Il Punto della Situazione della Guerra in Ucraina e sue Ripercussioni generali e in particolare in Italia

di Claudio Martinotti Doria

Noi italiani saremo il popolo che pagherà il prezzo più alto di questa guerra, anche e soprattutto a causa della servile, inetta e parassitaria classe politica di cui disponiamo.

Putin ha un grosso limite, nell’azione da lui ordinata in Ucraina, che deriva dalla coerenza con quanto dichiarato pubblicamente; la guerra è rivolta alle Forze Armate Ucraine per eradicare i nazisti dal paese e demilitarizzarlo senza coinvolgere i civili, e in una guerra garantire l’incolumità dei civili è impresa ardua che costa vite umane tra le proprie forze armate, perché impedisce di ricorrere prevalentemente se non esclusivamente all’artiglieria e ai bombardamenti aerei e missilistici, dovendo agire prevalentemente con truppe a terra.

Le forze armate ucraine, soprattutto quelle naziste che sono prive di scrupoli, si rifugiano appunto in città tra i civili per ridurre il rischio di venire colpite. Ecco perché vi sono gravi perdite da entrambe le parti e non solo tra i militari ucraini. Putin non vuole venire accusato di far strage di civili, è comprensibile, ma questo non impedisce ai media mainstream occidentali di accusarlo ugualmente. A lui interessa soprattutto non perdere il consenso tra i russi e siccome tra gli ucraini i russi sono parecchi, deve evitare di colpirli seppur accidentalmente. Ecco perché la guerra lampo non potrà essere tanto veloce come auspicato inizialmente. Lo sarebbe stata se i russi avessero potuto ricorrere alla loro netta superiorità bellica tecnologica, limitandosi a bombardamenti mirati o all’uso di armi avveniristiche di cui dispongono.

Il fatto che tra gli obiettivi che sono stati colpiti finora in Ucraina, vi siano località nelle quali non risultano ufficialmente insediamenti militari ucraini, non deve trarre in inganno, probabilmente si tratta dei laboratori di ricerca e produzione di armi biologiche che sappiamo gli USA hanno collocato segretamente in decine di aree dei paesi compiacenti tutto attorno alla Russia, in prossimità dei confini. Probabilmente con intenti offensivi nei confronti della Russia, la quale ha provveduto ad eliminarli, quantomeno quelli posti in Ucraina orientale.

In estrema sintesi direi che i russi vogliano ripulire l’Ucraina dai criminali nazisti e oligarchi corrotti (forti coi deboli e deboli coi forti), ovviamente quelli non ancora fuggiti all’estero col bottino del loro saccheggio. Poi vogliono smilitarizzare il paese, renderlo inoffensivo e fare in modo che diventi territorio neutrale sotto stretto controllo russo, in modo che i farabutti americani (che trattano gli alleati come vassalli e li scaricano quando non servono più ai loro scopi) e la NATO (braccio armato degli USA) non vi mettano mai più piede.

Ovviamente non intendono farlo da soli, ma hanno dalla loro parte pressappoco la metà della popolazione ucraina, soprattutto quella residente nella la parte orientale del paese, che infatti ha accolto favorevolmente le truppe russe. Del resto, non si tratta di un’invasione, non potrebbero permetterselo, ma dal loro punto di vista si tratta di una “liberazione” della popolazione russa dalla dittatura discriminatoria e vessatoria dei nazisti e nazionalisti russofobici, filo-occidentali per convenienza.

Gli USA e i loro vassalli e satelliti applicheranno sanzioni cui la Russia è già da tempo preparata, tra l’altro dirottando verso l’Asia (Cina e India che da soli fanno 3 miliari di abitanti e raddoppieranno i consumi energetici nei prossimi anni) il loro giro di affari e forniture di materie prime.

Il pericolo sarà rappresentato soprattutto dai paesi vicini all’Ucraina, russofobici anche loro, in primis Polonia e le tre Repubbliche Baltiche, che faranno di tutto per convincere la NATO e gli USA a intervenire direttamente, anche perché in questo momento probabilmente avvertono un forte bruciore dove non batte il sole, alimentando le loro paranoie.

Gli imprenditori europei non tollereranno le sanzioni imposte dagli USA e dai farabutti che governano l’UE e i suoi vari stati e li manderanno a quel paese dopo qualche tempo (non subito, per salvare le apparenze) e continueranno a fare affari con la Russia, diversamente chiuderebbero i battenti. Già in seguito alla prima tranche di sanzioni, le aziende italiane ci hanno rimesso parecchie decine di miliardi, adesso le perdite rischiano di quadruplicare. Una situazione che non può essere sopportata, soprattutto nelle attuali condizioni.

Ricordiamoci che i prezzi dell’energia sono già aumentati a dismisura a causa dell’incompetenza e demenzialità della dirigenza UE che ha imposto alla Russia di sostituire i vecchi contratti a lungo termine con prezzi prefissati e mantenuti per tutta la durata, con una contrattazione a breve, spesso addirittura a prezzo spot di giornata. Forse pensavano di danneggiare i russi, mentre al contrario hanno pesantemente danneggiato le loro popolazioni e attività imprenditoriali. Ma di questa scelta devastante e stupida non mi pare i media mainstream ne abbiano parlato e attribuito le giuste responsabilità alla dirigenza europea.

Biden è un pupazzo tenuto in piedi dai farmaci per limitare la demenza senile, e quella che crede una vittoria politico-mediatica diverrà presto una sonora sconfitta che gli si ritorcerà contro come un boomerang, perché quest’arma di distrazione di massa verso l’opinione pubblica interna farà comunque perdere di credibilità e affidabilità agli USA, che sono già ai minimi storici. Di questo passo il tramonto degli USA come superpotenza mondiale subirà un’accelerazione.

Nessuno statunitense approverebbe di essere coinvolti in una guerra in Ucraina, anche se gli americani non subiranno alcun danno economico, solo gli europei avranno aumenti di prezzi iperinflattivi a tre cifre, peggio della Turchia. Il petrolio e altre materie prime schizzeranno alle stelle, salirà anche oro e argento.

In Italia, i parassiti corrotti e inetti che siedono in parlamento non sono in grado di scontrarsi con Draghi, il quale essendo un clone di laboratorio creato dalle élite finanziarie globaliste, andrà avanti come un caterpillar nell’eseguire gli ordini che ha ricevuto, come già dimostrato durante la psicopandemia adottando misure liberticide totalitarie senza eguali nel mondo.

Noi italiani saremo il popolo che pagherà il prezzo più alto di questa guerra, anche e soprattutto a causa della servile, inetta e parassitaria classe politica di cui disponiamo. Di Maio docet.

Articolo di Claudio Martinotti Doria

Fonte: http://www.cavalieredimonferrato.it/

USCIRE DALLA MATRICE - RIVELAZIONI GALATTICHE VOLUME 2

di Anne Givaudan

Uscire dalla Matrice - Rivelazioni Galattiche Volume 2

di Anne Givaudan

In "Uscire dalla Matrice", il secondo volume della serie "Rivelazioni Galattiche", Anne Givaudan spiega come riconoscere, sfuggire e trasformare il sistema di controllo che ci mantiene nell'illusione.

In questo momento cruciale della storia dell'umanità, Anne Givaudan condivide rivelazioni straordinarie ottenute attraverso i suoi viaggi extracorporei e i contatti con esseri di luce.

Le sue esperienze dirette svelano l'esistenza di una matrice - un campo energetico denso e oscuro che circonda la Terra, alimentato dalle nostre paure e dai nostri pensieri negativi. Attraverso media, cultura ed educazione, questo sistema ci mantiene in uno stato di separazione dalla nostra vera natura divina.

Contenuto del libro:

  • I segnali della matrice nella vita quotidiana
  • I meccanismi che manipolano pensieri ed emozioni
  • Tecniche precise per liberarsi dai condizionamenti mentali
  • La comunicazione con l'intelligenza delle cellule
  • Strumenti pratici per trasformare la paura in forza creatrice

Esperienze e pratiche concrete: Anne Givaudan condivide ogni tecnica e rivelazione dopo averla personalmente sperimentata nei suoi viaggi extracorporei. Il libro contiene esercizi graduali per:

  • Riconoscere i condizionamenti che limitano il tuo potere
  • Sviluppare la comunicazione cellulare per la guarigione
  • Utilizzare il pensiero preciso per manifestare la realtà
  • Coltivare intuizione e perdono come strumenti di liberazione

Attraverso le pratiche inserite in questo libro, l'autrice ci conduce in un percorso fatto di brevi esercizi che possono essere praticati in modo graduale per rafforzare il proprio tasso vibratorio e accedere così alla parte più bella del proprio essere: quella che può rendere ogni cosa possibile.

È su questo cammino che l'autrice vi aspetta, affinché questo passaggio non sia un incubo ma diventi a poco a poco un momento di rinascita che offre sempre la luce alla fine del tunnel.

"Non siamo soli ma sta a noi camminare: ne abbiamo tutte le capacità".

Prefazione del libro di Anne Givaudan

Volevo mettere questo libro a disposizione dei miei lettori il prima possibile, dal momento che è importante agire e il tempo è contato. Quindi non mi sono dedicata troppo alla descrizione dettagliata dei paesaggi meravigliosi e i luoghi unici che ho visitato... e so che mi perdonerete.

Le pratiche che ho incluso in queste pagine non dovrebbero superare i dieci minuti di esercizio, ma è meglio iniziare con due minuti per i primi giorni, ad esempio, e aumentare gradualmente.

Ho riflettuto sul perché mi venisse suggerito di riproporre alcune pratiche che trovate in altri miei libri, e forse alcuni dei miei lettori se lo chiederanno a loro volta; la risposta è stata semplice e diretta: "Questi esercizi sono stati certamente letti, ma così poco praticati che abbiamo ritenuto essenziale reintrodurli...".

Combinandoli, insomma, con le vostre intenzioni e la vostra consapevolezza, vi consentiranno di sradicare la paura e di sentirvi abbastanza forti interiormente da dire NO all'inaccettabile.

Vi auguro che questa lettura sia per voi arricchente, e di mantenervi fiduciosi qualsiasi cosa accada, perché non siamo soli.

Un caloroso abbraccio,

Anne Givaudan

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