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Rivoluzionari Confusi

di Andrea B. Nardi
In ogni parte del pianeta ci sono dei rivoluzionari, peccato che la confusione che hanno in testa impedisca loro di ottenere risultati politici.
Dappertutto abbiamo movimenti anti-sistema, partiti contestatari, gruppi e associazioni contro il potere, grida, urli, comizi, cortei e manifestazioni, però, inevitabilmente, nessuno di questi riesce a ottenere l’appoggio decisivo e duraturo dei popoli: perché?
Il motivo è semplice: sbagliano a scegliere il problema contro cui lottare.
Se non si conosce il problema sarà impossibile risolverlo e, tanto meno, farlo conoscere alle masse, convincendole a lottare per esso. È la scelta della corretta strategia – ossia l’individuazione dell’obiettivo da colpire – a dare un senso alla guerra, mentre la tattica si limiterà a utilizzare mezzi e modi atti a raggiungere quel fine…

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Greta, Carola e Olga: le tre eroine “contro il potere” ma funzionali ai Potenti

di Federica Ciampa
L’ambientalismo, l’accoglienza e il costituzionalismo all’acqua di rose: sono queste le mode del momento per l’Intellighenzia mainstream.
Queste tematiche non vengono teattate con la serietà che esse richiederebbero e, anzi, spesso, le si accompagna con un’altra molto in voga, ossia quella del femminismo contemporaneo. In questa ottica, dunque, le eroine del momento sono Greta, Carola ed Olga, che lottano contro i non meglio identificati “potenti del mondo”.
Greta Thunberg, la protettrice dell’ambiente, ha manifestatamente e più volte accusato politici e multinazionali di essere colpevoli del cambiamento climatico e di non aver fatto nulla per fermarlo, perché troppo impegnati a rincorrere il profitto. Sarà anche vero, certamente. Peccato che, a quanto pare, anche lei e la sua famiglia rincorrano qualche profitto – sebbene abbia la maschera della buona causa – vendendo libri sul tema ambientale e avendo gestito, in passato, la start-up “We Do not Have Time”

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