Questioni di… Alluminio

di Gioia Locati
È partita una campagna informativa sull’uso dell’alluminio in cucina. Curata dal ministero della Salute (cliccate qui), è rivolta a tutta la popolazione. Pentole, caffettiere, imballaggi, lattine, borracce, pellicole per alimenti in alluminio, possono trasmettere particelle e ioni ai cibi che mangiamo.
Di questo metallo si sa che può interferire con il metabolismo del ferro, del magnesio e del calcio. Per descriverne gli effetti gli studiosi parlano di “inibizione dell’attività enzimatica”, di blocco “della sintesi proteica” e di modifiche alla “permeabilità della membrana cellulare”. Non solo. Si sa che provoca stress ossidativo nel tessuto cerebrale e si calcola che, nel cervello, vi persista accumulandosi per almeno sette anni (emivita. Cioè si dimezza in sette anni, diventa un quarto dopo altri sette anni e così via)…

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Disintossicarsi dai metalli pesanti: dieta e rimedi naturali

di Monica Grando
È piuttosto difficile evitare che il nostro organismo entri in contatto con i metalli pesanti perché soprattutto alcuni di essi (come cadmio, mercurio e piombo) hanno raggiunto ormai nel mondo occidentale una diffusione molto ampia.
In questo articolo tratteremo vari argomenti inerenti all’intossicazione da metalli pesanti, ma soprattutto come si può in modo graduale disintossicarsi dai metalli pesanti, attraverso dieta e rimedi naturali. Si calcola che nel corso della vita ingeriamo 1/3 di cucchiaio di mercurio, 1 cucchiaino di piombo, 1 di arsenico e 1,5 kg di alluminio.
Cosa sono i metalli pesanti?
Con la denominazione metalli pesanti si indicano elementi che hanno caratteristiche in comune tra cui:
densità superiore ai 5,0 g/cm3,
bassa solubilità dei loro idrati,
spiccata attitudine a formare complessi,
affinità per i solfuri

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