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Delirio di onnipotenza del “Partito dei Pm”: siamo noi la Costituzione!

di Piero Sansonetti

Nel rifiuto dell’Anm (l’Associazione magistrati) di andare all’incontro con il ministro per discutere sulla riforma penale, c’è una quantità di arroganza che nella politica italiana non si era mai vista.

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L’Anm con questa sua decisione afferma in modo solenne ed esplicito, il proprio diritto di disporre in pieno e senza condizionamenti della legislazione italiana in materia di giustizia. Chiunque può vedere in questa linea politica assunta dall’Anm, tutte le caratteristiche dell’eversione: della negazione di ogni dialettica democratica. Cosa rimproverano i Pm al ministro? Di avere recepito tutte le richieste che l’Anm aveva avanzato, ma di avere inopinatamente aggiunto un codicillo che deve essere immediatamente cancellato. Deve essere cancellato prima ancora di iniziare la discussione.

Qual è il codicillo? Quello che prevede – non per adesso ma per un ipotetico futuro, comunque non prima della prossima legislatura – che sia possibile prendere delle misure disciplinari nei confronti dei magistrati che, in modo colposo, provochino ritardi molto gravi nelle indagini. È chiaro che questo codicillo è un fatto puramente platonico. I magistrati (tranne Lupacchini, l’ex Pg di Catanzaro che si è macchiato dell’unica colpa considerata imperdonabile dalla categoria: criticare Gratteri) non sono punibili e mai e poi mai vengono puniti. E comunque la leggina Bonafede non prevede neanche quale sarà la possibile punizione. Ragionevolmente un richiamo orale.

Ma al “partito dei Pm” non interessa: è una questione di principio. Loro dicono che la totale incontrollabilità e superiorità del Pm è l’unica garanzia di indipendenza della magistratura. Loro identificano indipendenza e potere assoluto. Il povero ministro era stato consigliato dai suoi consulenti di introdurre quel codicillo, per far sembrare almeno in qualche modo che la cancellazione della prescrizione non violasse l’articolo 111 della Costituzione, quello che impone la ragionevole durata del processo. Il partito dei Pm risponde indignato: la Costituzione non può pretendere di stare sopra di noi. La Costituzione siamo noi.

Articolo di Piero Sansonetti

Fonte: https://www.ilriformista.it/delirio-di-onnipotenza-del-partito-dei-pm-siamo-noi-la-costituzione-51933/

TECNOSCHIAVI
Controllo totalitario: comprenderne il meccanismo per restare liberi
di Marco Della Luna

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Controllo totalitario: comprenderne il meccanismo per restare liberi

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Un libro per difendersi dalla manipolazione e dal controllo dei poteri forti.

Nel corso della storia, la politica “profonda”, di lungo termine, lavora a porte chiuse, porta avanti i suoi piani in forma coperta, cioè non dichiarata all’opinione pubblica.

Essa sta procedendo lungo cinque esigenze primarie:

  • concentrazione e privatizzazione della sovranità monetaria con indebitamento inestinguibile, quindi sottomissione della società alle oligarchie finanziarie sovranazionali;
  • trasformazione culturale e morale delle popolazioni mediante la dissoluzione delle figure e dei valori di riferimento antropologici e biologici;
  • migrazione e mescolamento etnico con eliminazione delle sovranità nazionali e delle identità storico-culturali;
  • controllo elettronico e modificazione biologica della popolazione per dichiarate esigenze di sicurezza, integrazione sociale e fiscale mediante farmaci, alimenti, droghe, vaccini;
  • relativizzazione e svalutazione giuridica della specie umana mediante la ibridazione/sostituzione con la macchina (cyborg, intelligenza artificiale) e con gli animali (chimere).

Tutto questo è sostenuto dalla elaborazione e imposizione di una ideologia e di un lessico che distorcono la realtà in atto impedendo un modello diverso: il pensiero unico e il suo linguaggio “politicamente corretto”. È quindi urgente svelare le modalità con cui la tecnocrazia finanziaria reagisce alla destabilizzazione socioeconomica ed ecologica che essa stessa ha provocato nel mondo.

Fino ad ora, anche i pensatori più critici hanno omesso di additare gli autori e gli strumenti concreti della trasformazione dell’umanità in corso. Eppure, si conoscono gli uni e gli altri… E si conosce anche ciò che può infrangere i loro piani.

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