Gli Stati Generali della “Povertà sostenibile”

di Ruggiero Capone
Giuseppe “Giuseppi” Conte è oramai preda del delirio d’Oltralpe. Si sente a capo d’una sorta di “Nuovo corso”. Così tra i consigli di Rocco Casalino (una sorta di favorita di Francia dei tempi che furono) e le telefonate del gentil Emmanuel Macron, ha deciso di celebrare a Roma gli “Stati generali dell’economia”: manifestazione da certi detta “Stati generali dell’economia sostenibile”.
Qualcuno fa notare che si parlerà anche di “reddito universale di cittadinanza”, ovvero di “povertà sostenibile”, così i malevoli obiettano che gli sfarzi del Casino del Bel Respiro (Palazzo di Villa Pamphilj) e la ricca ristorazione poco si conciliano con la vita morigerata dei milioni d’italiani candidati al programma di “povertà sostenibile”.
La vetrina ampollosa degli “Stati generali” ha di fatto già creato un secondo lockdown nelle zone tra Roma-Nord e Monteverde. La polizia controlla tutto e tutti, ed elicotteri e droni muniti di raggi laser volteggiano notte e giorno. L’evento è davvero rococò, e costa allo Stato (quindi ai poveri italiani) più di cinque milioni di euro tra sicurezza, ristorazione, accoglienza e pernotto degli ospiti, trasporti…

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La Patrimoniale è scritta nell’Agenda dei Globalisti. Monti, Draghi e Cottarelli sono solo esecutori

di Alberto Rovis
Da sempre ci sono politici di professione che propongono una “Patrimoniale secca” come panacea di tutti i mali. Dal loro punto di vista, tassare una tantum il patrimonio immobiliare degli italiani, permetterebbe di riequilibrare la situazione tra ricchi e poveri, a beneficio della maggioranza.
Il problema è che la patrimoniale non è efficace se applicata soltanto ai ricchi, in quanto produce entrate fiscali molto limitate. In primo luogo perché i ricchi sono pochi e la maggior parte risiede all’estero. In secondo luogo perché i ricchi sanno come spostare altrove i loro capitali quando sentono odore di patrimoniale. E sanno anche come nascondere la propria ricchezza dietro società di comodo, prestanome, enti, fondi comuni, fondi immobiliari, fondi chiusi, ONG, Onlus. Loro, o meglio, i loro consulenti e commercialisti, sanno come gira il mondo e come difendersi da ogni attacco del fisco…

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