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L’obbiettivo finale della Massoneria

La Massoneria ha adottato come simbolo operativo, che ne definisce la finalità, la costruzione del Tempio di Salomone, e ad esso fa riferimento anche nei suoi riti.

Nel linguaggio massonico costruire il tempio di Salomone significa costruire il tempio dell’umanità, ossia unire il mondo sotto l’ombrello della dottrina massonica che insegna che Dio è il padre di tutti gli uomini, che tutti gli uomini sono quindi fratelli, e che l’anima è immortale.

I Massoni prevedono il giorno in cui tutte le divisioni religiose e ogni settarismo saranno spazzati via, e comincerà quindi una nuova era di pace universale e fratellanza.

Albert Pike, ha affermato che la speranza del Massone consiste “nel definitivo annientamento del male nell’universo e nel trionfo finale della Massoneria, che farà di tutti gli uomini una sola famiglia e casa” (Albert Pike, “The meaning of Masonry”, in Little Masonic Library, 5:35).

Questa è la ragione per cui la Massoneria è considerata dai Massoni come un grande ordine di uomini selezionati, iniziati e addestrati per far sì che la volontà di Dio, ossia – secondo loro – la Massoneria, prevalga. Quindi, i Massoni si propongono di trasformare il mondo, e questo perchè ritengono che i non Massoni siano nelle tenebre ed abbiano bisogno della luce, che fornisce ovviamente la Massoneria, per essere salvati dall’errore e dalla superstizione.

Questo naturalmente significa che il Cristianesimo, dato che per i Massoni costituisce una dottrina esclusiva o settaria, non può essere tollerato affinchè la Massoneria abbia successo (cfr. John Ankerberg, “The Secret Teachings of the Masonic Lodge”, pag. 33-34). Ma il Cristianesimo non viene solo considerato una dottrina settaria, ma anche uno “gnosticismo bastardo”, in quanto avrebbe preso dalla Massoneria lo gnosticismo vero, adulterandolo con teorie assurde e false (!), e quindi il dovere di ogni vero Massone è quello di eliminare dalla faccia della terra questo gnosticismo bastardo e rimpiazzarlo con quello puro e vero che è la Massoneria soltanto a possederlo. I massoni dunque devono operare affinché trionfi nel mondo lo gnosticismo della Massoneria. Da qui la forte avversione della Massoneria verso il Vangelo di Cristo e la dottrina di Dio.

Quando dunque la Massoneria afferma che essa rispetta e tollera le altre religioni, in effetti, mente, perchè il rispetto e la tolleranza ci sono solo quando le altre religioni sono d’accordo con essa, infatti l’autorevole massone J. M. Ward nel suo libro “Freemasonry: Its Aims and Ideals” (Massoneria: I Suoi Scopi e Ideali) ha detto a pag. 187: “Io dichiaro coraggiosamente che la Massoneria è una religione, tuttavia, essa non è in conflitto in nessuna maniera con alcun’altra religione, a meno che quella religione sostenga che nessuno fuori dai suoi portali possa essere salvato“; o non l’attaccano, perchè in questo caso la Massoneria scatena la sua offensiva, come disse l’allora Gran Maestro del GOI, Giuliano Di Bernardo, in occasione di un attacco sferratogli dal cardinale Silvano Piovanelli (il quale aveva parlato di “massoneria corruttrice della vita civile” nel 1991): “Siamo pacifici cittadini, viviamo nella riservatezza, non attacchiamo nessuno, ma se qualcuno ci attacca, come il Papa (il testo è del 1923, quindi molto prima di… Papa Francesco!), siamo pronti ad attivare i nostri eserciti” (citato in Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, pag. 48).

E poi… la Massoneria mente, perchè essa si propone di prendere il posto delle religioni a livello mondiale. D’altronde se la Massoneria afferma che spera di togliere dal mondo tutti i ‘dogmi’ e tutte le ‘credenze superstiziose’, ciò non può che significare che essa si propone di sostituire le religioni con ‘la più grande, la più bella, la più nobile, la più civile di tutte le religioni!’ (Ugo Lenzi, in “Gran Loggia Nazionale dei Liberi Muratori d’Italia”, 1951, pag. 51. Bollettino del GO d’Italia), che è appunto la Massoneria, perchè adogmatica e senza credenze assurde, false e insensate (!!!). E questo leggendo gli scritti dei Massoni si vede molto chiaramente: solo i ciechi non possono vederlo!

Tratto da: “La Massoneria smascherata” di Giacinto Butindaro (pag. 82-83)

Fonte: http://destatevi.org/lobbiettivo-finale-della-massoneria/

DALLA MASSONERIA AL TERRORISMO
Come alcune logge massoniche sono divenute deviate e come con i servizi segreti vogliono controllare il mondo
di Giovanni Francesco Carpeoro

Dalla Massoneria al Terrorismo

Come alcune logge massoniche sono divenute deviate e come con i servizi segreti vogliono controllare il mondo

di Giovanni Francesco Carpeoro

Uno sguardo dall'interno nel mondo attuale della massoneria così pieno di contraddizioni.

Quali legami ci sono tra la Massoneria e il terrorismo di oggi?

Giovanni Francesco Carpeoro ci offre una nuova panoramica sulla massoneria, svelandoci, fino dalle sue radici mitiche e filosofiche, quello che pochi sanno della dottrina massonica.

Dalla sacralizzazione antica del Lavoro, e, dalla ritualizzazione del Costruire, la nascita dei Riti Massonici.

Poi l'incesto col Potere, fin dalle ambiguità dei Neoilluminati, invano combattuto da G. Washington.

In questo libro scoprirai:

  • L'incubo del NWO e la definitiva mutazione genetica del sogno e delle utopie dei Rosa+Croce.
  • Il fenomeno della Massoneria Reazionaria che trasforma le logge in focolai di eversione per inaugurare una storia di sangue e di distruzione.
  • Lo specchietto per le allodole della P2 e la marionetta Gelli senza che nessuno si chieda: ESISTE LA P1?
  • La radice massonica e le firme occulte del terrorismo islamico.

"Inizialmente avevo deciso di intitolare il libro Tubalcain, usi e abusi della massoneria. Perché intitolare a un personaggio biblico un libro sulla massoneria? Perché tutti i massoni si devono considerare successori di Tubalcain... E Tubalcain era un discendente di Caino... Poi il termine tradizionale e l'opportunità di utilizzarlo sono impalliditi di fronte all'attualità dei nostri giorni.

Questa breve opera tratterà in primo luogo della tradizione massonica cercando di rispondere ai principali interrogativi che si pongono tanto nei mezzi d'informazione che nella pubblica opinione e di rimuovere un po' di stereotipi e di luoghi comuni, continuamente riproposti dai Media anche se non rispondenti alla realtà o retaggio di antiche evidenze storiche da anni superate."

Giovanni Francesco Carpeoro

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