Io, Pepe Mujica

Pepe Mujica, ovvero José Alberto Mujica Cordano è un politico uruguaiano, conosciuto pubblicamente come “Pepe” Mujica. È stato Presidente dell’Uruguay dal 1º marzo 2010 al 1º marzo 2015.

Pepe spiega che cos’è la libertà per lui: “Non mi stancherò mai di spiegare che per essere liberi bisogna avere tempo: tempo da spendere nelle cose che ci piacciono, poiché la libertà è il tempo della vita che se ne va e che spendiamo nelle cose che ci motivano.
Mentre sei obbligato a lavorare per sopperire alle tue necessità materiali, non sei libero, sei schiavo della vecchia legge della necessità.
Ora, se non poni un limite alle tue necessità, questo tempo diventa infinito.
Detto più chiaramente: se non ti abitui a vivere con poco, con il giusto, dovrai vivere cercando di avere molte cose e vivrai solo in funzione di questo.
Ma la vita se ne sarà andata via…
Oggi la gente sembra non accorgersene e si preoccupa soltanto di comprare e comprare e comprare, in una corsa infinita… ” (Fonte: https://t.me/livewithbizzochannel)

Io, Pepe Mujica

di Rodrigo Andrea Rivas

José “Pepe” Mujica, è ancora in vita, nonostante la falsa notizia circolata in questi giorni della sua morte. Recentemente ha annunciato che il cancro all’esofago, diagnosticato nell’aprile 2024, si è esteso al fegato. A causa della sua età avanzata e di altre condizioni di salute, ha deciso di interrompere i trattamenti medici. Quello che vi chiedo è di lasciarmi tranquillo. Non chiedetemi altre interviste o altro. Il mio ciclo è finito. Sto morendo e il guerriero ha diritto al riposo.

Questo congedo è un addio che lascia un vuoto immenso ma anche un messaggio di serenità e accettazione che riflette la filosofia che lo ha caratterizzato durante tutta la sua vita.

Ex-guerrigliero del Movimento di Liberazione Nazionale Tupamaros, è stato torturato e imprigionato per 14 anni durante la dittatura militare che ha subito il suo Paese, l’Uruguay, negli anni ’70 e ’80, ed è stato presidente dell’Uruguay tra il 2010 e il 2015: uno dei presidenti più ammirati a livello internazionale.

La sua vicinanza al popolo e la sua instancabile difesa dei valori di uguaglianza e giustizia, sono nel suo discorso memorabile alle Nazioni Unite. Un discorso che non parla di crescita economica ma di crescita della felicità umana, non parla di economia di mercato, ma valore della vita.

Uomini di questo spessore sono e saranno l’esempio per un’Umanità degna di essere vissuta. In suo onore ho tradotto ciò che considero una sua preghiera laica:

“Vi racconto.
Sono stato guerriero tupamaro, agricoltore e politico.
Ma sono stanco.
Senza smettere di essere ciò che sono stato.
Soprattutto, guerriero.
Ma ora sto morendo
e pure il guerriero ha diritto al suo riposo,
lo impone il tumore che mi sovrasta.

Tutte le strade della mia terra portano al mio cuore e so distinguere
ciò che è passeggero da ciò che è definitivo.
Sono stato io ad aver scelto questa strada
e non mi lagno dall’essere arrivato qui, a 89 anni.
Ma ho bisogno di silenzio.
Il silenzio è la fonte dei venti
che portano via l’eco de la vita,
le pugnalate ostili,
i denti, le spille, le bare,
gli strappi delle migliaia di brividi,
i turbinii di pianti e cordogli.

Lasciatemi nel silenzio
all’ombra dei miei fichi e dei miei meli,
della lingua che resiste alle parole
che feriscono a tradimento,
delle sponde che baciano i tramonti
leccati dalle onde.

Ridatemi il silenzio,
poiché voglio curare la ferita
che mi lascio nell’anima
il dolore delle foreste devastate,
dei boschi di cemento dove crescono
la povertà insuperabile,
la giustizia non realizzata,
le libertà infrante.

Ridatemi il silenzio,
poiché voglio ritornare ai miei ortaggi,
mentre, tranquillamente,
in attesa della pace inevitabile,
medito sulla bellezza della vita,
su quante volte sono caduto e su quante altre mi sono rialzato,
sui buoni amici che mi accompagnarono
e hanno persino ballato insieme a me.

Ridatemi la pace
e non chiedetemi più parole.
Ho bisogno del miracolo
delle labbra chiuse
delle bocche mute
delle ombre tiepide
dei battiti assenti.

Guerriero sono e continuerò a lottare,
senza tregua, mai sconfitto.
La vita è sempre avvenire.
la vita mi perseguita
pur se sto morendo.
Quanta vita c’è nella morte!
Quanta di più c’è nella vita!

Hasta Siempre, comandante Facundo!”

Articolo di Rodrigo Andrea Rivas

DIMAGRIRE PROGRAMMANDO L'INCONSCIO
Neuropsicologia e obesità
di Maurice Larocque

Dimagrire Programmando l'Inconscio

Neuropsicologia e obesità

di Maurice Larocque

Scopri un approccio rivoluzionario all'obesità attraverso la neuropsicologia. Il dottor Maurice Larocque condivide le sue ricerche per aiutarti a perdere peso in modo personalizzato e sostenibile.

Invece di seguire diete restrittive e faticosi allenamenti, questo libro si basa sulla programmazione dell'inconscio, sfruttando i tuoi sensi (vista, udito e tatto). Il percorso inizia con un test per identificare i tratti della tua personalità responsabili dell'eccesso ponderale, offrendoti un metodo su misura per la tua situazione.

"Dimagrire Programmando l'Inconscio" è molto più di una guida per dimagrire: è un invito a sbocciare, a riscoprire la gioia di essere te stesso e a vivere una vita sana e appagante.

Il dottor Maurice Larocque rivela il segreto del dimagrimento: imparare ad amarti per cambiare. Se, al momento, hai un'immagine negativa di te stesso e non riesci a provare un amore sincero nei confronti del tuo corpo, questo libro ti aiuterà a rompere questo ciclo negativo. Inizia il tuo viaggio verso il benessere, abbraccia le tue qualità e i tuoi difetti, e scopri il desiderio di cambiare come la massima virtù umana. L'amore per se stessi è il punto di partenza per il cambiamento positivo.

Questo libro ti insegna a volerti bene veramente e a desiderare autentico miglioramento. L'amore per se stessi è il motore che guida la trasformazione, sia fisica che spirituale. Prenditi cura di te stesso, come fai con le persone a cui tieni. L'obesità è una sfida, ma amarsi davvero è il primo passo verso il cambiamento.

Inizia il tuo viaggio verso una vita più sana e felice oggi stesso con "Dimagrire Programmando l'Inconscio."

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