Il Potere è un’Illusione… il Controllo una Facciata!

di Brandon Smith

L’anno scorso in numerosi paesi, il pubblico è stato bombardato da lezioni di potere e controllo che erano dimenticate da generazioni.

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Penso che la maggior parte degli occidentali in particolare si creda da tempo “al sicuro” dal governo totalitario, dalla micro-gestione collettivista e dal cultismo comunista. Pensavano che fossimo andati oltre gli incubi del XX secolo. Pensavano che il “nuovo mondo” sarebbe stato più utopico e che la libertà ci avrebbe onorato naturalmente insieme al progresso tecnologico.

Certo, in fondo al subconscio di tutti c’è la paura che i bei tempi siano un’illusione e che la distopia sia solo dietro una sottile patina di stabilità economica e falso ottimismo, ma la maggior parte delle persone non pensa davvero che simili catastrofi accadranno nella loro vita. Siamo ora nel mezzo di una “pandemia” deliberatamente esagerata, con rigidi blocchi nazionali, disordini civili, rivolte, censura tecnologica aggressiva, censura invadente del governo, debito aziendale e del tesoro senza precedenti, stimoli stagflazionistici della banca centrale e il crollo di massicce bolle finanziarie. Tuttavia, non ho ancora l’impressione che molti nell’opinione pubblica comprendano davvero l’entità del pericolo; credono ancora che la situazione guarirà da sola senza alcuno sforzo o molto sacrificio da parte loro.

Questa è la prima lezione sul concetto di “potere”: intere società possono essere facilmente influenzate, quando vengono illuse che i tempi difficili saranno fugaci e che i governi le manterranno al sicuro, qualunque cosa accada.

È un modello storicamente provato che i governi tendano a CREARE problemi invece di risolverli, e questo perché la dinamica di potere del governo non cambia mai. I politici per cui “votiamo” non hanno il controllo, piuttosto, le élite che finanziano le loro campagne e che permeano i loro gabinetti hanno il controllo. I rappresentanti politici vanno e vengono, ma le élite dell’establishment non se ne vanno mai. Pertanto, i problemi che la nostra società deve affrontare rimarranno; sono un risultato diretto della struttura di potere sovversivo e perpetuo che serve gli interessi di una minoranza selezionata piuttosto che del pubblico. Il declino della nostra società verso la tirannia non si fermerà finché questa struttura di potere e le persone dietro di essa non saranno cancellate.

Ed effettivamente sarebbe semplice da ottenere se un numero sufficiente di persone accettasse la verità e agisse. Le élite, i globalisti, l’establishment, il “nuovo ordine mondiale”, comunque si voglia chiamare questa organizzazione di mercanti di potere, non è che un insieme di psicopatici e parassiti per lo più deboli. Sono completamente allo scoperto; proclamano con orgoglio le loro affiliazioni e intenzioni su base regolare attraverso le istituzioni ospitanti, dal Council on Foreign Relations al Tavistock al Bilderberg al World Economic Forum, l’FMI, la Bank for International Settlements, la Ford Foundation, la Rockefeller Foundation, la Open Society Foundation, ecc. Non c’è molto di nascosto su queste persone.

Ma è anche una triste realtà che la maggior parte delle persone debba toccare il fondo prima di abbracciare l’idea di non poter fare affidamento sul sistema corrotto per salvarle dal male. E finché continuano ad avere una fede cieca che il sistema si correggerà da sé, non agiranno mai. Le élite operano allo scoperto e impunemente, perché sanno che gli esseri umani sono più propensi a cercare aiuto dal sistema, piuttosto che a risolvere un problema da soli. Se qualcuno dovesse “spegnere” quest’unica fantasia di massa, le élite domani stesso, sparirebbero.

La seconda lezione sul “potere” è che la percezione del consenso crea un consenso legittimo. Per dirla in un altro modo: quando le persone credono che i loro coetanei e vicini abbiano accettato un certo livello di tirannia, anche loro lo accetteranno e lo fanno, spesso, in modo tale da non distinguersi o attirare l’attenzione su se stessi come “aberranti”. Le persone che cercano potere devono solo creare l’illusione del consenso di massa.

Sebbene la maggior parte delle persone sia contraria, la percezione della conformità, a volte, può sopraffare la logica. Il controllo viene solitamente ottenuto passivamente senza forza. A volte non si ha nemmeno bisogno della minaccia della forza; a volte devi solo far nascere la paura di distinguersi dalla folla, la paura di essere diversi…

Ad esempio, la “pandemia” è stata utilizzata come strumento per creare questa narrativa. La maschera indossata secondo le “regole” è particolarmente insidiosa poiché evoca illusioni di conformità e sottomissione. “Tutti” indossano una maschera, quindi tutti devono sostenere la tirannia medica. Indossare la maschera è una farsa completa agli occhi della scienza attuale, della virologia e della diffusione virale. Il CDC continua a non consigliare maschere di stoffa ai propri dipendenti e consente loro di utilizzare solo maschere con filtro N95. Uno studio danese recente e censurato conferma la realtà che le maschere sono per lo più inutili.

Le regole rigorosamente applicate sulle maschere di stoffa non hanno fatto nulla per fermare i nuovi picchi di infezioni in più paesi. Il fatto che in molti luoghi le maschere siano richieste all’aperto nonostante le infinite prove scientifiche che dimostrano che la luce UV e l’aria aperta uccidono i microrganismi, compresi i virus, mostra che tutto ciò non ha nulla a che fare con la scienza o il salvataggio di vite umane. Si tratta esclusivamente di controllo.

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Possiamo prendere in considerazione tutti i fattori logici, ma molte persone, se vedono gli altri indossare maschere, anche loro indosseranno una maschera, semplicemente perché hanno paura di essere giudicati da ciò che percepiscono essere la maggioranza. La realtà è che la maggior parte delle persone indossa le maschere di malavoglia e le toglierebbe subito se sapesse che altre persone farebbero lo stesso.

Questo è il motivo per cui i media tradizionali spingono, con la propaganda, ad indossare la maschera, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. I giornalisti stanno agli angoli delle strade o nei parchi all’aperto e indossano maschere davanti alle telecamere. I politici indossano maschere anche quando sono davanti alla telecamere nelle proprie case. Celebrità e aziende cercano di vendere l’idea che indossare una maschera sia “cool”. “…Ehi, se non indossi una maschera potresti mettere a rischio centinaia o migliaia di altre persone e uccidere i nostri nonni, ti sembra giusto?”

Le maschere non servono a nulla per fermare la diffusione del virus o salvare vite umane. Questo è un dato reso ovvio da quegli stessi numeri di infezioni che l’establishment sostiene quale motivazione per obbligare ad indossare le maschere. Ma se le élite dell’establishment attraverso la propaganda possono convincerti a indossare una maschera tutti i giorni, allora sappi che questo apre loro la porta a dettare molti altri aspetti della tua vita. Le maschere sono solo una porta verso mandati più distruttivi. Sono l’inizio di qualcosa di molto più terrificante.

La soluzione a questo tipo di tirannia è smettere di preoccuparsi di ciò che pensano gli altri, soprattutto quando i fatti sono dalla tua parte. Nella città in cui vivo, la stragrande maggioranza delle persone ha detto no alle restrizioni sulle maschere. Se qualcuno vuole indossare una maschera perché crede che lo proteggerà, va bene… Ma nessuno ci dirà che dobbiamo indossarle “per il nostro bene”. Detto questo, anche se fossi l’UNICA persona a non indossare una maschera in città, non mi importerebbe se infastidissi gli altri. Il tuo credo deve essere “cerca di costringermi a indossare una maschera e guarda cosa succede …”

La terza lezione sul “potere” è che la forza porta al controllo solo se rispondi con sottomissione. Un gruppo di persone può picchiarti o persino ucciderti, ma non possono costringerti a obbedire se non temi per la tua stessa vita.

Trovo che l’uso della forza da parte dei tiranni si basi sul presupposto che le persone che stanno cercando di controllare non sapranno reagire. Non appena le persone reagiscono efficacemente, il tiranno resta scioccato. La maggior parte dei tiranni sale al potere, non perché ha vinto più battaglie e/o sottomesso i loro avversari, ma perché, in primo luogo, non ha mai dovuto combattere. Oppure, vincono una manciata di facili battaglie, spesso messe in scena per sembrare più vittoriose di quanto in realtà non fossero, utilizzandole poi come mezzo per terrorizzare tutta l’opposizione possibile, anche quella futura, costringendola alla resa e a non combattere.

Ed è proprio cosi che i tiranni iniziano a credere alle proprie bugie presumendo la propria invincibilità. I predatori non cercano bersagli difficili, cercano bersagli deboli. La soluzione alla tirannia è che i più duri, i più restii ad obbedire, li scoprano identificandoli per quello che sono, colpendoli proprio nella fiducia che ripongono in se stessi… Quando i predatori vengono colpiti, fuggono sempre…

Ma ciò richiede persone che non vivano nella paura di quanto potrebbe loro accadere quando reagiscono. Il concetto di sacrificare il proprio comfort (o molto peggio) non deve e non può essere un problema. La paura svanisce quando una persona combatte per qualcosa che va oltre se stessa. Non si tratta sempre ed esclusivamente della sopravvivenza personale, spesso si tratta della sopravvivenza delle generazioni future o della sopravvivenza di una serie di principi. Ed è così che, mentre quella paura scompare, lo stesso accade a quell’illusione di controllo su cui fanno affidamento i tiranni.

La quarta lezione sul “potere” è che gli ideali o derivano dalla coscienza umana, oppure no. E se non lo fanno, allora non sono ideali per cui vale la pena adottare o combattere. La coscienza della persona media non è così ambigua e mutevole come l’establishment vorrebbe farti credere. La maggior parte degli esseri umani opera in base a un certo insieme di principi morali intrinsechi che sono universalmente condivisi; non ha bisogno che vengano insegnati loro… nascono conoscendoli. Se queste regole non fossero radicate nella nostra psiche, la nostra specie si sarebbe autodistrutta migliaia di anni fa.

Le élite dell’establishment vorrebbero farti credere che tutti gli ideali sono un prodotto dell’ambiente e che coloro che controllano l’ambiente controllano la morale delle persone per estensione. Questa è una bugia. Valori come la libertà esistono anche negli ambienti più oppressivi e le persone la cercano anche quando il rischio è travolgente. L’empatia è anche intrinseca per la maggior parte di noi, ma una certa percentuale di persone nasce senza la capacità di provarla. La Vera lotta, è la lotta tra coloro che sono nati con coscienza, valori ed empatia e coloro che sono nati senza queste caratteristiche fondamentali.

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I tiranni psicopatici vogliono disperatamente dimostrare che tutte le altre persone sono prive di umanità e anima proprio come loro. Vogliono dimostrare che la voce della coscienza che ci guida è una maschera che indossiamo per fingere di non essere malvagi nel profondo. Il controllo deriva dall’errore che dipendiamo dal nostro ambiente per dirci chi siamo come individui. Il controllo deriva dalla nozione che la morale è relativa e che i principi sono costrutti sociali.

La coscienza è intrinseca, ma è anche una scelta. Hai il libero arbitrio di ascoltarla o ignorarla. Se un tiranno può convincerti a ignorare la voce della tua coscienza, l’unica altra guida nella vita è il tuo ambiente. E, se quel tiranno domina ogni aspetto del tuo ambiente, allora ha il potere di riscrivere il tuo codice morale, almeno temporaneamente. Puoi essere costretto a fare cose terribili che altrimenti non faresti, o sostenere cause distruttive e ideologie che altrimenti non sosterresti.

Il potere totalitario definitivo è il potere di far dimenticare alle persone la propria voce interiore. Lo strumento definitivo contro il male è invece ascoltare quella voce e non aver paura delle presunte conseguenze.

La questione della facciata del potere sta per diventare la questione determinante della nostra epoca, mentre l’establishment elitario accelera il proprio programma per un maggiore controllo centralizzato delle nostre vite. La verità è che non vogliuono che tu comprenda la loro assenza di “potere”. Non hanno niente. Potremmo sfidare i loro mandati ogni volta che lo desideriamo. Potremmo eliminarli domani se lo volessimo. Non servono all’umanità, non servono a uno scopo prezioso. Cercano solo di nutrirsi come vampiri delle masse e realizzare le loro folli fantasie di conquista. Prima o poi dovranno quindi essere affrontati: prima lo faremo, meglio sarà!

Articolo di Brandon Smith

Fonte originale: https://alt-market.us/power-is-an-illusion-control-is-a-facade/

Traduzione: Valerio Villari

Fonte: https://www.valeriovillari.com/il-potere-e-unillusione-il-controllo-una-facciata/

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