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Gioele Magaldi: gli “Apprendisti Stregoni” del Covid hanno già perso!  

Magaldi: “Gli apprendisti stregoni che hanno provato a usare il Covid come ‘Cavallo di Troia’ per ‘cinesizzare’ l’Occidente possono rassegnarsi: hanno già perso, anche nel caso in cui il loro nemico numero uno, Donald Trump, non dovesse essere rieletto”.

La Cina sbarca in Italia – Albor NotizieSe lo dice Gioele Magaldi, sostenitore di Trump nel 2016 – quando si trattava di fermare Hillary Clinton – c’è da drizzare le antenne: significa che l’establishment Usa, anche quello anti-trumpiano, ha varcato il Rubicone. Ovvero: indietro non si torna. Fine dell’accondiscendenza illimitata verso lo strapotere di Pechino, “drogato” dal decisivo aiuto (occidentale, americano) fornito a suo tempo dai massoni reazionari della “Three Eyes”, in primis il fuoriclasse Kissinger, decisi a fare della Cina post-maoista una specie di Frankenstein, un mix di turbo-capitalismo di Stato in mano a un regime dittatoriale.

Modello perfetto, per gli amanti dell’horror: il paradiso degli oligarchi, ideale per rimpiazzare la democrazia occidentale. Fino a ieri, c’erano riusciti truccando le regole: la Cina fu ammessa nel Wto senza obblighi democratici, senza sindacati, senza leggi a tutela dell’ambiente e con clamorosi aiuti in termini di know-how industriale. Il piano: farne la manifattura del mondo, mettendo in crisi i lavoratori occidentali e i loro diritti. Dumping spietato: concorrenza sleale, grazie a prodotti a bassissimo costo. Poi è arrivato Trump, con il suo “America First”. Cocente, l’umiliazione inflitta a Xi Jinping con l’imposizione dei dazi. Un minuto dopo, è esploso il coronavirus a Wuhan. Ormai l’hanno capito tutti, a cosa doveva servire il Covid.

Chi crede ancora alla Befana e ai giochini per la prima infanzia – Trump il puzzone, cattivo e razzista, combattuto da legioni di eroici paladini della giustizia – può a fare a meno di seguire le esternazioni di Magaldi, presidente del “Movimento Roosevelt” nonché frontman italiano del circuito massonico progressista sovranazionale. Nel saggio “Massoni”, uscito nel 2014 per Chiarelettere, sulla scorta di 6.000 pagine di documenti riservati, ha chiarito qual è il campo di gioco: a tirare le fila sono una quarantina di superlogge mondiali, da cui discendono – a valle – le tante entità paramassoniche (dal Bilderberg alla Trilaterale, dalla Chatham House al Council on Foreign Relations) erroneamente considerate onnipotenti.

Ancora più sotto stanno governi, partiti, singoli leader. I loro margini operativi sono minimi: destra o sinistra, le decisioni che contano vengono prese a monte. Tra i grandi centri del potere visibile, aperto e contendibile con le elezioni, il più importante resta la Casa Bianca. Trump è un ‘cavallo pazzo’, e siede a Washington grazie alla massoneria progressista che lo appoggiò perché, a differenza di Hillary, poteva sparigliare le carte, mettere fine all’ipocrisia finto-progressista dei democratici e tutelare i lavoratori americani massacrati da questa globalizzazione taroccata”. Missione compiuta: ha tagliato le tasse, aumentato il deficit e realizzato la piena occupazione. Restava la mossa finale, fermare Pechino. Detto fatto: ed ecco il freno all’export cinese. Una dichiarazione di guerra, a cui gli oligarchi – dietro il paravento dell’Oms – hanno riposto con il virus e la sua gestione “terroristica”.

“La prima vittima dell’operazione Covid – dice Magaldi, in web-streaming su YouTube – doveva essere proprio Trump, ‘colpevole’ di aver fermato l’avanzata neo-imperiale della Cina. Nel mirino però c’era l’intero Occidente, dove si sperava di ridurre stabilmente la libertà con la scusa della sicurezza sanitaria”.

É assim que a China quer dominar o mundo | Internacional | EL PAÍS ...

Magaldi però annuncia che ora il peggio è passato: L’establishment Usa, non solo quello trumpiano, ha ormai compreso che non è possibile rassegnarsi all’egemonia politico-economica della Cina di Xi Jinping, dove non c’è ombra di democrazia”. Un obiettivo storico: creare un “mostro” di efficienza economica che fungesse da modello per un Occidente non più democratico. “Di fronte allo stop imposto finalmente da Trump – accusa Magaldi – un minuto dopo è scattata la pandemia a Wuhan, sotto gli occhi dell’Oms: e ormai, nel potere americano, tutti si sono accorti di questa clamorosa sincronicità”. Magaldi è ottimista: Indietro non si tornerà, neppure nel caso dovesse finire alla Casa Bianca l’evanescente Joe Biden: non rivivremo più la situazione pre-Covid, in cui alla Cina si consentiva di invadere impunemente i nostri mercati grazie al poderoso sostegno delle banche statali di Pechino“.

Nella sua analisi, Magaldi ribadisce che Trump era (e resta) il primo obiettivo del “partito del Covid”: “Si erano illusi che bastasse abbattere l’attuale presidente, per ripristinare lo strapotere del network, anche occidentale e statunitense, che conta sulla Cina come modello alternativo al nostro, verso una società meno libera e dominata da una durissima disciplina sociale”. Insiste il leader “rooseveltiano”: “Questi nemici di Trump, che sono massoni ‘neoaristocratici’, hanno già perso in partenza, anche qualora Trump dovesse mancare l’obiettivo della rielezione alla Casa Bianca”.

Certo, ci sarà comunque da ballare parecchio: “Prepariamoci a vivere un’estate ricca di colpi di scena, a livello mondiale ma anche europeo e italiano”. A proprosito di Giuseppe Conte, Magaldi lo boccia senza riserve:E’ un personaggio stucchevole, un narcisista che vive di superficialità assoluta e tradisce la sua imbarazzante insipienza. Oggi poi in Europa fa una voce grossa che non ha, ed è seduto su un ramo che gli stanno già segando“.

In sintesi: “L’umiliazione non è di Conte ma dell’Italia, che ha un premier a cui non affiderei nemmeno un condominio”. Intanto nelle retrovie del grande potere – quello che conta – si segnala “l’altissimo profilo che sta tenendo Mario Draghi, candidato naturale alla successione a Mattarella”. Non a caso, Papa Bergoglio ha appena inserito Draghi nella Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, prestigiosa consulta vaticana “retta da un prodiano”, il bolognese Stefano Zamagni.

Per Magaldi, il messaggio di Bergoglio è esplicito: Promuovendo Draghi, il pontefice chiede a Romano Prodi – che brama il Quirinale, e per questo è pronto a ‘riabilitare’ persino Berlusconi, sperando di procacciarsene i voti – di dimostrarsi all’altezza dell’ex presidente della Bce, che nell’ultimo anno è stato capace di ammettere i suoi gravi errori, mettendosi a disposizione di un progetto di rinascita nazionale, socio-economica e democratica“. Lo storico liquidatore dell’Iri resta ben lontano dalle vette toccate da Draghi: “Romano Prodi è un massone conservatore e oligarchico, quindi un contro-iniziato di lusso”, afferma il presidente “rooseveltiano”, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico.

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“Come Draghi, l’ex leader dell’Ulivo ha partecipato alla disastrosa privatizzazione dell’Italia e all’instaurazione dell’ordoliberismo eurocratico fondato sull’austerity, ma a differenza di Draghi – che se n’è emendato, giungendo a cambiare casacca impegnandosi con la massoneria progressista – Prodi non ha mostrato la capacità di ammettere i suoi errori: anzi, nel suo ambire al Quirinale (per la terza volta) dimostra solo di essere dominato dal desiderio, che in termini esoterici è la base della cattiva stregoneria”.

Per Magaldi, Prodi resta un nemico di abbattere, a meno che non si arrenda e compia una conversione come quella di cui è stata capace Christine Lagarde, altra esponente della massoneria reazionaria passata al fronte progressista”. Quanto a Conte, pesce piccolissimo nell’acquario del potere visto che “si limita a eseguire ordini”, nelle prossime ore riceverà “l’ultimatum” del Movimento Roosevelt. “Conterrà indicazioni precise su come agire, in modo immediato, per evitare in autunno il disastro socio-economico della nazione. Qualora non ci ascoltasse – avverte Magaldi – Conte se la vedrà con la Milizia Rooseveltiana, nelle piazze: se gli ‘apprendisti stregoni’ del Covid e la loro ‘polizia sanitaria’ speravano di trasformare gli italiani in pecore ubbidienti, si accorgeranno di dover fare i conti con lupi gagliardi e determinati”.

Chi crede alla Befana può anche continuare a credere che Giuseppe Conte sia una specie di leader, anziché un cameriere destinato a sparire dalla scena senza lasciare traccia. Può pensarlo chi è così cieco da immaginare che sia un semplice incidente, l’enormità del lockdown mondiale: un cortocircuito epocale, senza precedenti nella storia, con ripercussioni mostruose sugli equilibri economici, sociali e geopolitici del pianeta.

E sono ancora le famose fette di prosciutto davanti agli occhi a suggerire, ai non vedenti, l’idea che il premier olandese Mark Rutte, “massone reazionario”, sia davvero frenato in qualche modo dalla collega e “sorella” Angela Merkel, che finge di mediare tra falchi e colombe con l’unico obiettivo di inguaiare l’Italia, cioè l’unico peso massimo europeo rimasto senza aiuti, con imprese alla canna del gas e un governo-fantasma, agli ordini delle direttive “cinesi” dell’Oms.

Uno spettacolo penoso, dal finale scontato: il disastro economico. “Proprio per questo – chiosa Magaldi – c’è chi sogna una ‘seconda ondata’ per poter imporre in autunno un nuovo lockdown”. Ma ha fatto male i suoi conti, avverte il leader “rooseveltiano”: ogni mossa, in questa recita drammatica, avrà un prezzo carissimo. E in ogni caso, “lassù”, la decisione è presa: Trump o non Trump, il “partito del rigore” (ieri finanziario, oggi psico-sanitario) non riuscirà a trasformarci in neo-sudditi orwelliani.

Fonte: https://www.libreidee.org/2020/07/magaldi-gli-apprendisti-stregoni-del-covid-hanno-gia-perso/

SCHIAVI DEGLI DEI
L'Alba del genere umano
di Biagio Russo

Schiavi degli Dei

l'Alba del genere umano

di Biagio Russo

E' un percorso d'indagine scientifica, filologica, storica e letteraria alla ricerca della verità circa le origini del genere umano. Un percorso in cui il lettore viene portato per mano alla ricerca di un crescendo di tracce da seguire, indizi da trovare e testimonianze da acquisire agli atti di un ipotetico processo contro l'occultamento della verità, nascosta o semplicemente taciuta: un viaggio verso la Conoscenza. Il tutto con un linguaggio semplice e comprensibile.

La scrupolosità con cui vengono condotte le indagini conduce il lettore a prendere conoscenza e coscienza che il contenuto di alcuni importanti testi trae la sua origine effettiva dall'antico popolo Sumero, una popolazione che, come riportato nel libro, era depositaria di conoscenze incredibili ed impensabili per l'epoca neolitica in cui venivano espresse.

Le narrazioni provenienti dalla terra di Sumer sono state qui più volte sottoposte ad analisi e verifiche di autenticità. I risultati descritti si sono rilevati positivi. Ciò ha permesso di confermare la straordinaria conoscenza sapienziale dei loro autori, un popolo che, non dimentichiamolo, ha inventato la scrittura, la ruota, la città, la musica, ed altro ancora. Tale condizione di estrema affidabilità dei racconti accadici, ha consentito di procedere nell'attività investigativa avvalendosi di un testimone di indubbia attendibilità: il popolo sumero, del quale viene anche affrontata la centenaria questione delle sue "enigmatiche" origini. E' in questo contesto che, alla luce di dimenticati ma ritrovati studi accademici, viene qui riproposta la più che probabile soluzione rivelatrice.

"Il Progetto", come nell'ultimo capitolo della Parte II di questo lavoro è stata ribattezzata la creazione del genere umano, è preceduto da un opportuno "antefatto" quale causa-effetto della conseguente azione. Esso altro non è che la chiara, lucida e precisa descrizione del perché, quando e come si procedette alla realizzazione di un essere lavoratore essenziale ed ubbidiente: l'uomo primitivo, lo "schiavo degli dei".

Il percorso di ricerca è coinvolgente. Continuamente. Grazie, soprattutto, agli incessanti e sempre più chiarificatori indizi che, nell'attento e logico metodo di indagine, stimolano nuovi approfondimenti di verifica e di conoscenza.

Angeli, Giganti, Figli di Dio o Vigilanti, sono solo alcuni degli attori principali della IV ed ultima parte del libro. E' in questa sezione che "la rivelazione" si mostra esplicitamente e sempre più vicina a sciogliere i nodi interpretativi, la comprensione del "progetto supremo".

Al lettore, fedele compagno di questo impegnativo ed interessante viaggio esplorativo, viene lasciato il compito di alimentare la propria fiammella illuminante della conoscenza.

 

 

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