Non ci sarà nessun “Post Covid”

di Massimiliano da Campobasso

Fin dall’inizio, tutti gli attori in scena sono stati molto chiari: nulla sarà più come prima. Non sapevano niente del virus, non potevano prevederne la curva epidemica, ciò nonostante sapevano che nulla sarebbe stato più come prima; una dichiarazione di intenti, piuttosto che una previsione.

Nulla sarà più come prima!”. Ne siamo proprio sicuri? - Terra Nuova

Sono passati sei mesi, ma da allora quasi nulla è cambiato. Anzi, ad essere puntigliosi qualcosa sì che è cambiato; i malati sono pochissimi, oggi il terrore viaggia sulla scia dei positivi, perlopiù soggetti sani che risultano essere “contagiati” solo perché sottoposti a tampone. Roberto Rigoli, primario del reparto di Microbiologia a Treviso: “Dei 60mila tamponi effettuati, 210 sono risultati positivi; ma 199 di essi lo erano in maniera molto modesta, tanto che abbiamo dovuto amplificare molto il ‘segnale’ per trovare i virus; e probabilmente non erano infettivi. Degli 11 positivi in maniera più cospicua, con segnale chiaro, 4 erano asintomatici e 7 sintomatici. Ma alla fine, appunto, solo in 3 casi si è trovata una carica virale paragonabile a quella che vedevamo normalmente nella fase acuta dell’epidemia”.

Dicevo, sono passati sei mesi da quando la guerra del terrore si è spostata nel campo dell’impalpabilità; da allora le terapie intensive si sono svuotate, praticamente la mortalità del virus si è azzerata (qualsiasi infezione uccide di più), eppure dai media il messaggio che passa è sempre lo stesso: nulla sarà più come prima.

I mondi Post-Qualcosa

Per quanto si vociferi che anche il Papa Globalista stia per pubblicare una terza enciclica sull’argomento, non potrà mai esistere un mondo Post-Covid e chi lo prevede cerca solo di mantenere in vita un proprio cerchio magico basato su un meccanismo ormai fragile e poco efficace.

Tutte le volte che l’umanità ha avuto un prima ed un dopo, nel mezzo ci sono stati avvenimenti tangibili che hanno mutato il fare comune, invece, per quanto riguarda l’attualità (1), le uniche trasformazioni che la società sta subendo da questa emergenza sono state imposte in forma di legge, cioè imposte da una volontà politica…

Per fare qualche esempio, restando sul pratico (2) potremmo individure due tipologie di cambiamento tangibile:

  • Strumentale/Tecnologico: la scoperta del fuoco, l’industria, lo stesso internet…
  • Politico: (non tutte) le rivoluzioni, (non tutti) i golpe, le guerre mondiali…

Gli eventi sopra riportati possono essere considerati uno spartiacque naturale in una società, e tra questi non c’è mai stato un evento epidemico. Anche nel passato “recente”, basti pensare alla Spagnola ed ai “suoi” 50 milioni di morti, abbiamo avuto importanti epidemie e nessuna di esse è ricordata con un prima ed un dopo.

  • non esiste un Post-Peste;
  • non esiste un Post-Colera;
  • non esiste un Post-Asiatica;
  • non esiste un Post-Spagnola;
  • non esiste un Post-Suina;

Non esisterà un Post Covid

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Non esisterà un Post Covid perché il coronavirus è un espediente, una palla al balzo, un artificio narrativo (e con questo non sto dicendo che il virus non esista, ma il merito lo lascio al gossip) messo in atto da chi vuole implementare una agenda, una lista di finalità pre-esistente alla scena attuale.

Quello che i media chiamano “Post Covid” non è altro che una serie di obiettivi già messi in cantiere da diversi anni e che, viste le difficotà di ottenimento, avevano bisogno di uno shock per essere “spinti” verso il raggiungimento degli stessi: la scuola, lo smart working, l’eliminazione del contante, il controllo capillare delle masse, la tecnologia invasiva… solo per fare alcuni esempi.

“Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”. Benjamin Franklin

La ritrosia dei cittadini ad alcuni cambiamenti si vince con la scusa della sicurezza (1), l’abbiamo già visto, ben applicato, dopo l’11 Settembre 2001.

L’emergenza, fittizia e tenuta in vita come si tiene in vita, attaccato alle macchine, un paziente in stato vegetativo, spenti i media, spenta l’emergenza (3) è lo strumento utilizzato per far accettare ai cittadini quello che, altrimenti, non avrebbero mai accettato di buon grado.

Parlare di Post Covid, quindi, è un controsenso. L’emergenza è stata solo un acceleratore per un processo partito anni addietro, ed è in questo processo che noi siamo avviluppati. Un proccesso messo in moto da un sistema socio-economico, il liberalismo, che non si fa scrupoli di distruggere tutto quello che trova sulla sua strada, di sterminare tutto quello che ostacola la sua corsa verso il baratro. E non fa niente se, nell’apoteosi di questa corsa e a discapito di tutta la popolazione occidentale, sia stata uccisa l’autorevolezza della medicina e di quella che definiamo comunità scientifica.

[1] Forse è già successo con l’11 Settembre.

[2] Non conto per esempio l’avvento di Gesù Cristo che ha definito un importante prima e dopo.

[3] L’inesistenza di un “Post-Covid” è stata evidente con l’arrivo dell’estate. Sui litorali italiani tutto è tornato “alla normalità”, l’uso delle mascherine era ridotto al lumicino, il distanziamento sotto l’ombrellone non c’era, le persone hanno vissuto come se nulla fosse successo qualche mese prima. Il peggioramento di questa situazione c’è stato solo dopo Ferragosto quando, con la fine dell’estate alle porte, il terrorismo mediatico è riesploso con i positivi e le discoteche.

Fonte: https://frontiere.me/non-ci-sara-nessun-post-covid/

CORONAVIRUS. IL NEMICO INVISIBILE
Dalla minaccia globale al Grande Reset. Come la pandemia sta trasformando la nostra società
di Enrica Perucchietti, Luca D'Auria

Coronavirus. Il Nemico Invisibile

Dalla minaccia globale al Grande Reset. Come la pandemia sta trasformando la nostra società

di Enrica Perucchietti, Luca D'Auria

Il Grande Reset è un progetto di rifeudalizzazione della società volto a creare un nuovo ordine globale e post-umano, in cui ogni aspetto della nostra vita rischierà di essere controllato, automatizzato e sorvegliato da un occhio ben più crudele e spietato di quello del Grande Fratello orwelliano.

A un anno di distanza dalla diffusione della pandemia di Covid-19, sono ancora molti i punti oscuri dell'origine del SARS-CoV-2 che nemmeno l'indagine dell'OMS è riuscita a dipanare.

Dalla spagnola a oggi nessun nemico "invisibile" era riuscito a fare tanto, e ha portato all'adozione di misure repressive e liberticide basate sulla biosicurezza e il biopotere.

In linea con il cosiddetto "capitalismo dei disastri" che sfrutta momenti di crisi e shock globali, per le élite mondialiste l'emergenza sanitaria è vista come un'occasione per avviare la promozione di un'Agenda globale, nota come Great Reset, volta a ristrutturare l'economia mondiale secondo linee specifiche: globalizzazione, digitalizzazione, Intelligenza Artificiale e automazione, moneta digitale, identità digitale e biometrica per tutti, robotica avanzata, transumanesimo.

Dietro la maschera dell'utopia e dell'ecologismo, ci troviamo dinanzi all'ennesima distopia elitaria tesa a dividere la società in due livelli: da una parte il potere economico detenuto da una ristretta cerchia tecno-finanziaria di super ricchi, dall'altra la "massa" indistinta di individui sempre più poveri, senza legami, diritti e senza radici, facili da sfruttare e controllare per il governo globale post-umano che si sta costruendo.

Con questo libro scoprirai:

  • il Guadagno di funzione e le ipotesi alternative alla genesi della Covid-19
  • la teoria dello shock, il terrorismo mediatico e la biosicurezza
  • il Grande Reset, la quarta rivoluzione industriale e il transumanesimo

...e molto altro ancora.

 

 

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