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Ogni giorno noi italiani subiamo la Dittatura culturale della Sinistra

La testimonanza di un ragazzo, un attore, che scrive a Nicola Porro, per descrivere la situazione di disagio che vivono in Italia gli artisti che non sono di sinistra.

Porro: Un giovane “commensale” ci scrive e ci dice quanto sia difficile essere di destra alla sua età in questo Paese, ma è nulla rispetto a quanto sia difficile essere un attore e non essere di sinistra. Ci scrive, poi, un altro giovane “commensale” e vale la pena leggere cosa ci dice del suo mondo, nel quale chi non la pensa come loro, è meglio che taccia.

“Seguo sempre la tua rassegna stampa tutti i giorni su Facebook e leggo i tuoi articoli tramite il tuo sito. Io lavoro come attore per cinema e televisione, ho 28 anni. Non ti scrivo per dirti chi sono ecc., ti volevo semplicemente ringraziare per il lavoro che svolgi, lo fai in modo sincero e pulito. Stiamo vivendo un momento politico italiano che, a parere mio, è folle. E quello che è ancora più folle è tutto lo schifo che ci sta dietro… Ti rendi conto che io, nel mio ambiente, non ho la libertà di esprimermi in tutta sincerità? Lo sai che se uno dice qualcosa contro il Pd, o contro gli ideali “di sinistra”, viene distrutto? Ti rendi conto anche tu del disagio che stiamo vivendo negli ambienti artistici?

La verità è che lo sai ben meglio di me. Per questo ti stimo: perché lotti e sei fortunato che lo puoi fare. È una cosa ignobile nel 2019 parlare di fascismo quando il fascismo non c’è. Quello che c’è e ci sarà sempre è la gente deficiente. Ed è ancora più penoso continuare a negare la dittatura mediatica di sinistra che ci governa da decenni. E dire che io sono giovane e quello che sento lo percepisco da soli 7 anni… ma credo che questa ipocrisia esista da tanto tempo. Io penso che concetti come “fascismo” e “comunismo” vadano messi alla pari e tolti dalla bocca delle persone sbagliate. Non facciamo altro che parlare di fascismo: sì, certo, perché ci ha fatto tanto male. Ma perché inneggiare al “comunismo”? Qual è il senso?

Io credo che i miei coetanei del comunismo non sappiano niente, anzi, sono fortunati perché ne hanno sentito solo parlare… chiediamolo ai russi, sentiamo da loro cosa ne pensano dell’unione sovietica. Bah, davvero, cose da matti… La gente comune non lo sa quanto è difficile ogni giorno accettare in silenzio una dittatura di sinistra che strumentalizza il concetto di “Arte”. L’arte non deve essere politica, o per lo meno, se proprio vuole esserlo deve dare spazio sia ai concetti di Sinistra, sia a quelli di Destra. Alla pari: 50 e 50.

Purtroppo non è così… se sei un attore devi essere di sinistra, perché se no pensano che tua sia pazzo, un fascista, un Salviniano, uno contro Pasolini. Questa cosa mi fa incazzare a livelli stratosferici. Ma questa cazzo di libertà di pensiero dov’è finita? Questa meravigliosa libertà, che è solo concessa a gente di sinistra, perché non da spazio anche agli altri? Sei bloccato, immobile davanti a un sistema così grande che ormai ha deviato le menti di tanti e per questo tu sei impotente. E non potrai mai competere con la sinistra, perché non te lo permetterà mai.

Non voglio annoiarti, ma mi faceva piacere condividere con te e la tua redazione questo mio pensiero che mi opprime ogni giorno: ‘Riusciremo ad avere la libertà di pensiero?’; ‘Ce la faremo a farci accettare per quello che siamo senza essere chiamati fascisti?’

Ho grandi dubbi e tanta paura. Siamo un paese allo sbando, che nonostante tutto amo e odio. A voi di sinistra, borghesi, che state a casa a guardare i telegiornali sperando che l’Italia vada in rovina, vi dico una cosa: Ai ragazzi come me non frega niente di quello che pensate, non ci interessa ascoltare quello che dite, perché la verità è che se si vuole cambiare il mondo bisogna farlo partendo dalle nostre vite. Proviamo ad alzarci alla mattina e a cercare di fare del bene alle persone che incontriamo, proviamo a dare la dignità alla uomo e alla donna che ci sta accanto prima di sperare che si ribalti qualche barcone in mare augurando la fine di un governo “fascista”… non dico che bisogna, ma almeno proviamo ad essere meno ipocriti…”

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.nicolaporro.it/ogni-giorno-noi-italiani-subiamo-la-dittatura-culturale-di-sinistra/

COME SE TUTTO FOSSE UN MIRACOLO
Sette doni per vivere ogni giorno con leggerezza, felicità e meraviglia
di Daniel Lumera

Come se Tutto Fosse un Miracolo

Sette doni per vivere ogni giorno con leggerezza, felicità e meraviglia

di Daniel Lumera

Questo libro è una chiamata a cui è impossibile non rispondere. Un viaggio capace di strapparti dal lungo sonno per restituirti a te stesso.

Apri il tuo cuore, silenzia la tua mente e leggi assimilando attentamente e con cura ogni parola che questo libro ha da offriti. Così facendo avrai la possibilità di varcare i limiti dell'ordinario, di entrare a sperimentare qualcosa di straordinario, di diventare quella meraviglia, quel miracolo. Infine, di scoprire che quel miracolo sei tu.

Un testo che unisce racconti, storie di vita ed esercizi pratici per guarire le ferite della nostra anima e riscoprire la vera felicità.

Capita a tutti prima o poi. A un certo punto della nostra esistenza accade qualcosa e iniziamo a star male. Tutte le certezze crollano, ciò che prima aveva un senso improvvisamente non lo ha più.

Secondo la millenaria tradizione orientale ogni essere umano nasce come una ciotola integra, perfettamente in grado di contenere in sé bellezza e felicità. Con il tempo, però, gli accadimenti fanno sì che nella ciotola si formino fessure più o meno profonde.

Così la bellezza, la meraviglia che l'esistenza ci riserva, viene dispersa e ci sentiamo incompleti, imperfetti, scontenti, come se la felicità ci scivolasse di mano e non riuscissimo più ad afferrarla.

La buona notizia è che esiste un cammino che ci permette di riportare la ciotola all'integrità, rendendoci di nuovo capaci di trattenere bellezza e gioia: il sentiero dei Patra.

Una via semplice e delicata, fatta di presenza, cura, gentilezza

Un viaggio di scoperta per risvegliare il potere straordinario che è insito in ognuno di noi. Il potere di creare infiniti mondi, di trasformare il dolore, la crisi e le prove più dure in un'esperienza di realizzazione e di amore.

Un potere accessibile a tutti per riconnetterci con il nostro stato naturale di salute, benessere e creatività.

Sulle rive del Gange

Il dono fa parte della natura della vita ed è qualcosa che l'essere umano sperimenta ed esplora costantemente nelle sue infinite dimensioni.

Attraverso il dono si può apprendere l'amore incondizionato, la guarigione e la purezza del cuore, l'elevazione della coscienza.

Donare qualcosa di concreto nella pura libertà disinteressata; donare alla natura e agli dèi come le popolazioni tribali arcaiche; donare la propria vita a una causa; un dono che si ottiene per grazia divina (come i doni dello Spirito Santo); i doni che si ricevono dal proprio maestro sotto forma di saggezza, sapienza e grazia; aver ricevuto in dono dalla natura ingegno e bellezza; donare la propria verginità o riceverla in dote.

La nostra storia è intrisa di relazioni basate su logiche di convenienza, opportunità, interesse e bisogno. Il gesto del dono è una porta che ci permette di elevarci e di sperimentare la dimensione incondizionata, oltre le logiche di competizione e scarsità. Il dono viene infatti dall'ababbondanza e dalla ricchezza infinita del cuore, dalla sua prosperità e compassione.

Non vi è trattativa di scambio nel vero donare

La vita è un dono, e ogni qualvolta doniamo ristabiliamo il legame sacro con essa, il rapporto tra noi e l'ambiente naturale, che dona spontaneamente i propri frutti. Ed è la comprensione del dono, la cultura del dono, la natura del dono, l'unica cosa capace di offrirci questa guarigione.

In uno dei miei viaggi in India, rimasi affascinato dalla bellezza delle persone che ogni mattina offrivano doni alla natura, agli dèi e agli spiriti dei defunti sulle rive del Gange. Quanta purezza in quei gesti essenziali. Nel vero sacrificio non vi è tristezza, né rinuncia, ma amore e passione. Offrire ciò che si ha in dono vuol dire spogliarsi, denudarsi, ritornare leggeri così come siamo venuti e ce ne andremo.

È davvero dando che possiamo ricevere. E nella felicità del nostro donare risiede la vera ricompensa. Non si dovrebbe desiderare altro.

Daniel Lumera ci insegna come riparare l'integrità della nostra anima e riuscire a contenere tutta la felicità e la pienezza di cui la vita ci fa dono.

Per riscoprire, nella semplicità e nella forza di insegnamenti intramontabili, le chiavi per superare le crisi, far fiorire le nostre esistenze e vivere ogni giorno come fosse un miracolo.

In quel donare ho visto prevalere, più che la necessità

Che i Tuoi raggi illuminino il mio cammino.

Che la Tua luce renda chiara la mia mente.

Che il Tuo calore riscaldi il mio cuore.

Che la Tua presenza mi ricordi chi sono.

Io sono.

Io sono Luce, Amore e Vita.

Questo è il tempo di fondare una nuova giustizia, quella del Tuo cuore.

Questo è il tempo di costruire una nuova città, fatta di luce e amore.

Questo è il tempo di ascoltare chi grida e non viene sentito.

Questo è il tempo di dare come a Te è stato dato.

Questo è il tempo di amare e di essere amato, ma, soprattutto, questo è il tempo di essere Amore, affinché ogni istante ancora concesso sia benedetto.

Risorgi, figlio della Luce. Porta questa Luce nel mondo.

Luce della stessa Luce.

Voce della stessa Voce.

Uno nell'Uno.

Uno nella Pace.

Uno nella Luce.

- Daniel Lumera -

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Un commento

  1. Quanta verità in queste parole!

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