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Sicurezza, sicurezza, sicurezza! Dittatura per la democrazia

di Peter Koenig

Norme per la sicurezza nazionale, regole che servono rigorosamente per nessun altro scopo che per opprimere il cittadino comune, per lavare il cervello alla popolazione e farle credere di essere sotto costante minaccia di attacco.

L’altro giorno, per fare il check-in in un aeroporto europeo per un volo internazionale, c’è voluta circa un’ora per depositare i miei bagagli, passare per la sicurezza aeroportuale, i metal detector, le macchine per lo screening del corpo, la procedura automatica di lettura del passaporto, l’ttesa al gate e infine imbarco. In quel tempo ho sentito o letto le parole “sicurezza e sicurezza”, onestamente parlando, più di cento volte.

Ci sono innumerevoli video – in realtà insultanti e primitivi – che mostrano le procedure precise da seguire per “mantenerti al sicuro”. Tutto quello che devi fare è seguirli per mantenere la tua vita al sicuro e in mani sicure. È un costante indottrinamento che ci indica che siamo in pericolo e che la democrazia intorno a noi ci tiene al sicuro.

Alcuni fogli nella tasca della mia camicia e un fazzoletto che non avevo tolto dalla mia tasca, dovettero passare attraverso uno speciale “lettore di polvere”; anche le mie mani venivano “rispolverate” e il tessuto speciale usato per farlo, passava anch’esso attraverso il “lettore”; solo allora, quando effettivamente il risultato è stato negativo, sono stato libero di raccogliere le mie cose.

Mi chiedevo, allora, quanti oggetti di valore, come telefoni cellulari, computer portatili, macchine fotografiche e così via, “scomparissero” o diventassero “persi” nella seccatura di quelle innumerevoli procedure. George Bush ha inventato l’infinita guerra al terrorismo dopo l’11 settembre, che era basato su una” false flag”, e questo ha determinato questa sottomissione forzata a una procedura di sicurezza sempre più degradante e molesta.

Circa tre agenti di sicurezza sono poi calati ancora su di me, questa volta educatamente, assicurandomi che tutto questo era per la mia sicurezza. Naturalmente. Come potrebbe essere diverso. “Vogliamo che lei sia al sicuro, signore”. Bingo. È difficile protestare contro tanta gentilezza protettiva!

Qualcuno ha un’idea di quello che questo settore della sicurezza – le macchine e gli apparecchi, i gadget di sicurezza – costa? E dei profitti che apportano all’industria della guerra e della sicurezza e ai loro azionisti, molti dei quali sono ex alti funzionari statunitensi e altri funzionari del governo occidentale? Il solo business della sicurezza aeroportuale è stimato tra 25 e 30 miliardi di dollari l’anno.

Cosa posso dire. Questi impiegati della sicurezza aeroportuale sono stati addestrati a usare questi costosi dispositivi per intimidire e molestare le persone in un clima di paura, intimandole all’obbedienza senza discussione. La maggior parte di questi agenti di sicurezza, inoltre, non sa molto di quello che sta facendo. Hanno un lavoro nobile: proteggere il mondo dai terroristi, un lavoro che li trattiene con orgoglio dall’essere parte di una massa sempre crescente di disoccupati o sottoccupati e lavoratori a bassa retribuzione. Ovviamente, però, non è consentito loro il libero pensiero.

Una volta sull’aereo… non potevo credere ai miei occhi. C’era un’assistente di volo con il nome di “sicurezza e sicurezza”, invece del suo un vero nome. La cosiddetta Sicurezza permea 24 ore su 24 la nostra vita.

I neonazi hanno preso le redini della nostra vita quotidiana. E non sto parlando dei partiti politici dell’estrema ‘destra’ in Francia o in Germania, che sono solo marionette in mano all’élite invisibile, cioè i veri ‘profondi conoscitori’ che tirano le fila dietro i vari Trump, Macron, Merkel e May di questo mondo.

Certo, è tutto per la tua sicurezza, per la mia sicurezza, nel migliore dei casi, per la sicurezza nazionale, non per loro, per quelli che impongono queste regole insensate, regole che servono rigorosamente per nessun altro scopo che per opprimere il cittadino comune, per lavare il cervello alla popolazione e farle credere di essere sotto costante minaccia di attacco.

Al controllo dei raggi x del bagaglio a mano, tutti devono mettere i loro cosmetici in un sacchetto di plastica trasparente, estrarre i loro laptop, tablet e macchine fotografiche, e viene detto loro quali oggetti non sono ammessi a bordo, cose ridicole, assolutamente esilaranti… ed è sempre tutto in nome della tua sicurezza, naturalmente. Intanto, un uomo di servizio consegnava una cassa di banane al ristorante nella sala d’aspetto. Le sue banane dovevano essere ripulite dalla macchina a raggi x. Potrebbero essere oggetti di terrore, forse anche armi di distruzione di massa!

Delle vere armi di distruzione di massa che uccidono migliaia di persone ogni giorno, in Yemen, in Siria, in Iraq, in Somalia, in Sudan, in Afghanistan, ecc. nessuno però parla... L’ONU durante l’Incontro annuale a New York, ha dichiarato lo Yemen un paese “governato dal terrore”… sì, gli yemeniti, che sono morti di fame come nessun’altro popolo nella storia recente, con – anche secondo lo stesso ONU – 5 milioni di bambini ad alto rischio di morte per carestia. Non i sauditi, né gli Stati Uniti d’America, né il Regno Unito, i francesi, gli spagnoli, che riforniscono i sauditi con aerei da guerra e bombe, con vere armi di distruzione di massa, sono le nazioni del terrore. No, sarebbe lo Yemen il paese governato dal terrore. Ma in che mondo siamo finiti?

Siamo governati da un gruppo di criminali e truffatori, che beneficiano della nostra ignoranza e del nostro cervello mentalmente sfaldato. Nel sottomesso mondo occidentale, il totale lavaggio del cervello e la popolazione ormai quasi priva di coscienza critica, fa sì che siamo sottoposti a controlli per motivi di sicurezza… la nostra sicurezza. E intanto le viti di sicurezza si serrano sempre un po’ di più, fino a quando non sarà troppo tardi.

Come ci ricordano i nostri “maestri” che ci tengono al sicuro e al riparo, viviamo nell’unica democrazia esistente sul pianeta, vale a dire la democrazia in stile occidentale. Non importa, che questa democrazia è spesso, molto spesso, imposta al resto del mondo con le armi. Ci viene fatto credere che tutti quei paesi che sono stati oggetto di un “cambio di regime” o distrutti “per il bene della democrazia”, dovevano subire quel destino per il miglioramento delle condizioni di vita dei loro cittadini. Questo è quello in cui dovremmo credere!

Le nazioni occidentali annoverano mille anni di storia orribile di sfruttamento, uccisioni, stupri, saccheggi, menzogne. E ancora oggi, continuano a mentire e manipolare le menti delle persone in un modo sempre più sofisticato e subdolo. E tutto questo sotto il nome di democrazia.

Svegliamoci! È giunto il momento. Viviamo in una dittatura della sicurezza abietta, chiamata Democrazia, che impone una militarizzazione sempre crescente, diventa uno stato di polizia sempre più brutale. Se non agiamo ora, saremo fritti per sempre. Alzatevi! Difendete i vostri diritti e contrastate il lavaggio del cervello che vi instilla la paura e poi vi vuole tenere al sicuro. Riprendiamoci la nostra sovranità: noi e solo noi, come cittadini siamo responsabili della nostra stessa sicurezza. Non lasciare che la sicurezza e la protezione siano imposte da criminali guerrafondai, che in mone di queste uccidono bambini e innocenti.

Articolo di Peter Koenig

Fonte originale: “Information Clearing House”

Traduzione di Alejandro Sanchez

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.controinformazione.info/sicurezza-sicurezza-sicurezza-dittatura-per-la-democrazia/

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