di Francesco Bechis
L’accordo Pd-M5S? Pronto da mesi… leggere Prodi per credere. Salvini? Ha commesso errori, ma la rottura last-minute può essere un tentativo di spiazzare grillini e dem. Se il governo rosso-giallo va in porto sarà di legislatura. Ma non sarei così sicuro che nasca.
Marco Gervasoni, politologo e saggista, docente di storia comparata dei sistemi politici alla Luiss, mette in guardia da letture troppo frettolose sulla crisi gialloverde. Mai sottovalutare Matteo Salvini. Il leader della Lega ha commesso i suoi errori, ma non è uno sprovveduto. E forse aveva già fiutato da tempo l’accordo fra Pd e Movimento Cinque Stelle.
Professore, l’impressione è che Salvini abbia fatto il passo più lungo della gamba…
Inizialmente anche io ho pensato che le tempistiche non fossero felici. Poi ho letto un’intervista di Romano Prodi che stende un programma dettagliato per un governo Pd-M5s. E mi è venuto un dubbio…
Quale?
Non escludo che questo disegno sia già stato abbozzato da tempo. E che Salvini abbia rotto ad agosto per prendere in contropiede i grillini, spiazzando loro, i dem e perfino i suoi dirigenti di partito. Con l’occasione ha anche evitato di mettere la firma su una legge di bilancio che gli avrebbe fatto perdere la faccia.
Quindi tutto calcolato?
Un errore sicuramente lo ha commesso. Sopravvalutare l’unità del Pd. Credeva di avere il sostegno di Nicola Zingaretti, ma il segretario non tiene i gruppi né tantomeno il partito. Perfino una personalità forte come Matteo Renzi non ci riusciva.
E allora i dubbi di questi giorni? I passi indietro, le aperture?
Mi sembrano già finiti. Tornare indietro sarebbe un suicidio politico per Salvini. Non solo per il danno d’immagine. Avrebbe una possibilità di movimento molto limitata e nessuna garanzia che i Cinque Stelle non trovino un pretesto per rompere da una posizione di forza più in là.
La trattativa grillodem andrà in porto?
Gli ostacoli sono tantissimi. Ha ragione Massimo D’Alema quando dice che i Cinque Stelle sono nati come costola della sinistra. Ma è anche vero che sono nati come sua nemesi, e che prima di Renzi hanno fatto la guerra a Prodi e Bersani.
E il Pd?
Una maionese impazzita. Renzi parla di governo istituzionale. Tradotto: ministri tecnici, breve durata, partecipazione di Forza Italia. Non a caso l’ex premier ha concesso una lunga intervista al Giornale. Prodi invece parla di un accordo politico e di legislatura. Sono due narrazioni inconciliabili.
Qual è la più probabile?
Direi la seconda. Non riesco a immaginarmi un governo di scopo dove convivano Grillo e il Caimano. Peraltro Mattarella ha fatto capire di non volere governicchi per evitare le elezioni.
Quindi un accordo si trova. Su cosa?
Ammesso che nasca, e non ne sarei così sicuro, sarà un governo di sinistra, con un programma di sinistra. Certo, la maggioranza risicata al Senato non garantisce sonni tranquilli, se è vero che fra i senatori grillini c’è una fronda più filo-salviniana.
La tregua non durerà?
Il renziano Andrea Romano ha fatto un paragone infelice che però rende l’idea. L’accordo M5s-Pd gli riporta alla mente gli accordi di Camp David fra israeliani e palestinesi. Sappiamo come è finita in quell’occasione. Se questi sono i presupposti…
Articolo di Francesco Bechis
Fonte: https://formiche.net/2019/08/salvini-crisi-governo-gervasoni/
Salvini resisti. Popolo civile e onesto italiano le famiglie, i lavoratori che aspettano di migliorare la vita. Gli imprenditori piccoli, medi, grandi si aspettano lo sviluppo. I malati che la sanità funzioni. I terremotati. Alluvionati ecc. Non mollare! Pronta dare la vita per sostenere te ela Lega e la Democrazia. SE NO ACCORDO IL VOTO VOTO VOTO UNICA STRADA.