuano a dire quello che pensano e a chiedere che le università non sostengano più alcune aziende che producono armi o che sono collegate a Israele.

I campus americani sono attraversati da animate manifestazioni filopalestinesi che, per la loro portata e la loro risonanza, stanno allertando le istituzioni, i media e la politica americana. A causa dell’entità del fenomeno, caratterizzato da repressione e arresti, lunedì 22 aprile la Columbia University di New York ha reso noto che sta cancellando le lezioni in presenza per passare alla didattica a distanza al fine di “attenuare il rancore e dare a tutti noi la possibilità di considerare i prossimi passi”.

La decisione di svolgere le lezioni online è stata presa in seguito all’iniziativa degli studenti di allestire tende da campo nell’università per protestare contro l’eccidio dei palestinesi. Le proteste studentesche che, come sta avvenendo negli atenei italiani, sono incentrate soprattutto sulla richiesta di cessare i progetti di ricerca legati a Israele, hanno subito suscitato le solite accuse di antisemitismo, sebbene le manifestazioni non siano contro gli ebrei, bensì contro il massacro di Gaza e la complicità politica degli Stati Uniti.

I manifestanti, infatti, hanno criticato il presidente degli USA, Joe Biden, per aver fornito armi e finanziamenti a Israele e, non a caso, è stato proprio il presidente americano ad aver parlato di antisemitismo: “Anche negli ultimi giorni abbiamo assistito a molestie e inviti alla violenza contro gli ebrei”, ha affermato, aggiungendo che “questo palese antisemitismo è riprovevole e pericoloso e non trova assolutamente posto nei campus universitari o in qualsiasi parte del nostro Paese”. Gli studenti hanno risposto a stretto giro alle accuse spiegando che alcuni degli stessi organizzatori delle proteste sono ebrei e che sono state organizzate preghiere sia musulmane che ebraiche all’interno dei campus.

Dalla scorsa settimana, sono diverse le università americane coinvolte nelle proteste e in cui sono stati effettuati diversi arresti: la presidente della Columbia University ha chiamato la polizia di New York per sgomberare un accampamento di tende allestito dagli studenti sul prato principale dell’università che, secondo l’istituzione accademica, andrebbe contro il regolamento interno.

In seguito alla chiamata, giovedì scorso la polizia ha arrestato più di cento studenti con l’accusa di violazione di domicilio, mentre decine di loro sono stati sospesi. Ma la Columbia non è l’unico ateneo ad essere stato protagonista di queste vicende: la polizia ha arrestato decine di persone anche alla Yale University nel Connecticut e alla New York University a Manhattan lunedì.

Alla Yale University a New Haven, nel Connecticut, gli studenti avevano bloccato il traffico intorno al campus, chiedendo che l’università venisse disinvestita dai produttori di armi. Secondo il giornale dell’ateneo gestito dagli studenti, sarebbero stati arrestati più di 45 manifestanti. Alla New York University, invece, gli agenti si sarebbero scagliati sui manifestanti e un video sui social mostra gli agenti che smontano le tende nell’accampamento allestito dagli universitari, secondo quanto riferito da Reuters.

Allo stesso tempo, i repubblicani al Congresso e un senatore democratico avrebbero chiesto le dimissioni della presidente della Columbia, Shafik, che la scorsa settimana ha testimoniato davanti a una commissione della Camera dei Rappresentanti, difendendo la risposta della scuola al presunto antisemitismo dei manifestanti.

Contemporaneamente, il principale donatore della Columbia University, Robert Kraft, uomo d’affari americano ed ebreo, ha minacciato di tagliare i finanziamenti all’istituzione accademica: “Non mi sento a mio agio nel sostenere l’università finché non verranno intraprese azioni correttive”, ha dichiarato.

Fonte: https://bacheca.scienzacoscienza.com/politica/le-universita-americane-reintroducono-la-didattica-a-distanza-per-fermare-le-proteste/

DIGIUNO IMMAGINALE
9 tappe in 9 giorni per ritrovare benessere e armonia con il cibo
di Selene Calloni Williams

Digiuno Immaginale

9 tappe in 9 giorni per ritrovare benessere e armonia con il cibo

di Selene Calloni Williams

L'alimentazione incide su tutti gli aspetti della nostra vita. Anche la scienza ne conferma l'importanza per la cura e la prevenzione delle malattie.

Mangiare in modo naturale e sano, semplice e moderato dovrebbe essere un obiettivo per tutti. Il cibo non solo sta alla base della salute del nostro corpo, ma contribuisce anche al miglioramento della qualità delle nostre emozioni e dei nostri pensieri.

Questo libro propone il digiuno come fondamentale rituale iniziatico in grado di dare accesso alla vera conoscenza e di cambiare per sempre il nostro rapporto con il corpo, con il cibo, con la vita.

Grazie al rituale dei nove giorni, ispirato ai rituali della scuola pitagorica è possibile sperimentare il digiuno come comunione con il vuoto, con l'invisibile, con dio, di cui siamo immagine. È possibile uscire dalla mente, liberarci dalle sue teorie e aprirci fino alla sophìa instaurare nella nostra vita e con il cibo che la nutre un rapporto vero, non mediato dalle credenze e sovrastrutture mentali; una relazione di cuore e di fede grazie alla quale nutrirci sarà come fare l'amore con dio.

L'esperienza ottimale del cibarsi e del digiuno immaginale

Una visione immaginale è alla base delle antiche religioni dei misteri come della moderna psicoanalisi e psicologia archetipica, e questa stessa visione è insita in tutte le tradizioni spirituali dei popoli.

In quest'ottica la nostra capacità di vedere va oltre l'oggetto materiale e l'individuo per coglierne l'aspetto spirituale, che si concretizza nell'entrare in contatto con la loro anima, lo spirito o il dio che si manifesta nell'evento.

La cucina immaginale vuole essere un'esperienza che si adatti a tutti, indipendentemente dalla cultura d'origine, dalla tradizione, dalla religione, dall'etnia o dall'appartenenza sociale. Mi rendo conto che, a causa della povertà ancora molto diffusa in tanti Paesi, non tutti hanno accesso agli ingredienti migliori, posso solo sperare che uno stile di vita sano aiuti le persone a sviluppare sentimenti di empatia e nuove e brillanti idee che possano rendere questo mondo un luogo sempre più giusto ed equo per tutti.

Un'alimentazione sana ed equilibrata apre le menti e permette a ciascuno di comprendere che aiutare gli altri è parte integrante del proprio cammino verso la felicità e la libertà.

Il percorso in nove tappe della dieta pitagorica è a base vegana. Mi preme qui far notare che la macrobiotica non esclude il pesce. Inoltre, la cucina immaginale non può eliminare a priori certi alimenti, ma deve considerare il luogo del mondo e le tradizioni dei popoli presso cui ci si trova temporaneamente o stabilmente.

Per esempio, in certe regioni, come le steppe della Mongolia e della Siberia è praticamente impossibile coltivare frutta e ortaggi, perciò le popolazioni che abitano queste zone includono nella loro dieta anche la carne e il formaggio. L'immaginalista non può essere rigido nei propri giudizi e deve saper adeguare il proprio comportamento alimentare alle situazioni estreme, nel caso vi ci si trovi. Resta comunque inteso che nei nove giorni del rituale pesce, carne, formaggi e uova devono essere esclusi.

In questo libro ti accompagnerò in un percorso disintossicante di nove giorni e se successivamente vorrai proseguire il cammino con uno stile di vita pitagorico dovrai continuare con una dieta a base vegana. A questo scopo ti saranno utili le ricette proposte nell'Appendice.

SCOPRI GLI INGREDIENTI CONSIGLIATI NELLE RICETTE DEL LIBRO

Per chi non vive nelle steppe o negli igloo dell'Antartide seguire una dieta vegana, che non causa sofferenza e apporta ogni tipo di nutriente al corpo e alla psiche, è possibile ed è sano, se fatto con consapevolezza e con le giuste conoscenze.

Quello che stiamo per intraprendere è un viaggio nell'anima allo scopo di comprendere il lato nascosto dell'alimentazione, che non c'entra con il calcolo delle vitamine o delle calorie, che non è misurabile e riguarda l'aspetto invisibile del consumare il cibo, cioè altre vite.

Porre l'attenzione a questo aspetto può rendere la nostra esistenza estremamente ricca, sostenendo l'autorealizzazione e il risveglio; perciò, lo tratto in questo libro con molta passione, in modo istintivo ed emotivo più che metodico.

Ogni cibo è anche spirito e mangiare significa sempre interagire con l'invisibile. Se tale interazione è compiuta con piena consapevolezza e presenza mentale i benefici che ne derivano sono enormi.

La pratica presentata in queste pagine affinerà la tua consapevolezza riguardo al cibo e all'alimentazione in generale. Ne beneficeranno la tua salute fisica, la tua intuizione, la tua vita emotiva, le tue relazioni. La nostra vita dipende da quello che mangiamo e da come lo mangiamo assai più di quanto si possa pensare.

Esattamente 9 tappe per ritrovare la consapevolezza del nutrirsi in modo davvero sano e naturale

Mai come ora, nella società contemporanea, il cibo, le diete, il controllo del peso sono al centro della nostra attenzione. Spesso in un clima di esasperato salutismo, ci vengono propinati piani alimentari di tutti i generi, apparentemente diversi tra di loro, ma che il più delle volte portano alle stesse conclusioni: frustrazione, delusione, senso di colpa.

Questo perché alla base di tali diete sta una visione materialistica e parziale dell’essere umano, secondo la quale l’organismo obbedisce a leggi di causa ed effetto meccanicistiche, e il cibo che lo nutre è mera sostanza fisico-chimica.

In questo libro, Selene Calloni Williams propone invece la possibilità di comprenderci a 360°, di ritrovare consapevolezza e senso nell’atto del cibarci, in un originale e unico percorso di 9 tappe in 9 giorni, da lei ideato e ispirato agli antichi rituali greci della scuola filosofica pitagorica.

L’alternanza di pratiche meditative e racconti mitologici scandisce i ritmi quotidiani di una dieta alimentare macrobiotica basata sui principi della naturopatia, e integrata dal digiuno progressivo, programmato e consapevole.

Durante un vero e proprio viaggio meditativo dell’anima, il digiuno diventa così uno strumento fondamentale non solo per ritrovare benessere psicologico e fisico, ma anche per riappropriarci dell’armonia con noi stessi e il mondo che ci circonda; con il cibo e quindi con la natura.

Un nuovo e potente percorso di meditazione attraverso il cibo.

"Astieniti dai cibi di cui ti dissi. E abbi intelletto, e nelle purgazioni, e nella liberazione dell'anima. Ogni cosa osserva, distingui e valuta, l'intelletto dall'alto eleggendo per guida adeguata. Allora, lasciato il corpo, salirai al libero etere. Sarai un dio immortale, incorruttibile, invulnerabile."- Pitagora

ECCO GLI INGREDIENTI DA AVERE IN DISPENSA PER FARE IL TUO DIGIUNO IMMAGINALE

 

 

 

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *