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Amo questo Virus…

di Anna Dossena

Amo questo Virus per una serie di motivazioni che voglio elencarvi…

L'amore ai tempi del Coronavirus | Wall Street International Magazine

Questo Virus riesce a non farti annoiare mai, infatti muta nella stessa città o paese, a secondo di dove si trovi:

  • In palestra a 2 metri non fa nulla;
  • In casa non esiste;
  • In coda al supermercato a 1 metro non fa nulla;
  • Al mare a 4 metri nessun problema, prima è mortale;
  • In città mentre cammini è pericolosissimo;
  • In autobus a 1 metro puoi stare, non succede nulla (…si vede che non prende l’autobus);
  • Se corri non riesce a prenderti, ma appena ti fermi… occhio metti subito la mascherina, se no ti prende;
  • Se hai meno di 6 anni no problem, ma appena compi i 7, occhio!

Amo questo Virus ancora di più perché ha debellato tutte le malattie che esistevano, nessuno muore più di nulla, quindi abbiamo sconfitto infarti, tumori, influenze, ictus, ecc.

Amo questo virus perché era dal ’92 che non sentivo più la frase “L’ha detto la Televisione”. Amo questo Virus perché ha pure insegnato che fare attività fisica in carenza di ossigeno è salutare, e io che pensavo che l’ossigenazione cellulare fosse importante, che stupida… poi c’è chi ancora dice che la medicina sia scienza esatta.

Amo questo Virus perché ha fatto cambiare idea a chi non voleva far dire la propria a chi non fosse laureato in medicina, oggi invece amano all’inverosimile e addirittura osannano chi non ha mai avuto una laurea in medicina e detta le linee guida dall’OMS (Bill santo subito!) Ma ancora di più amo questo Virus perché ha delineato un concetto importantissimo: “la laurea in medicina non è per tutti la stessa cosa, il miglior medico è quello che sta di più in TV da Fazio“.

Davvero incredibile questo Virus, lo amo perché finalmente ha creato nuove figure lavorative:

  • I Fact Checker, gente o Bot ancora non si sa cosa siano e che decidono se una notizia sia da diffondere o meno… ooops no scusa, reale o meno;
  • I Task Forcer, uomini (perché donne manco l’ombra) che non hanno mai lavorato in nessun settore commerciale direttamente e decidono le linee guida di chi ci lavora da anni in quei settori;
  • Le vedette dai balconi;
  • I cantanti dai balconi;
  • I panettieri da casa…

Per non parlare del fatto che finalmente si capisce a cosa potessero servire questi droni, altro che cercare e scovare spacciatori o trafficanti di uomini, servono a “reprimere” chi va da solo in spiaggia o si sdraia un attimo a prendere il sole… vero rischio per questa umanità e il pianeta.

Amo questo Virus perché da “Bella Ciao” a “Faccetta Nera” o da “Mai più Campi di Prigionia” a “Rastrelliamoli in casa e staniamoli tutti con le app e le forze dell’ordine” è un attimo.

Amo questo Virus perché ho capito che i miliardi ci sono (almeno a sentire Conte e la Politica) ma non si vedono, insomma la vera natura della Valuta FIAT, basata sul nulla. Ma soprattutto Amo questo Virus perché mi ha permesso di fermarmi un attimo, guardare il mondo e capire che non tutti siamo realmente lobotomizzati.

Articolo di Anna Dossena

Fonte: https://ningizhzidda.blogspot.com/2020/05/amo-questo-virus.html

ABISSO. CORONAVIRUS: IL ROMANZO DELLA PROFEZIA
di Dean Koontz

Abisso. Coronavirus: il Romanzo della Profezia

di Dean Koontz

Finora inedito in Italia...

In questo thriller nel 1981, l'autore profetizza la comparsa del virus Wuhan 400 (Coronavirus) proveniente dalla città cinese di Wuhan nell'anno 2020.

Un virus in grado di uccidere la popolazione di tutto il mondo con il solo contagio per vie respiratorie…

Oggi, la profezia si è avverata. Questo romanzo è diventato realtà.

Dall'autore best seller in tutto il mondo, con oltre 450 milioni di copie vendute, un romanzo definito dalla critica e dai lettori con queste parole:

"costruito sapientemente, originale e decisamente inquietante. Una lettura imperdibile, suspense ai massimi livelli e un finale assolutamente inatteso."

E se l'incidente che le ha portato via suo figlio non fosse mai avvenuto? È trascorso un anno da quel giorno fatale in cui Tina Evans ha perso suo figlio Danny e anche se la sua vita è cambiata per sempre, ora sta finalmente iniziando ad accettarlo.

Il successo nel lavoro, un incontro di passione e sentimento... tutto sembra rimettersi al posto giusto. Ma le basta confondere il viso di un bambino per quello di suo figlio nell'auto di uno sconosciuto per scatenare in lei un vortice di dubbi ed emozioni incontrollate. E poco dopo, nella camera del suo bambino, sulla lavagna cominciano ad apparire due parole: NON MORTO.

Tina ha motivo di credere che quell'incidente con gli scout non si sia mai verificato, e che forse suo figlio viene tenuto lontano da lei, prigioniero di un uomo in nero, e disperatamente bisognoso del suo aiuto. E così, verso un lento e inesorabile destino, il dolore e il dubbio genereranno in lei un'ossessione da cui le sarà impossibile sottrarsi: il bisogno di rivedere suo figlio a costo di sprofondare nell'abisso.

Organizzazioni militari segrete e misteriose sperimentazioni sono al centro del romanzo di Dean Koontz, che grazie alla sua straordinaria capacità di descrivere l'animo umano già nel 1981 riuscì a profetizzare una minaccia del nostro tempo in un thriller angosciante e sensazionale.

Ecco il pezzo nella versione originale in inglese:

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Un commento

  1. V for Vendetta

    L’articolo non poteva essere più che esatto!

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