“Non Serviranno più Madri per Fare Figli”. Il Futuro da Horror creato in Laboratorio

di Gabriele Angelini

Dal Covid in poi ci sta sembrando sempre più chiaro come la scienza stia diventando uno strumento utile ai “grandi della Terra” per imporre nuovi modelli, nuovi stili di vita, nuovi “stili alimentari”… e anche nuovi paradigmi sociali e antropologici.

Dalla teoria di gender in poi, si sta allargando sempre più la voragine nella quale ci stanno buttando, verso un “mondo nuovo” (per citare Huxley) dove non serviranno più madri per fare figli.

Fantascienza? Complottismo? Assolutamente no, il processo è già avviato. Per questo fa venire i brividi la storia arrivata dal Giappone, dove un gruppo di scienziati ha annunciato di aver creato topi con due padri biologici, generando ovuli da cellule maschili. Si parte dai topi e si arriva agli uomini. “Questo è il primo caso di produzione di forti ovociti di mammiferi da cellule maschili”, ha affermato entusiasta Katsuhiko Hayashi, che ha guidato il lavoro presso l’Università di Kyushu.

Il lavoro giapponese dei topi con due padri nel campo degli ovuli e dello sperma coltivati ​​in laboratorio, è considerato pioneristico a livello internazionale. Hayashi ha sostenuto senza troppi problemi che ora sarà tecnicamente possibile creare un uovo umano vitale da una cellula della pelle maschile entro un decennio.

Lo ha detto al terzo vertice internazionale sull’editing del genoma umano, presso il Francis Crick Institute di Londra. Come sempre, per mascherare le grandi manovre che ci sono dietro questi progetti, si scelgono tempi eticamente importanti con i quali abbindolare la massa. Il pretesto, in questo caso, è la lotta all’infertilità. Ma in realtà…

Coppie dello Stesso Sesso potranno così avere un Figlio biologico

Il lavoro di Hayashi e del suo team sui topi con due padri, è stato presentato come una grande opportunità nel campo della riproduzione. In realtà, il fine ultimo è quello di consentire a coppie dello stesso sesso di arrivare ad avere un figlio biologico insieme.

Trattasi di “ingegneria genetica”. Una parola che fa rabbrividire solo a sentirla. Siamo di fronte, dunque, alla prima volta nella storia in cui vengono coltivate uova vitali da cellule maschili. La portata di questo passo in avanti ha la stessa portata di quello per la clonazione.

Articolo di Gabriele Angelini

Fonte: https://www.ilparagone.it/attualita/hayashi-topi-due-padri-laboratorio-cellule-maschili-giappone-cancellare-madri-infertilita-coppie-stesso-sesso-figli/

FIORI DI BACH - TOPOGRAFIA DELLE ZONE CUTANEE SECONDO KRäMER

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Fiori di Bach - Topografia delle Zone Cutanee Secondo Krämer

Manualetto a colori per l'applicazione locale cutanea dei Fiori di Bach secondo Krämer.

A seconda della zona cutanea che presenta il problema si associa il fiore da usare per trattare la zona esternamente.

I colori ne facilitano l'utilizzo.

L'uso dell'applicazione locale delle essenze apportato da Krämer va considerato come un grandissimo contributo alla floriterapia di Bach.

Secondo uno studio, basato sull'osservazione intuitiva, contenuto nel secondo volume de "I fiori di Bach", scritto dal noto ricercatore tedesco, applicando uno specifico rimedio di Bach da lui sperimentato, si arriva a risolvere qualsiasi sintomo fisico - e non solo - sulla parte del corpo interessata.

Caratteristiche:

  • Formato A3 (A4 chiuso)
  • Carta 250gr. patinata plastificata
  • Design chiaro e intuitivo
  • Manualetto di 6 pagine rilegato con punto metallico

Le mappe contenute nel manualetto rappresentano uno strumento pratico per l'applicazione locale delle essenze floreali secondo il metodo proposto da Dietmar Krämer, noto ricercatore tedesco.

È pensata per guidare l'utilizzatore nella scelta del fiore di Bach più adatto in base alla zona cutanea interessata dal problema, favorendo un trattamento mirato ed efficace.

Attraverso l'utilizzo di una chiara suddivisione cromatica, la mappa facilita l'identificazione del fiore associato a specifiche aree del corpo, rendendo l'applicazione semplice e intuitiva anche per chi si avvicina per la prima volta alla floriterapia.

Krämer ha introdotto l'idea di un utilizzo locale delle essenze, ampliando le possibilità offerte dai Fiori di Bach e aprendo nuove prospettive nel loro impiego.

L'intuizione di Krämer rappresenta un contributo fondamentale alla pratica della floriterapia.

Il suo approccio, basato su studi dettagliati e una profonda conoscenza del legame tra corpo e mente, ha permesso di integrare l'applicazione locale delle essenze come supporto al trattamento tradizionale.

"Fiori di Bach - Topografia delle Zone Cutanee Secondo Krämer" è un valido supporto per chi desidera integrare la floriterapia di Bach nella propria pratica quotidiana, con l'ottica di migliorare la salute e il benessere generale.

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