Voi che ci Chiamavate Complottisti!

di Alberto Medici

Voi che ci chiamavate complottisti… Riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che non era un vaccino, e che non poteva essere stato prodotto e testato così velocemente, e che ci sarebbero stati effetti collaterali, adesso che vedete la strage di atleti, l’esplosione di morti improvvise e di patologie mortali come tumori, riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che esiste un piano per la riduzione mondiale della popolazione, e che il cosiddetto “vaccino” sarebbe stato funzionale a questo, adesso che vedete i picchi di mortalità e la riduzione delle nascite (1 milione di nati in meno nella sola Europa nel 2022), riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che il global warming e le politiche green erano solo una scusa per attuare piani di impoverimento dei popoli e distruzione di economie, adesso che vedete che anche gli alberi, oltre agli animali, secondo loro devono essere abbattuti perchè producono troppa CO2, riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che l’immigrazione era un mezzo per indebolire le nostre culture, indebolire le nazioni ricche di materie prime, e che tutto era stato previsto e pianificato da Kalergi (Piano Kalergi), adesso che vedete l’invasione a Lampedusa di giovani sani e forti, che hanno lasciato a casa madri, mogli, sorelle, e che non scappano da nessuna guerra, riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che le banche creano denaro dal nulla, e con il meccanismo del denaro creato a debito si impossessano di tutti i beni e schiavizzano l’umanità, adesso che anche la Bank of England lo ha scritto e dichiarato in un paper ufficiale, e che avete visto che durante la cosiddetta pandemia le nazioni hanno prodotto denaro a valenghe, creandolo dal nulla, riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che le scie chimiche nel cielo erano un fenomeno artificiale e voluto, forse per controllare il clima, forse per inquinare l’aria, adesso che lo stanno dicendo apertamente, che per controllare il clima usano la geoingegneria, riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che la medicina moderna era uno strumento di controllo, e che tutte le teorie o tecniche alternative venivano censurate per non intaccare i profitti di Big Pharma, adesso che con la pandemia avete visto a cosa sono arrivati, censurando e proibendo le cure efficaci e imponendo una iniezione di morte, riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che la conquista della Luna nel 1969 presentava troppe incongruenze, adesso che avete sentito anche la NASA dire che si è persa la tecnologia degli anni ’60, riconoscete che avevamo ragione?

Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che l’informazione era in mano a pochi grandi gruppi che avevano il potere di censurare tutte le voci dissenzienti, adesso che avete visto che anche Google, Youtube, Facebook, Twitter ecc. censurano le notizie scomode, cancellano account con milioni di iscritti solo per aver menzionato qualcosa di scomodo e contro la narrativa ufficiale, riconoscete che avevamo ragione?

Ma noi non ci siamo offesi. Non era colpa vostra: legati con le mani dietro la schiena, in una grotta buia, costretti a vedere i giochini di luce proiettati sul muro, credevate fosse quella la realtà. Non era colpa vostra.

La colpa sarà vostra se… La colpa sarà vostra se, a fronte di tutte quello che vi abbiamo fatto vedere, continuerete a preferire di stare là, nella grotta, a credere alla narrativa proiettata su uno schermo.

Articolo di Alberto Medici

Fonte: https://www.ingannati.it/2023/09/19/voi-che-ci-chiamavate-complottisti/

ARCHETIPI. LA CHIAVE PER COMPRENDERE L'UNIVERSO
Quaderni del lavoro su di sé
di Corrado Malanga

Archetipi. La Chiave per Comprendere l'Universo

Quaderni del lavoro su di sé

di Corrado Malanga

Che cosa sono gli archetipi? Come vanno interpretati? A cosa servono? Gli archetipi sono i mattoni con cui è costruito e si costruisce l'Universo, regolano tutto. Se si capiscono gli archetipi, si saprà comunicare con l'Universo.

Il professor Corrado Malanga, già autore di "TCT - La Coscienza Ritrovata" e "Io e Dio", ha scritto "Archetipi. La Chiave per Comprendere l'Universo" su espressa richiesta di molti lettori che desideravano avere ragguagli sul termine "archetipo": cosa fosse, come dovesse essere interpretato, a cosa servisse, e così via.

L'autore ha scritto questo lavoro con l'intento di chiarire le idee ai lettori, tuttavia parlare precisamente di archetipi non è possibile se non in modo archetipico, cioè incomprensibile all'interpretazione del lobo sinistro del nostro cervello.

Egli ha dovuto pertanto usare dei trucchi per farsi capire, inoltre in alcuni passaggi ha dovuto utilizzare un linguaggio forse troppo simbolico e quindi di difficile interpretazione. Ma se il lettore farà lo sforzo di arrivare fino in fondo, scoprirà di non aver perso tempo.

Gli archetipi entrano nella vita di tutti i giorni non solo nella descrizione della realtà che siamo abituati a percepire, ma anche nella descrizione olistica dell'Universo stesso, essendo gli archetipi sia in grado di interagire con il lobo sinistro del cervello, atto a manipolare lo Spazio, il Tempo e l'Energia, sia di essere ben interpretati soprattutto dal lobo destro, che è in grado di gestire le emozioni.

Avere dunque a disposizione degli strumenti non solo per distinguere la Realtà Virtuale da quella reale, ma per decodificare tutti e due questi aspetti della nostra esistenza, vuol dire poter capire cosa abbiamo attorno a noi e interagire meglio e in modo più completo con il "resto" della Creazione.

"Archetipo" significherebbe: primo esemplare assoluto e autonomo, modello primitivo delle cose del quale le manifestazioni sensibili della realtà non sono che filiazioni o imitazioni. Archetipo viene inteso anche con il significato di Idea.

Per Carl Gustav Jung, archetipo è il contenuto dell'inconscio collettivo, cioè le idee innate o la tendenza a organizzare la conoscenza secondo modelli predeterminati innati. In lingua greca antica archetipo vuol dire, infatti, "primo esemplare".

Questo piccolo libriccino appartiene alla nuova collana di tascabili "Quaderni del lavoro su di sé", curata da Riccardo Geminiani. 

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Un commento

  1. No, non c’é rischio che lo riconoscano, semplicemente perché-salvo poche eccezioni- continuano beatanente a dormire abbeverandosi con il letame che sgorga copioso da tv, giornali, politici e medici

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