Verso il Mondo Post-Occidentale

di Vincenzo Costa
Molti temono, e anche io ho temuto per un lungo periodo, un conflitto globale. Ma credo adesso che questo non sia probabile, anche se ovviamente resta possibile.
La Russia non cercherà escalation, cioè non cercherà di allargare il conflitto. Risponderà colpo su colpo, ma mantenendo basso il profilo. E la Cina non forzerà sulla questione di Taiwan. Manterrà la giusta pressione, ma non procederà a operazioni militari.
Perché non lo faranno? Perché è oramai evidente che l’Occidente collettivo è entrato in una fase critica. Critica è quella fase in cui qualsiasi cosa tu faccia, ogni azione per risolvere le criticità interne produce più problemi di quelli che risolve. In maniera molto breve e poco argomentata:
1. Cina, Russia e molti altri paesi stanno oramai procedendo, coi tempi necessari, a una situazione di “disaccoppiamento”. Per i paesi dei BRICS si tratta di continuare a fare affari con gli USA e con la UE, ma senza fare dipendere le loro economie da USA e UE….

Vai all’articolo

Le Nuove Squame del Drago

di Saura Plesio (Nessie)
Tutti voi avrete preso atto della nuova mutazione genetica di Mario Draghi. C’è da trasecolare nel rimarcare come sia passato velocemente dallo Zenit al Nadir.
L’occasione gliela ha fornita D.J. Vance nel suo discorso sull’Europa, discorso riportato integralmente su molti siti. È stata per Draghi, una vera e propria folgorazione sulla Via di Monaco.
Sembrano lontani i tempi (non più di tre anni fa) quando in veste di Presidente del Consiglio, a proposito della guerra in Ucraina disse che lo stop alle forniture russe “non è oggetto di discussione”. “Se ci propongono l’embargo sul gas e se l’Unione europea è uniforme su questo, noi saremo ben contenti di seguire”. Poi venne la sua storica frase: “Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace. Di fronte a queste due cose, cosa preferiamo: la pace oppure star tranquilli con l’aria condizionata accesa tutta l’estate?”. Frase pronunciata durante la conferenza stampa dopo l’approvazione del DEF…

Vai all’articolo

Gioele Magaldi: gli “Apprendisti Stregoni” del Covid hanno già perso!  

Magaldi: “Gli apprendisti stregoni che hanno provato a usare il Covid come ‘Cavallo di Troia’ per ‘cinesizzare’ l’Occidente possono rassegnarsi: hanno già perso, anche nel caso in cui il loro nemico numero uno, Donald Trump, non dovesse essere rieletto”.
Se lo dice Gioele Magaldi, sostenitore di Trump nel 2016 – quando si trattava di fermare Hillary Clinton – c’è da drizzare le antenne: significa che l’establishment Usa, anche quello anti-trumpiano, ha varcato il Rubicone. Ovvero: indietro non si torna. Fine dell’accondiscendenza illimitata verso lo strapotere di Pechino, “drogato” dal decisivo aiuto (occidentale, americano) fornito a suo tempo dai massoni reazionari della “Three Eyes”…

Vai all’articolo

Un Fondo speculativo aveva scommesso sul Crollo delle Borse per marzo, come faceva a saperlo?

Ci sono diversi elementi legati alla Pandemia Covid-19 che sembrano indirizzare verso un’interpretazione del fenomeno che potrebbe essere definita “non convenzionale”.
C’è la straordinaria coincidenza che il Coronavirus sia sia diffuso con una puntualità svizzera rispetto al momento risolutivo della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina. E il virus si è diffuso proprio a Wuhan, un hub tecnologico importantissimo per la Repubblica popolare che potrebbe essere paragonato a quella che è la “Silicon Valley” per gli Stati Uniti.
C’è un’altra incredibile coincidenza, ovvero che il virus si sia diffuso verso una sola direzione, ovvero ovest, evitando di diffondersi ad est, escludendo così per un primo momento gli Stati Uniti. L’epidemia ha poi colpito in maniera piuttosto feroce ed aggressiva un Paese come l’Iran che, al pari della Cina, stava attraversando un momento di massima tensione diplomatica con gli Stati Uniti. L’uccisione del generale Soleimani risale infatti a circa un paio di mesi fa…

Vai all’articolo

Ora è chiaro quando scoppierà la Nuova Crisi Finanziaria Mondiale

Dalle recenti dichiarazioni dei rappresentanti dei principali istituti finanziario-monetari internazionali, si capisce che domina il panico.
La Banca mondiale ha effettuato una previsione dei ritmi di crescita del commercio a livello globale, secondo cui quest’anno si osserverebbe un calo dal 2,6% all’1,5%. La direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, invece, ha previsto una crisi economica persino peggiore di quella del 2008.
700 miliardi in questione
“La crescita dell’economia mondiale di fatto si è interrotta”, ha dichiarato la direttrice del FMI, Kristalina Georgieva, in occasione della riunione annuale dei vertici della Banca mondiale e del FMI, che si è tenuta a inizio ottobre a New York. Stando alle stime del FMI, verso la fine dell’anno il PIL mondiale è in perdita dello 0,8%, ossia di 700 miliardi di dollari. Di conseguenza, per il 90% dei Paesi, i ritmi di crescita economica subiranno un rallentamento e saranno i peggiori degli ultimi 10 anni….

Vai all’articolo