La Patrimoniale è scritta nell’Agenda dei Globalisti. Monti, Draghi e Cottarelli sono solo esecutori

di Alberto Rovis
Da sempre ci sono politici di professione che propongono una “Patrimoniale secca” come panacea di tutti i mali. Dal loro punto di vista, tassare una tantum il patrimonio immobiliare degli italiani, permetterebbe di riequilibrare la situazione tra ricchi e poveri, a beneficio della maggioranza.
Il problema è che la patrimoniale non è efficace se applicata soltanto ai ricchi, in quanto produce entrate fiscali molto limitate. In primo luogo perché i ricchi sono pochi e la maggior parte risiede all’estero. In secondo luogo perché i ricchi sanno come spostare altrove i loro capitali quando sentono odore di patrimoniale. E sanno anche come nascondere la propria ricchezza dietro società di comodo, prestanome, enti, fondi comuni, fondi immobiliari, fondi chiusi, ONG, Onlus. Loro, o meglio, i loro consulenti e commercialisti, sanno come gira il mondo e come difendersi da ogni attacco del fisco…

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Che fine ha fatto la Sanità Pubblica?

di Andrea Scaraglino 
Di anno in anno, la sanità pubblica perde terreno rispetto alla più competitiva soluzione privata. Diventa difficile, a questo punto, capire quale sarà il destino del nostro welfare sanitario.
I dati che ci fornisce il VII rapporto Censis in merito all’accessibilità del SSN sono impietosi. Le lunghe attese per visite o prestazioni specialistiche, scoraggiano la popolazione ad usufruire della sanità pubblica. Una contrazione naturale, visto il continuo taglio della spesa statale in fatto di salute. Quest’ultimo è stimato nel 1,1% in negativo su base annua, un dato che lascia poco spazio all’immaginazione e che spiega perfettamente il ricorso al privato per chi può permetterselo e la posticipazione o, addirittura, l’abbandono delle cure mediche per i ceti meno abbienti. I primi sono aumentati del 4,2 % dal 2013 e i secondi dell’11%.
Sembra che l’art.32 della costituzione non sia mai stato scritto, cosa ne è stato della migliore sanità del vecchio mondo?…

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