Crisi Ucraina: li dovremo Sopportare per mesi e subirne le Conseguenze…

di Claudio Martinotti Doria

Crisi Ucraina: li dovremo sopportare per mesi e subirne le Conseguenze. Mi riferisco ai politicanti e media mainstream e alla loro continua ipocrisia e mistificazione.

Da quanto si sa dalla storia dell’umanità, chi detiene il potere si è sempre fondato sulla gestione della paura per assoggettare, controllare e manipolare le masse dei suoi sudditi. Oltre all’uso della forza nelle sue varie modalità attuative, e più recentemente ricorrendo all’abuso della tecnologia e delle armi biologiche, si è sempre ricorso alla creazione di un nemico, sia interno che esterno o invisibile, su cui indirizzare la frustrazione e l’aggressività popolare che ha bisogno di sfogare la sua impotenza e viltà su un capro espiatorio.

Sono processi vecchi come il mondo ma sempre efficaci, funzionano, soprattutto se si ha il totale controllo dei media, che per questo motivo sono appropriatamente definiti mainstream, cioè complici di un regime ed esprimenti un pensiero unico, come un megafono, una cassa di risonanza del potere. Anche per questo motivo sono monotoni, monocordi, ripetitivi e noiosi, ma con le masse di analfabeti di ritorno funzionano perfettamente svolgendo la loro funzione ipnotica inducendoli a credere alle menzogne propinate senza ritegno e lasciando spazio a celebrità e personaggi insignificanti e indegni come i politicanti, non solo italici, perché ormai la politica esprime quaquaraquà e ominicchi in tutti i paesi cosiddetti occidentali, di statisti non vi è neppure l’ombra, l’unico degno di questo nome è paradossalmente proprio il loro presunto avversario, il capro espiatorio per antonomasia, Vladimir Putin, il presidente della Federazione Russa, accusato senza prove di qualsiasi nefandezza.

Da mesi, tutte le forze politiche e mediatiche del mondo occidentale a guida statunitense, hanno indirizzato i loro sforzi mediatici nel focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul presunto pericolo rappresentato dalla Russia, che secondo la narrativa mainstream avrebbe avuto l’intenzione di invadere l’Ucraina, cioè un paese fallito che si regge grazie ai finanziamenti del mondo occidentale, proprio in chiave antirussa.

Il sostegno finanziario e politico all’Ucraina è una mossa strategica per esercitare pressione sulla Russia per indurla a compiere un passo falso, approfittando in particolare dell’irrisolta questione del Donbass. La pressione negli ultimi mesi è stata esasperante, avrebbe sfinito chiunque, hanno esagerato fino a sfiorare il ridicolo e l’assurdo, senza alcuna remora o vergogna. Sono arrivati addirittura a dichiarare il giorno esatto in cui si sarebbe compiuta la presunta invasione, e dopo che non è avvenuta, se ne sono assunti il merito per averla sventata e impedita. Espedienti di una puerilità patologica che potrebbero solo funzionare se il livello intellettuale dei destinatari di tali spudorate menzogne fossero ragazzini in età puberale. Ma forse è in questo modo che considerano i loro sudditi, o che li hanno ridotti grazie ai media mainstream.

Se la situazione finora non è degenerata come avrebbe potuto è solo grazie al fatto che Putin è uno statista, un abile stratega, uno che non perde mai la calma, un freddo calcolatore che sa giocare perfettamente a scacchi e pondera bene ogni mossa e sa prevedere le ripercussioni di qualsiasi scelta. A differenza dei nostri politicanti che seguono solo un copione scritto da altri. Infatti, inostri politicanti e i media al loro servizio, sono come degli attori che recitano una parte, ed è proprio questo che mi assilla, dovremo sopportarli per mesi mentre recitano mediocremente i soggetti a loro destinati, sentire le loro cazzate sapendo che sono talmente ignoranti che per sapere dove si trovi e quali siano i confini dell’Ucraina devono consultare un atlante.

E si protendono in questo ruolo eroico giustificando uno stato criminale creato dagli USA nel 2014 e divenuto di fatto una loro colonia dopo un colpo di stato finanziato dalla CIA, facendo andare al potere locale oligarchi neonazisti dichiarati che hanno bruciato vivi i loro oppositori nella strage di Odessa, nella casa dei sindacati, di cui nessuno pare ricordarsi. Oligarchi che hanno creato numerosi battaglioni paramilitari poi integrati delle Forze Armate ucraine, dichiaratamente filonazisti, come riportato anche nei loro simboli e stendardi.

Neonazisti che se avessero avuto mano libera nel Donbass, avrebbero sicuramente commesso genocidi di stampo etnico a danno della popolazione russa di quella regione. Il problema è rappresentato dal fatto che la stragrande maggioranza della popolazione della regione del Donbass è a tutti gli effetti russa, 770mila sono cittadini russi dotati di passaporto russo. Inevitabilmente la Russia, sotto pressione, ha dovuto all’unanimità di tutte le forze politiche e istituzionali della Federazione Russa, riconoscere le due repubbliche separatiste del Donbass, cioè Donec’k e Luhans’k. Era l’unico modo per proteggere i propri concittadini.

Questa è la mossa che l’occidente attendeva, anzi smaniava, per sentirsi legittimata ad accusare la Russia di volere la guerra, di volersi espandere per ricostituire l’Unione Sovietica, dimenticandosi ipocritamente che sul finire degli anni ’80 e i primi del ’90 la leadership occidentale aveva promesso a Gorbaciov (che stava sciogliendo il Patto di Varsavia) che non avrebbe mai e per nessun motivo incorporato le ex repubbliche del Patto di Varsavia nella NATO. Promessa negata fino ad oggi come inventata dai russi, ma rivelatasi vera dopo che uno storico ha ritrovato dei documenti che ne dimostrano la fondatezza.

Quindi gli USA e i suoi satelliti europei per l’ennesima volta si sono rivelati menzogneri e inaffidabili. Non solo la promessa era vera ma sono andati ben oltre le peggiori previsioni, inglobandoli tutti nella NATO, che dopo la caduta del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica avrebbe dovuta essere sciolta, avendo perso ormai il suo scopo difensivo contro l’Unione Sovietica.

Sono andati talmente oltre ogni senso della misura e dell’opportunità, che sono arrivati a pretendere di accorpare pure l’Ucraina, cioè il territorio dove storicamente  la Russia è nata (dal principato di Kiev) durante il Medioevo, che significherebbe poter posizionare le armi missilistiche a poche centinaia di km da Mosca.

Nei primi anni ’60 ai tempi della presidenza Kennedy, quando l’Unione sovietica collocò alcune batterie missilistiche a Cuba, la reazione degli USA è stata risoluta e si è sfiorata la III Guerra Mondiale, perché i russi dovrebbero reagire diversamente ora che si trovano in una situazione analoga? Siamo al solito, al doppio standard ipocrita occidentale dei due pesi e due misure, i principi morali valgono solo se sono rivolti contro l’avversario, esentando sempre se stessi e il rispetto delle norme e delle consuetudini è unilaterale, secondo convenienza.

Dal punto di vista geopolitico e strategico la Russia ha perfettamente ragione a pretendere che non si superino le cosiddette linee rosse che minacciano la loro integrità, sicurezza e diritto alla difesa territoriale. La NATO, braccio armato e associazione a delinquere di stampo militare e terroristico nelle mani degli USA, non ha alcun diritto di estendersi fino ai confini della Russia, altrimenti questa avrebbe il diritto di ritornare a posizionarsi a Cuba per controbilanciare la minaccia.

Questi sono ragionamenti e concetti basilari, elementari, che non necessitano di conoscenze geopolitiche e strategiche per essere capiti. Ma i nostri politicanti e operatori mediatici parlano di questioni geopolitiche e strategiche come fossero esperti, mentre sono di un’ignoranza abissale e di un’ipocrisia imbarazzante.

Un altro aspetto essenziale che rende insopportabile accettare il bombardamento mediatico di falsità e scemenze sulla questione Ucraina, è il fatto che a pagare le conseguenze delle sanzioni che verranno applicate alla Russia saranno soprattutto i cittadini europei, che si ritroveranno con gravissime ripercussioni economiche sulle loro spalle, già ora gravate da pesanti oneri impropri, sanzioni volute dagli USA ma che penalizzano l’Europa, come al solito.

Altro aspetto paradossale e deleterio è rappresentato dal fatto che questi quaquaraquà e ominicchi che governano l’UE, corrotti e ignoranti, hanno il potere di inviare in Ucraina anche i nostri soldati, a rischiare di morire per uno stato criminale e corrotto, dal quale sono già fuggiti in pochi anni sei milioni di ucraini per non morire di fame.

All’Ucraina non frega assolutamente nulla dell’integrità territoriale, che secondo loro sarebbe stata violata, non dal colpo di stato nazista filoamericano, ma da una presunta invasione russa della Crimea e del Donbass (mai avvenuta), se non fosse che, le due repubbliche separatiste collocate nella regione del Donbass sono le più ricche e prospere di tutta l’Ucraina. Sarebbe come se in Italia, la Lombardia e il Piemonte, di staccassero rendendosi indipendenti e volessero aderire alla Confederazione Elvetica.

Ecco svelato il vero motivo dell’accanimento della leadership ucraina contro la Russia e del coinvolgimento del mondo occidentale a loro sostegno. È l’unico modo che hanno le oligarchie al potere in Ucraina per continuare a ricevere finanziamenti e accumulare ricchezze a detrimento della popolazione sempre più ridotta in miseria.

Tra l’altro v’informo, perché i media mainstream non lo fanno, che l’Ucraina ha abbandonato totalmente i suoi cittadini del Donbass interrompendo ogni diritto sociale e istituzionale, non pagando più le pensioni agli aventi diritto, oltre ad altre vessazioni e angherie, trattandoli come nemici.

Per parlare di un argomento occorre essere obiettivi e ben informati e non omettere nulla d’importante, per fornire al lettore un quadro esauriente della situazione, altrimenti non si fa informazione ma propaganda. Cosa altro potrebbero fare gli abitanti del Donbass se non rivolgersi alla Russia? Sia per difendersi che per sopravvivere dignitosamente.

Altro aspetto che i media mainstream omettono di riferire, è che l’Ucraina non ha mai rispettato gli accordi di Minsk, anzi non li ha mai voluti riconoscere e ha continuano a bombardare i villaggi e le città più vicine ai confini distruggendo infrastrutture e uccidendo civili, com’è stato riconosciuto anche dalle testimonianze degli osservatori dell’OCSE presenti in zona, nonostante la loro parzialità e faziosità.

La Russia non ha alcun interesse a riprendersi l’Ucraina, uno stato fallimentare che dovrebbe ricostruire e mantenere a vita con gravosi oneri che non si può permettere, ma vuole solo difendere i russi che vi abitano e difendere sé stessa dal ogni minaccia prossima ai suoi confini.

Quindi in conclusione riaffermo le mie convinzioni, espresse fin dal 2014, al tempo del colpo di stato nazista filoamericano in Ucraina, che la NATO andrebbe sciolta, che l’UE dovrebbe abbandonare l’influenza politica degli USA che si è sempre rivelata deleteria per noi, per riprendere rapporti amichevoli e commerciali con la Russia, che è corretto riconoscerlo essere prevalentemente europea. Infatti, i tre quarti della popolazione abitano nella Russia Europea ed è per questo motivo che si sentono europei e non comprendono quest’accanimento ostile nei loro confronti, perché è storicamente e culturalmente immotivato ma istigato esclusivamente dagli interessi americani contrastanti coi nostri, in quanto intendono tenere separata l’UE dalla Russia, in particolare la Germania come prima potenza industriale dell’UE.

Prima lo capiamo e meglio sarà, ma finché avremo dei servi e degli utili idioti a governarci non faranno mai l’interesse della popolazione.

Articolo di Claudio Martinotti Doria

Fonte: http://www.cavalieredimonferrato.it

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