Fluoro e Alluminio… ci vogliono Dementi!

di Marcello Pamio
Per caso stanno facendo di tutto per rincoglionirci?
I fosfati organici sono usati come insetticidi e come gas nervini nella Guerra chimica (Sarin e Soman). Sono prepotenti inibitori degli acetilcolinesterasi (enzima sinaptico) e vengono usati nei tranquillanti (Roipnol) e in anestetici. Hanno un effetto inibitorio sulla tiroide, sia come antagonisti dello iodio, sia sul metabolismo del calcio, questo perché lo ione fluoruro è affine a metalli come calcio, magnesio e manganese.
L’assorbimento del fluoro avviene attraverso tre vie: respiratoria, digerente e cutanea. Una volta in circolo si lega alle albumine del sangue e ai globuli rossi. Inibisce anche l’ormone testosterone presente nell’uomo e questo potrebbe incidere sulla diminuzione di fertilità.
Come fa l’alluminio a entrare nell’organismo e a penetrare nel cervello?…

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Questioni di… Alluminio

di Gioia Locati
È partita una campagna informativa sull’uso dell’alluminio in cucina. Curata dal ministero della Salute (cliccate qui), è rivolta a tutta la popolazione. Pentole, caffettiere, imballaggi, lattine, borracce, pellicole per alimenti in alluminio, possono trasmettere particelle e ioni ai cibi che mangiamo.
Di questo metallo si sa che può interferire con il metabolismo del ferro, del magnesio e del calcio. Per descriverne gli effetti gli studiosi parlano di “inibizione dell’attività enzimatica”, di blocco “della sintesi proteica” e di modifiche alla “permeabilità della membrana cellulare”. Non solo. Si sa che provoca stress ossidativo nel tessuto cerebrale e si calcola che, nel cervello, vi persista accumulandosi per almeno sette anni (emivita. Cioè si dimezza in sette anni, diventa un quarto dopo altri sette anni e così via)…

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