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Quanti morti in Italia ogni anno? Ecco di cosa si muore di più

di Fiammetta Rubini

Lo sapete quante persone muoiono in Italia ogni anno e di quali patologie? Ecco i dati Istat sulla mortalità e le cause principali di decesso nel nostro Paese. Fanno molto riflettere…

Quali sono le maggiori cause di morte in Italia?

Molta gente si spaventa per i bollettini della Protezione Civile sull’epidemia di Coronavirus in Italia… ma vi siete chiesti quante persone muoiono in Italia ogni anno (anche solo di influenza, infezioni, ma non solo) e quali sono le cause principali di morte?

Se per un attimo andiamo oltre le notizie apprese da talk show, telegiornali, siti di informazione, blog e social network e consultiamo le statistiche ISTAT, scopriamo dei dati che offrono spunti molto interessanti.

Quanti morti in Italia nel 2019? Più decessi che nascite

Osservando gli Indicatori Demografici ISTAT relativi al 2019, al 1° gennaio 2020 il numero di residenti in Italia è pari a 60 milioni 317 mila. La popolazione residente nel nostro Paese è in calo da 5 anni consecutivi (116mila in meno su base annua).

Allo stesso tempo è aumentato il divario tra nascite e decessi. Per 647 mila morti totali in Italia nel 2019, ci sono stati 435 mila bambini nati vivi. In pratica per 100 persone morte sono nati solo 67 bambini (mentre 10 anni fa il rapporto era 100:96). Nel 2019 abbiamo toccato il livello più basso di ricambio naturale dal 1918. Secondo le statistiche, si è alzata anche l’età media degli italiani, che è di 45,7 anni.

Il calo della popolazione si concentra soprattutto al Sud Italia (-6,3 per mille) e in misura minore nelle regioni del Centro (-2,2 per mille). Al contrario, rileva l’ISTAT, al Nord prosegue il trend di crescita (+1,4 per mille).

Di cosa si muore di più in Italia?

Guardando nel dettaglio le tabelle ISTAT sulla mortalità e le cause principali di decesso in Italia (gli ultimi dati aggiornati disponibili sono relativi al 2017, su un totale di morti pari a 650.614), scopriamo che il boom di decessi è legato a malattie del sistema circolatorio. Tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari muoiono più di 230 mila persone all’anno. In seconda posizione troviamo i tumori, che causano la morte di 180 mila persone.

Arriviamo ora all’influenza e alla polmonite. I dati ISTAT ci dicono che su un totale di più di 53.000 morti a causa di malattie del sistema respiratorio nel 2017, 663 decessi sono dovuti a complicazioni da influenza (per lo più in soggetti dai 75 anni in poi) e 13.516 sono legati alla polmonite.

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Le statistiche sulle cause di morte costituiscono la principale fonte statistica per definire lo stato di salute di una popolazione e per rispondere alle esigenze di programmazione sanitaria di un Paese.

Principali cause di morte in Italia

Sulla base dei dati ISTAT estratti il 20 marzo 2020, possiamo quindi stilare una classifica di quelle che sono le più diffuse cause di decessi nel nostro Paese. I numeri tengono conto delle morti in tutto il territorio nazionale e di tutte le età. Per maggiori dettagli si può consultare qui la tabella ufficiale:

  1. Malattie del sistema circolatorio: 232.992
  2. Tumori: 180.085
  3. Malattie del sistema respiratorio: 53.372
  4. Malattie del sistema nervoso/degli organi di senso (Parkinson, Alzheimer…): 30.672
  5. Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (diabete): 29.519
  6. Disturbi psichici e comportamentali: 24.406
  7. Malattie dell’apparato digerente: 23.261
  8. Cause esterne di traumatismo e avvelenamento (suicidi, omicidi, incidenti stradali…): 20565
  9. Cause mal definite e risultati anomali: 14.257
  10. Malattie infettive e parassitarie: 14.070
  11. Malattie dell’apparato genitourinario: 12.017
  12. Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (es: artrite): 3.651
  13. Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ed alcuni disturbi del sistema immunitari: 3.272
  14. Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo: 1.413
  15. Malformazioni congenite ed anomalie cromosomiche: 1.399
  16. Condizioni morbose che hanno origine nel periodo perinatale: 801
  17. Complicazioni della gravidanza e del parto: 16

Articolo di Fiammetta Rubini

Fonte: https://www.money.it/Quanti-morti-in-Italia-ogni-anno-principali-cause-decesso

20 DOMANDE SUL DIGIUNO SECCO
Un metodo naturale di disintossicazione, prevenzione, autoguarigione
di Vera Giovanna Bani, Sergej Filonov

20 Domande sul Digiuno Secco

Un metodo naturale di disintossicazione, prevenzione, autoguarigione

di Vera Giovanna Bani, Sergej Filonov

Un libro per dare risposte esaurienti alle domande che le persone spesso si pongono nei confronti di una pratica terapeutica ancora poco conosciuta: il digiuno secco.

Questo libro si presenta come un compendio della monografia Digiuno secco: gli ultimi sviluppi della digiunoterapia in Russia (2017), che raccoglie i saggi del massimo esperto mondiale di digiuno secco, il dr. Sergej Filonov.

Il lettore incuriosito scoprirà qui, esposti in forma di domande e esaurienti risposte, gli aspetti più importanti di questo approccio terapeutico:

  • i fondamenti scientifici e la ricerca sviluppatasi in URSS e Russia;
  • in presenza di quali patologie è consigliabile ricorrere al digiuno secco;
  • i meccanismi che il digiuno secco innesca nell'organismo;
  • i vantaggi del digiuno secco rispetto agli altri tipi di digiuno;
  • l'algoritmo per una corretta pratica di digiuno secco in condizioni domestiche;
  • gli argomenti avanzati dal dr. Filonov al fine di smentire i pregiudizi e i luoghi comuni diffusi sul digiuno.

L'efficacia del digiuno secco nella lotta contro gravi malattie dipende dal fatto che esso permette all'organismo di sviluppare in breve tempo nei fluidi corporei le più alte concentrazioni di sostanze biologicamente attive: ormoni, cellule immunocompetenti, Immunoglobuline e anticorpi. Rispetto al digiuno idrico quello secco risulta inoltre più valido perché accelera i meccanismi di depurazione e perché si giova di un processo diverso e più radicale: senza acqua esterna, esogena, non ha luogo alcuna "lavatura" delle tossine ma piuttosto un processo di bruciatura delle tossine "nella propria fornace".

Ogni singola cellula innesca una reazione termica. In tali circostanze muoiono le cellule patologiche e sopravvivono le cellule più forti, le più sane, ed esse, per sopravvivere a tali estreme condizioni, sono costrette a sintetizzare acqua endogena, di qualità eccellente e purissima, priva delle informazioni portate nel nostro corpo dall'ambiente esterno. Meccanismi simili non avvengono in alcuno degli altri tipi di digiuno praticati a fine terapeutico.

Studiato e diffuso unicamente in Russia, il metodo del digiuno secco sta progressivamente conquistando l'interesse del pubblico occidentale e italiano in particolare grazie alla menzionata monografia, che ha il pregio di essere il primo testo in lingua non russa dedicato all'argomento.

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