Parliamoci chiaro, una Volta per Tutte

Questa è la situazione nel mondo e citiamo solo alcuni esempi, quindi neanche tutti…

AUSTRIA: posticipa l’obbligo a Marzo e la Corte Costituzionale impone in 15 giorni la presentazione di dati rassicuranti e motivanti l’obbligo (che non sono presentabili perché non esistono di fatto).
GERMANIA: abbandona in toto l’idea dell’obbligo.
SPAGNA: si affida all’immunità naturale e declassa il Covid19 a banale influenza.
REGNO UNITO (e tutti i paesi del Commonwealth): toglie tutte le restrizioni, non impone alcun obbligo (toglierà persino quello ai sanitari) e declassa il Covid19 a raffreddore (“cold” in inglese significa “raffreddore” e non “influenza”).
IRLANDA: segue il Regno Unito in toto.
REPUBBLICA CECA: viene abbandonata l’idea di un obbligo di vaccinazione.
ISRAELE: cancella la quarta dose e toglie in toto il Green Pass.
CANADA: la terza dose non è più raccomandata per le persone sopra i 70 anni; milioni in rivolta, i truckers bloccano il paese, il Premier è fuggito e da 48 ore non si è sentito e già lo Stato del Saskatchewan ha preannunciato l’abolizione di ogni obbligo e certificazione.
SVIZZERA: toglie il Green Pass e alcune restrizioni.
BOSNIA-ERZEGOVINA: diventa il primo paese Europeo a rifiutare il passaporto Covid.
SERBIA: nessun obbligo vaccinale e di fatto non esiste alcuna misura restrittiva.
USA: La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato la vaccinazione obbligatoria  per i lavoratori; molti Stati hanno già rimosso ogni obbligo e restrizione, mentre altri lo stanno per fare, resta quindi uno sparuto gruppo di Stati oltranzisti che si vedranno invadere dai Truckers americani (molto più numerosi, incazzati e… pure armati).
INDIA: ha fermato il Covid-19 interrompendo le vaccinazioni e distribuendo in omaggio un kit di farmaci a basso costo.
DANIMARCA: dal 1° febbraio toglierà tutte le restrizioni anti-Covid e ogni obbligo.

Potremmo continuare con Romania, Bulgaria, Svezia, Croazia e molti altri fuori dai confini UE, ma la musica non cambierebbe: in tutti questi paesi il popolo si è battuto come leoni per i propri diritti; ha pianto; ha perso tutto; ha sofferto; ha passato l’inferno; poi ha rialzato la testa. Ha soprattutto cavalcato l’onda della lotta tra i poteri, si è insinuato e ha raggiunto un primo risultato.

La Torre Nera crollerà e cadrà anche da noi (l’Italia non potrà restare l’unico luogo in controtendenza a lungo), ma nel frattempo sarà durissima (peggiore forse che in qualsiasi altro luogo del mondo), poiché noi abbiamo mostrato il nostro ventre molle ai carnefici e pertanto ora i nodi verranno al pettine.

Tre “difetti di fabbricazione” contro il regime sanitario.

I sacrifici, quelli veri (quelli fatti fino ad ora non sono niente), non potranno più essere rimandati in attesa di salvatori che non verranno. Perciò, smettetela tutti di frignare come mammolette e iniziate a “combattere” per i vostri diritti inalienabili (tra l’altro nel pieno rispetto della legge), resistendo, dissentendo, non dando il vostro consenso qualsiasi siano le conseguenze (le soluzioni “spicciole” non servono a nulla e sono persino controproducenti): la differenza tra un popolo e un allevamento di bestiame la potremo fare adesso anche noi, seppur in ritardo.

Fonte: https://t.me/dissidenteTV

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *