di WI
Sanremo: lo specchio della decadenza italiana.
Ieri, Giordano su Rete4, assieme al buon Borgonovo, sono stati particolarmente incisivi nel denunciare quanto di vergognoso sta accadendo tra lasciapassare totalitari e situazioni fuori controllo negli ospedali.
Certo, sono trasmissioni televisive che stanno dentro la narrazione, ma ieri sera hanno svolto un ottimo lavoro, specialmente nel denunciare quel che accade negli ospedali, in cui se non sei tridosato non vieni curato. Servizi agghiaccianti che avrebbero dovuto fare sobbalzare chiunque dalla sedia e far provare profonda vergogna per il proprio Paese. E invece? Nulla accade, parole ed inchieste al vento. D’altronde lo share è stato tutto per rai 1, dove andava in scena, allo stesso orario, il grottesco Festival di Sanremo.
La scienzah ci dice che all’interno di uno stadio all’aperto ci deve essere un limite del 5% di capienza nonostante possano entrarci solamente mascherati e plurisierati. All’interno del Teatro di Sanremo, invece, può esserci il tutto esaurito. Inoltre, mentre le discoteche sono chiuse da mesi e molte di esse sono fallite, nonostante pass e pezze, all’interno del Teatro Ariston si può ballare allegramente. Che dire? Lo dice la scienzah!
Un festival con pubblico mascherato, orchestrali mascherati, cantanti di livello infimo, gag ridicole sui “complottisti” (disgustosi Amadeus e Fiorello) che offendono la memoria di Camilla Canepa (una dei tanti…), mummie e pseudoartisti fluidi spacciati per ribelli.
Un paese sempre più decadente, ipocrita e volgare. Sanremo è il suo specchio.
Articolo di WI
Fonte: https://t.me/weltanschauungitaliaofficial
È arrivato il momento di cambiare approccio nell’affrontare una situazione cosi ostile con tanto vanto, il popolo non ne può più di stare pure male tra infezioni, e mascherine, vaccini che non si sa quasi niente e che si continui a indignarsi contro il vento. Sindaci, dottori, giudici, scienziati, psicologi e genitori devono chiedere colloqui con il parlamento a tavola rotonda e stabilire il criterio quello che manca.