Roberto Speranza, che persona è il Ministro? Un uomo pieno di rancore, inchiodato alla poltrona…

di Evi Crotti
Roberto Speranza, Domenico Arcuri e Luigi di Maio: emerge in tutti loro narcisismo, protagonismo e un senso di sconfitta e di voglia di rivalsa.
Affermava il prof. Umberto Veronesi in un’intervista su Oggi: “La grafologia è una scienza e ci dice anche quanto siamo sani. La grafologia è stata per me un modo per conoscere gli altri, perché è un segno rivelatore della personalità umana”.
Dalla firma del commissario Domenico Arcuri, emergono le stesse modalità comportamentali che si trovano nelle firme dell’onorevole Roberto Speranza e Luigi di Maio, ossia la ricerca di una compensazione a un vissuto sociale poco gratificante del passato. Emerge in tutti loro un senso di sconfitta e, di conseguenza, la voglia di rivalsa che non permette serenità e applicazione nel campo politico e sociale secondo modi appropriati. La presunzione e l’idealismo (in tutti e tre sono presenti lettere oscure che svettano verso l’alto) sono indice di narcisismo e protagonismo. In questo senso, è curioso osservare anche il linguaggio del corpo: in Arcuri le sopracciglia arcuate, in Di Maio il procedere saltellando mentre cammina e in Speranza un sorriso formale e forzato…

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Narcisismo Patologico e aggressività: tra invidia e ingratitudine

 Dott.ssa Silvia Michelini
Il grande auto-inganno: “Io non ho bisogno di nessuno“. Chi si relaziona (o si è relazionato con una persona affetta da NP) ha imparato a sue spese, che i narcisisti sono incapaci di provare gratitudine verso la vita e ancora meno verso le persone, a meno che queste persone si pongano nella relazione come umili servitori infaticabili e, soprattutto, muti.
I narcisisti sono ciechi rispetto all’oggetto (inteso come persona, situazione o cosa con cui ci si relaziona), possono mostrarsi gentili e umili, ma solo come strategia di manipolazione finalizzata a raggiungere un proprio obiettivo. Il paradosso è molto chiaro: “se tu mi aiuti, io mi irrito intimamente e devo svalutarti, perché il tuo aiuto conferma che io non sono invulnerabile e che quindi ho bisogno degli altri per sopravvivere”.
La negazione dell’implicita dipendenza nelle relazioni (uomo/donna, amicali, genitoriali..) è la base dell’inganno narcisistico. Se io ho ottenuto qualcosa grazie a te, la mia integrità è minacciata. Per questo non è raro, che ad un gesto di gentilezza e cortesia di affetto segua un agito aggressivo verso l’altro (dinamica di contro-dipendenza)…

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