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Atteggiamenti che esauriscono le Energie

Ci sono situazioni in cui ripetiamo determinati comportamenti che non solo non ci aiutano, ma ci danneggiano. Per questo motivo, in questo articolo li identificheremo e vi parleremo di alcune strategie per bandirli dalle vostre vite e per limitarne i danni.

Ci sono alcuni atteggiamenti che esauriscono le nostre energie, che affliggono da un punto di vista psicologico e fisico. In effetti, a volte agiamo in un certo modo, spesso senza rendercene conto, o adottiamo degli atteggiamenti che risucchiano le nostre energie, indirizzandole verso preoccupazioni e stati d’animo negativi, che ci fanno solo stare male.

Bisogna dire che tutti gli esseri umani sono fatti di energia, che è il motore che ci permette di lavorare spinti dalla motivazione e di sfruttare al massimo tutte le opportunità che la vita ci presenta. L’energia è quella forza che ci spinge a fare ciò che ci piace e a portare a termine determinate azioni con successo. “L’energia è fondamentale per soddisfare i nostri bisogni primari”, secondo quanto afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Vi sentite privi di energia, sopraffatti da un punto di vista mentale, demotivati o in perenne stato di agitazione? Forse state reiterando alcuni atteggiamenti che esauriscono le vostre energie. Qui di seguito parliamo di quelli che consideriamo i più importanti:

1. Vivere ancorati al passato

Vivere nel passato significa rivivere continuamente quanto già successo, qualcosa che è già passato; è il desiderio di un tempo passato che ci piacerebbe rivivere. Purtroppo però il passato non si può cambiare: non si può modificare un evento già avvenuto. Al contrario, il presente e il futuro sì, sono nelle nostre mani. Vivere ancorati a qualcosa che non possiamo cambiare, invece di vivere il tempo presente, il “qui e ora”, risucchia la nostra energia e ci sopraffà dal punto di vista mentale. Ma non sarebbe più salutare investire le energie in qualcosa che invece possiamo modificare, in ciò che si trova nelle nostre mani oggi, piuttosto che sprecare tutte quelle energie ricordando situazioni ormai passate?

2. Sentirsi in colpa

Patti Brietman, nella sua opera Come dire di no senza sentirsi in colpa, afferma che il senso di colpa ci ruba energia. Di conseguenza, bisogna accettare quanto accaduto e liberasi dal senso di colpa che portiamo sulle spalle e che non ci consente di vedere il futuro né di vivere l’oggi.

3. Mancanza di assertività

Perché ci costa tanto dire di no? Sono molte le persone abituate a cedere, a fare le cose per non deludere gli altri. Non vogliono contraddire o temono di sembrare egoiste. In tal senso, dire sempre di sì determina una situazione in cui abbiamo tempo per gli altri, ma non per noi stessi. Per cui ci dimentichiamo di noi per compiacere gli altri. Una situazione del genere è snervante, esaurisce le nostre energie, ci obbliga a tenerci occupati facendo cose per gli altri, mentre lasciamo in secondo piano i nostri bisogni e i nostri desideri.

4. Non chiedere aiuto

Conosciamo tutti qualcuno che preferisce investire una buona dose di energie nel tentativo di risolvere un problema prima di chiedere aiuto. Di sicuro conosciamo persone che preferiscono fallire prima di permettere a qualcuno di subentrare al progetto per portarlo avanti al loro posto.

Modulare sapientemente le nostre risorse significa saper delegare, chiedere aiuto o un consiglio in quelle situazioni in cui contare sugli altri può trasformare una montagna in una collina. Questo vale soprattutto nel mondo attuale, in cui abbiamo messo da parte l’economia della sussistenza, in cui ognuno si specializza nella prestazione di un servizio, lasciando il resto agli altri.

5. Preoccuparsi troppo

Molte delle nostre preoccupazioni si riversano su fatti che non sono ancora accaduti. Alla luce di ciò, non possiamo non porci una domanda: ha senso angosciarsi per qualcosa che non è ancora successo? Le persone che hanno l’abitudine di preoccuparsi sprecano buona parte delle proprie forze nell’affrontare queste illusioni. Di conseguenza, la preoccupazione ruba buona parte della loro energia, visto che impiegano molto tempo pensando a ciò che sta per succedere, quando ancora non è successo. 

6. Vivere lamentandosi

Lo psicologo Joan Garriga afferma che “lamentarsi abbassa la vitalità delle persone”. Di conseguenza, lamentarci continuamente per ciò che ci succede è uno degli atteggiamenti che esauriscono le energie. La continua spirale di lamentele non ci porta da nessuna parte, anzi, ci paralizza.La lamentela di cui ci serviamo in alcune occasioni è un modo per sfogarsi, una fuga da ciò che sta succedendo, un modo per togliersi un peso. Quando ci agganciamo a essa, sprechiamo gran parte delle nostre energie.

7. Rimandare a domani ciò che non ci piace

A volte posticipiamo piani o doveri per pigrizia. In questo modo, la nostra agenda si riempie di compiti da portare a termine. Rimandare spesso i doveri che non amiamo è come caricare una nuvola di elettricità, preparando una tempesta di conseguenze negative imprevedibili.

8. Vedere sempre il lato negativo delle cose

Se avete un approccio negativo, se credete che qualcosa di terribile stia per succedere oppure se non fate altro che pensare che qualcosa andrà storto, è probabile che qualcosa andrà male davvero. Ci riferiamo alla così detta profezia che si autorealizza. Il sociologo Robert K. Merton afferma: “la profezia che si autoavvera è, inizialmente, una falsa definizione della situazione risvegliata da un nuovo atteggiamento, il quale fa sì che la falsa percezione originale della situazione si avveri”. Di conseguenza, secondo questo autore, se mi convinco che qualcosa andrà storto, probabilmente andrà davvero male.

9. Sforzarsi di avere tutto sotto controllo

Cercare di controllare tutto quello che ci circonda è snervante ed è uno degli atteggiamenti che esauriscono le energie. Richiede uno sforzo vano che si trasforma in una fabbrica di frustrazioni e di ansia, perché non si possiede mai il grado di controllo desiderato.

In tal senso, pensare continuamente a collocare tutti i tasselli al posto giusto nella vita è davvero complicato, quando non siamo le uniche persone a giocare la partita. Possiamo forse controllare tutto quello che ci circonda? Se pensiamo di poter avere in mano le redini delle cose che per natura sfuggono al nostro controllo o se cerchiamo di adottare i fatti che riguardano gli altri come fossero nostri, i nostri sforzi verranno smantellati e diventeremo persone frustrate, ansiose e criticone.

10. Non fermarsi e non staccare mai la spina

Stendersi sul divano, farsi un bagno rilassante una volta rientrati in casa, vedere un film con il partner, leggere un libro o chiamare quell’amica con cui amate parlare. Ci sono un’infinità di modi per fermarsi e staccare la spina e qui vogliamo sottolineare la loro importanza, visto che – come indica Maslow nella sua piramide dei bisogni umani – riposare è una parte fondamentale dell’equilibrio.

Ricordate che la vita che passa per la via della preoccupazione finisce con l’essere un percorso di scarso valore e carico di sofferenza. Quindi, sorridete, amate, piangete, sentite. Sprecare buona parte del nostro tempo preoccupandoci, pensando a ciò che potrebbe essere stato o lamentandoci, ci fa perdere di vista il presente, il “qui e ora” e non ci consente di vivere ogni sensazione.

Fonte: https://lamenteemeravigliosa.it/atteggiamenti-che-esauriscono-le-energie/

IL MAGICO POTERE DI SBATTERSENE IL CA**O
Come smettere di perdere tempo (che non hai) a fare cose che non hai voglia di fare con persone che non ti piacciono
di Sarah Knight

Il Magico Potere di Sbattersene il Ca**o

Come smettere di perdere tempo (che non hai) a fare cose che non hai voglia di fare con persone che non ti piacciono

di Sarah Knight

Un irriverente manuale dal quale si impara a mandare i rompi balle a farsi fottere e a smettere di vivere uno stile vita che non ci appartiene. La sorprendente arte di preoccuparsi di meno e ottenere di più.

Sei stressato, oberato e sopraffatto dalla vita? Stufo di compiacere tutti gli altri prima di compiacere te stesso? Allora è il momento di cominciare a sbattertene il ca**o!

Pensa solo a quanto potrebbe essere migliore la tua vita se potessi dire di no alle cose di cui davvero non te ne importa nulla e avere più tempo, energia e finanze per dire sì alle cose che meritano.

"Se vi siete sbattuti troppo per troppe cose e per troppo tempo. Siete strapazzati e straoberati dalla vita. Stressati, ansiosi e magari anche impanicati per tutti i vostri impegni. Il Magico Potere di Sbattersene il Ca**o è per tutti quelli come noi, che lavoriamo troppo, giochiamo troppo poco e non abbiamo mai abbastanza tempo da dedicare alle persone e alle cose che ci fanno davvero felici".
Sarah Knight

Se seguirai il Metodo NotSorry per imparare a sbattertene, il tuo spirito sarà alleviato, la tua agenda sarà alleggerita, e il tuo tempo e la tua energia saranno dedicati solo alle cose e alle persone che ti danno gioia. È una cosa che trasforma la vita.

Leggendo Il Magico Potere di Sbattersene il Ca**o imparerai:

  • i semplici criteri da utilizzare per decidere se sbattersi o anche no;
  • come classificare gli sbattimenti in categorie per identificare meglio le noie e le gioie;
  • perché sbattersi per quello che pensano gli altri è il tuo peggiore nemico e come smettere di farlo;
  • i principi di base per sbattertene senza comportarti da stronzo;
  • e ancora molto, molto di più!

Una volta che avrai cominciato a mettere in atto il Metodo NotSorry per il riordino mentale non avrai più né voglia né bisogno di sbatterti senza motivo.

Ti dà felicità? Allora continua a sbatterti, costi quel che costi. Ma forse la domanda più pertinente è: Ti crea fastidio? In caso positivo, devi smettere di sbatterti, più veloce della luce. E Sara Knight ti spiega come.

"Ho sviluppato un programma per riordinare e riorganizzare il vostro spazio mentale sbattendovene il ca**o, dove sbattersene significa non dedicare tempo, energia e/o finanze a cose che non vi fanno felici e non migliorano la vostra vita in modo da avere più tempo, energia e/o finanze da dedicare alle cose che invece lo fanno. Si chiama Metodo NotSorry".

È in due fasi:

  1. Decidere quali sono le cose di cui te ne sbatti
  2. Sbattersene

E ovviamente Not Sorry (per nulla spiacente) è come dovresti sentirti quando porti a termine l'impresa.

Il metodo è piuttosto semplice, e questo libro offre gli strumenti adatti e la giusta prospettiva per utilizzarlo alla perfezione e per migliorare drasticamente la tua esistenza quotidiana.

In effetti, una volta che avrai cominciato a mettere in atto il Metodo NotSorry non avrai più voglia né bisogno di sbatterti senza motivo.

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