di Francesco Amodeo
I Colossi del web diventeranno strumenti di controllo e verifica sul piano fiscale.
Dopo che la pandemia ci ha spinti a vivere in una sorta di “Grande Fratello” in cui ogni nostro movimento per strada deve essere motivato e documentato, dopo che il virus ci ha costretti allo smartworking e ad aprire nuove attività online, ecco che il Grande Fratello, prontamente, si sposta sull’e-commerce.
È stata infatti appena approvata la direttiva “DAC7”, che prevede che tutte le compravendite online finiranno nelle mani dell’Agenzia delle Entrate dal 1 gennaio 2023, quando le agenzie fiscali avranno accesso a tutti – ma proprio tutti – i dati che derivano dal commercio online.
Se vendiamo un singolo prodotto su Instagram o se mettiamo qualcosa di usato su Amazon o su Ebay, se affittiamo semplicemente un’auto o una casa vacanze da un sito online, tutto verrà monitorato.
I colossi del web, che si occupano di veicolare lo scambio di beni e servizi, diventeranno strumenti di controllo e verifica sul piano fiscale.
Tutti i dati che riguardano il guadagno del singolo utente verranno trasmessi alle agenzie fiscali del suo paese. Gli operatori del web dovranno comunicare tutta una serie di “dati sensibili” a partire dal codice fiscale dell’acquirente e del venditore, oltre ai dettagli della transazione e del bene venduto.
Articolo e video di Francesco Amodeo
Fonte: www.radioradio.it